Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8508 pubblicato il 13 Settembre 2018 da nina.monamour
Forse in un futuro non troppo lontano la penna diventerà un oggetto da museo, sconosciuta dalle giovani generazioni; in quarant'anni il modo di scrivere ha fatto passi da gigante! Adesso vi faccio ridere, io in prima elementare ho imparato a scrivere con la penna dal pennino staccabile che si intingeva nell'inchiostro del calamaio; la mia è stata probabilmente l'ultima generazione ad averlo fatto.
E vi ricordate quando si usava la macchina per scrivere e se si sbagliava altro non si poteva fare che cestinare il foglio e rassegnarsi a cominciare da capo? Poi è arrivata la macchina elettronica, aveva un piccolo display dove si poteva vedere la parola che era stata digitata e, nel caso, correggerla prima che venisse stampata. E con l'avvento del computer la scrittura ha subìto un'altra accelerazione in termini di rapidità e per la possibilità di vedere gli errori immediatamente e automaticamente. Ma l'ultima frontiera della scrittura è senz'altro la dettatura vocale, che oggi ci permette di srivere un testo anche se siamo alla guida della macchina. E così, al'Università come al Liceo, chi si sogna più di prendere appunti con carta e penna? Eppure sembra proprio che la penna sia lo strumento più utile all'apprendimento, proviamo a rifletterci. Quando si prendono appunti a mano, non potendo trascrivere tutto, si è costretti a prestare attenzione al concetto, e dunque già un po' ad impararlo, per poi fare una rapida sintesi scritta. In pratica a questo punto la fatica di apprendere è già ridotta della metà, perchè il concetto, già compreso e sintetizzato, necessità solo di essere ripetuto e memorizzato. Se invece si prendono appunti al computer le opzioni diventano due; se si è molto veloci a digitare, si finirà per trascrivere tutto quello che si sente in maniera meccanica, senza la partecipazione selettiva del cervello. In caso contrario tutta l'attenzione sarà posta sulla digitazione e la comprensione finirà così in secondo piano. In entrambi i casi alla fine avremmo delle note che andranno imparate cominciando da zero. Ciò detto, al di là di queste riflessioni di buon senso, sono proprio le neuroscienze a dimostrare che annotare a mano è un'attività che si lega strettamente a quella creativa e di comprensione del nostro cervello. D'altra parte, se carta e penna hanno avuto vita così lunga, ci sarà pure un perché, no? A proposito anche questo pezzo l'ho scritto a mano e solo successivamente l'ho passato sul pc! |
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Certo che il fascino di una mail scritta a mano, specialmente se conteneva frasi sentimentali di una ragazza, aveva un certo fascino.
Anche io alle elementari scrivevo con il pennino come il tuo. Poi ci siamo evoluti:-))))).
Adesso si prendono appunti, anche a mano ma su una tavoletta digitale o un ebook Reader, che rispetto alla carta è molto meno attaente, ma per la funzione cognitiva penso possa essere comunque utile.
Ciao....CARLO.