Simply Writer BlogMetamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching |
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Sono Praticante Internazionale di Discipline Olistiche specializzata in Marketing Etico e Comunicazione Zen
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Giochi da asilo infantile
Post n°303 pubblicato il 27 Marzo 2017 da irene.74
Siamo nel 2017 ed ancora non si estinguono le comari della piazza. Si sono addirittura evolute. Al posto dell'immancabile fazzoletto colorato, annodato sotto al mento, non si separano mai dal cellulare. Ed hanno sostituito la scomoda abitudine di ritrovarsi sedute in gruppo negli orari di punta (in posti rigorosamente strategici) con la più comoda opportunità di stalkerare le persone via Facebook, inviando gli aggiornamenti in tempo reale nelle chat di whatsapp. Tu starai ridendo adesso, sperando che il mio sia un post ironico. Ma son costretta a deluderti: non è così. Vuole essere un'amara constatazione di quanto continua ad accadere ancora sotto gli occhi distratti di tanti. Ora mi chiedo: ma una tazza di fatti propri è così difficile farsela? Non sarà mica che vivere la vita degli altri, impicciandosi di cose che non riguardano assolutamente, sia la prova provata di quanto triste ed insignificante possa essere la propria? Detesto queste dinamiche, le detesto con tutta me stessa. Ogni qualvolta qualcuno prova a parlarmi male di un'altra persona (guarda caso assente...) lo stoppo subitamente. "Se hai problemi con qualcuno, potresti andare a parlargli e tentare di superare la cosa, sarebbe un gesto intelligente, non trovi?" E invece quando esordisci con una domanda del genere, ti senti rispondere: "L'ho già fatto! Lo sa quello che penso di lei! Una persona ORRRRRRIBBBILEEE! Da tenere alla larga!" E due minuti dopo ti racconta, con estrema naturalezza, che sono amici su Facebook e chattano su whatsapp. Credono forse che l'idiozia sia contagiosa? Ragazzi miei... è tempo di spezzarle queste catene... Non è possibile che si sprechino ancora energie dietro a questi giochi da asilo infantile. Quando presti ascolto alla pettegola di turno, non ti passa lontanamente per l'anticamera del cervello, l'idea che il prossimo protagonista delle sue maldicenze potresti essere tu? Perchè di una ruota si tratta. Tanto perversa quanto diabolica. E puoi fermarne il moto perpetuo solo armandoti del coraggio necessario ad impedirle di coinvolgerti nei pettegolezzi di basso livello. Come? Restituendoli al mittente. Puoi averne solo da guadagnare, fidati. Nulla da perdere...
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