Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Vittima e carnefice..

Post n°8210 pubblicato il 25 Novembre 2017 da nina.monamour

 

 

Forse si può pensare che la violenza contro le donne sia soltanto lo stupro consumato, ma non è così. Quello è un reato, anche molto grave, ma non è l'unica forma di violenza contro le donne, io riassumo il fenomeno in tre parole, "Minacciare, Umiliare, Picchiare". La violenza di genere non è solo l'aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, violenze sessuali, persecuzioni, compiute da un uomo contro una donna in quanto donna. A volte sfocia nella sua forma più estrema, il feminicidio, e nel solo 2016 sono morte 116 donne.

Dunque bisogna ritenere violenza sessuale, o violenza di genere, qualsiasi forma di aggressione, vessazione, maltrattamento, minaccia, creazione di un clima pesante, di ricatto, di persecuzione, proveniente da un uomo e diretto ad una donna, tutti i comportamenti che non tengono conto della volontà della donna, che ha diritto a dire di sì e di no a qualsiasi idea o proposta come qualunque essere umano dotato di diritti e dignità, sono di per sé violenti. Stando ai dati, dunque, "in Italia ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna, ogni 3 giorni nel nostro Paese un uomo uccide una donna".

Questa violenza sulle donne da qualche tempo è sempre più al centro del dibattito pubblico e il perché è presto detto, persino in un'epoca che si professa civilizzata come la nostra il fenomeno sta raggiungendo dimensioni che definire barbariche è poco.
Come vedremo, i dati dimostrano che la modernità è arrivata quasi in tutto, nella tecnologia, nei trasporti, nelle comunicazioni, nell'alimentazione. Ma rapporti più civili tra i sessi sembrano essere ancora una conquista lontana.

Ogni due giorni una donna viene uccisa dal suo compagno, negli ultimi 5 anni si sono registrati 774 casi di omidicio di donne con una media di circa 150 femminicidi l'anno nonostante la legge del 2013 che inasprisce pene e misure cautelari.

Statistiche sicure non ce ne sono, si potrebbero contare le sentenze di condanna per fatti di violenza contro le donne ma non sarebbe un numero attendibile perché sono pochissime le donne che denunciano di aver subito violenza, e ancora meno poi i casi che arrivano a sentenza.

Le Istituzioni sono chiamate a impegnarsi nel contrasto alla violenza sulle donne, sostenendo la "tolleranza zero" nei confronti di questo fenomeno e rivolgendo la loro attenzione in particolare ai giovani, i veri artefici di quella rivoluzione culturale alla base di un reale e concreto cambiamento nei rapporti di genere.


Commenti al Post:
avvbia
avvbia il 25/11/17 alle 12:19 via WEB
Veramente se ne parla SEMPRE m poco poco si fa. poco .a volte è anche scandalosa la sentenza mite contro ..CERTI UOMINI... si. io dico che oltre che reprimere si deve VIGILARE,avere prudenza,DENUNZIARE(e subito..) ciaoo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 19:02 via WEB
Purtroppo hai messo il dito nella piaga, sai bene che la giustizia italiana fa acqua da tutte le parti, bisogna mettere dei paletti ogni volta che è possibile, perché la violenza contro le donne è un fenomeno che inizia nel piccolo quotidiano, e va fermato proprio a questo livello. Passa una serena serata Gino.
 
Quivisunusdepopulo
Quivisunusdepopulo il 25/11/17 alle 13:24 via WEB
Ciao Nina, quello che scrivi é perfettamente vero per la società nella quale viviamo, però non si verifica nei posti in cui vige il matriarcato, ciò significa che la violenza che deprechiamo come tipica della nostra società é la manifestazione di una guerra in atto tra i sessi per la supremazia, che ha le sue motivazioni e pulsioni a livello inconscio. Cordiali saluti.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 18:39 via WEB
D'accordo con ciò che scrivi Quivi, ma nel'’ambito sociale si è fatto sicuramente tanto e a mio avviso l'attività principale che bisogna svolgere è quella di prevenzione ma purtroppo lo Stato non sempre è disposto a stanziare fondi adeguati a quelli che potrebbero essere corsi di formazione per istituire centri di accoglienza e simili, e soprattutto sbocchi lavorativi per queste donne, donne che abbiano una loro indipendenza economica e trovare il coraggio di uscire da queste situazioni che tanto spesso si tramutano in tragedie dato che la situazione di soggezione è anche economica della donna e non le consente di liberarsi per la paura di affrontare il dopo. Anche se fosse (come dici tu), una guerra in atto, è solo una guerra da parte degi uomini che vogliono agire da padre-padroni, sopraffare l'essere femminile! Forse sono andata fuori tema?! Un petaloso w.e.
 
ellen_ellen
ellen_ellen il 25/11/17 alle 14:24 via WEB
Toc toc...sono l'amicizia,vengo ad augurarti Buon week end! un abbraccio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 19:23 via WEB
Carissima Ely che gioia leggerti, ben tornata e felice fine settimana.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 25/11/17 alle 15:16 via WEB
Tratta la tua donna come una lavandaia e sarai l'uomo di una lavandaia. Tratta la tua donna come una regina e sarai il suo re. Questo dovrebbero capire tutti gli uomini. Lieta serata Nina, ciao Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 18:51 via WEB
Hai proprio ragione Renzo, non ricordo chi scrisse questo aforisma a lo faccio mio e calza a pennello, "la donna è delicata come una rosa, forte come le sue spine, devi saperla cogliere se non vuoi pungerti", splendida serata Renzo.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/11/17 alle 16:29 via WEB
Com'era prevedibile e come giustamente richiede l'argomento, siamo tutti sul "pezzo". Spero solo che si faccia numero abbasatanza corposo: non basta ciò che si è fatto finora, occorre fare molto di più! Buona serata Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 19:15 via WEB
Secondo me Carlé occorre ridisegnare le relazioni uomo/donna in modo più maturo, cercando di allontanarci da antichi retaggi culturali che oggi non sono più validi e che si spera stiano dando il loro colpo di coda. Aggiungo che l'informazione attraverso i media è fondamentale, ma è importante che ci sia un linguaggio mediatico sano e specifico che sia soprattutto capace di farsi da portavoce per quelle che sono le esigenze che tante donne non hanno ancora avuto. Una serena serata novembrina.
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 25/11/17 alle 18:45 via WEB
Purtroppo ancora oggi è possibile trovare uomini che ogni tanto se ne escono con frasi come "l'uomo è fatto così" o "la donna deve lavare i piatti", e anche se non lo dicono, ci scherzano su, salvo poi comportarsi esattamente così. Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi, buon fine settimana Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 19:40 via WEB
Gli anni '40 (fortunatamente) sono finiti da un bel pò, e il fatto che nostro padre/nonno/zio/cugino/cognato/amico più grande si siano (sempre) comportati con questo fare da bulli non ci autorizza a prendere questa strada o ad accettare che il nostro compagno la prenda, è una strada che non porta lontano. Bisogna tenere presente (sempre) due parole "prevenzione, coraggio". Quando vediamo che con l'uomo che abbiamo conosciuto, nel rapporto di coppia, nel rapporto familiare, con gli amici, in qualunque contesto qualcosa sta iniziando a non girare per il verso giusto, bisogna immediatamente agire senza indugio, buon w.e. cara.
 
Vince198
Vince198 il 25/11/17 alle 19:48 via WEB
E' un tema molto delicato su cui riflettere, Anna. Gli input (negativi) sono tanti e .. plurisecolari. La società attuale - quella dei "pochi, sporchi e subito" - non si presta adeguatamente a sensibilizzare peculiarità come il rispetto, la lealtà in primis verso il sesso femminile e questo dipende da quello che, per secoli, hanno i maschietti come impronta nel dna. Ci vorrebbe un'educazione mirata, pur esistendo quegli istinti naturali difficili in molti casi da reprimere. La legge dovrebbe fare la sua parte invece non la fa più di tanto: il tempo è quello che manca e le incertezze lo allungano a dismisura.
Se si irrogassero pene severissime ai colpevoli senza permettere loro di avere sconti, ricorrere al "maledetto rito abbreviato", sarebbe già un risultato soddisfacente. Il fatto è che in Italia il legislatore, a furia di fare il certosino, vuole spaccare il capello in 10 miliardi di parti e così alla fine viene fuori un guazzabuglio in cui spesso ci guadagnano i delinquenti e chi li assiste, dato che conosce certe scappatoie. Mi auguro che qualcuno (il legislatore) si svegli e dia una buona regolata a questa schifezza che continua a svilire l'essere umano, le donne in questo caso.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 20:07 via WEB
La consapevolezza è il principale strumento per consentire alle donne di uscire da relazioni violente e di prevenirle. Quello dei femminicidi è un fenomeno in crescita nel nostro Paese e il modo migliore per cercare di contrastarlo sarebbe sicuramente una profonda e pregnante attività di prevenzione. Tuttavia, oggi la situazione legislativa è alquanto lacunosa. Che le donne siano poco tutelate dalla legge? Credo di sì, buona serata Vince.
 
   
Vince198
Vince198 il 26/11/17 alle 11:34 via WEB
Sono daccordo, Anna. Certe volte mi domando: se una donna vuol recedere da una relazione, perchè costringerla a non farlo? Avrà i suoi motivi, no? E anche se non ne avesse non si può imporre un bel niente, al limite - se sposati - adire le vie lagali.
Resto fermamente convinto del fatto che se un uomo ama una donna però assume comportamenti poco consoni (per non dire pericolosi) allora che razza di amore ha per quella donna? Una forma morbosa di gelosia portata a livelli parossistici che lo invogliano ad assumere comportamenti predatori fino all'omicidio (il femminicidio in fondo è un omicidio, nient'altro).
Credo che un soggiorno a tempo indefinito per guardare il sole a scacchi e meditare se è conveniente rovinarsi la vita in quel modo assurdo, sia il modo per farlo riflettere certa gente, NON concedendogli alcuno sconto di pena, visto che ha ignobilmente spezzato una vita. In galera fino all'ultimo suo respiro.
Una legge severa seppur equilibrata dovrebbe giungere a conclusioni del genere. Invece, dopo qualche anno, certi effetti si annacquano e allora si pensa di poter concedere qualche permesso ad un omicida. Non sono daccordo: se uno sbaglia deve pagare il fio al 100%. E che lo stato si prendesse la briga di far costruire altri centri di detenzione e non ricorrere a leggine che regalano sconti. Questo è un comportamento del tutto inumano ed irrispettoso soprattutto verso i morti di morte violenta.
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 26/11/17 alle 12:37 via WEB
Buongiorno Vince per me la violenza contro le donne è una sconfitta per tutti. Solo nel 2012 sono state uccise ben 130 donne, deve cambiare tutto, servono punizioni più forti ma soprattutto è indispensabile cambiare la formamentis delle persone. Pensare troppo spesso che uno schiaffo è poca cosa è sbagliato, spessissimo, dallo schiaffo si passa alle violenze fisiche e psicologiche e, quando la donna ha il coraggio di ribellarsi, va incontro anche alla morte. E' giunto il momento di ribellarsi anche alle molestie sul posto di lavoro che, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, aumentano quotidianamente. Una serena Domenica Vince.
 
     
Vince198
Vince198 il 27/11/17 alle 07:14 via WEB
Condivido questo tuo commento, tuttavia se non c'è la certezza della pena e che sia severa, questo doloroso fenomeno durerà ancora non so per quanto tempo. Le parole a un certo punto non servono più, ci vogliono fatti e i fatti per contrastare questo fenomeno deteriore consistono nel togliere sconti di pena, creare nuovi istituti di detenzione e eliminare scorciatoie giudiziarie, altrimenti siamo punto e a capo. In Italia 45mila posti di detenzione non sono più sufficienti da decenni, ce ne vorrebbero almeno il triplo (e tutto l'indotto che sia adeguato), però non vedo serie intenzioni di chi governa (non da ora) per portare a compimento questo piano. Naturalmente oltre un incremento adeguato del numero dei magistrati. Buon inizio di settimana, Anna, un abbraccio ^___^
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 27/11/17 alle 18:46 via WEB
Ciao Vince le persone violente in generale devono essere punite a prescindere chi sia la vittima, di certo queste leggi (allo stato attuale) non cambieranno il mondo, e la violenza sulle donne ci sarà sempre se non si cambia (anche e soprattutto)la cultura di oggi. E' molto importante richiamare l'attenzione sugli strumenti in difesa delle donne, il sentirsi parte di uno Stato amico che li protegge, sono messaggi di grande attenzionene sull'universo femminile, sulla sensibilità e la delicatezza che vive una donna in questi momenti. Sul problema delle carceri ci sarebbe da scrivere tanto, ci sono tantissimi detenuti stranieri ma, a parte questo, gli Istituti Penitenziari sono ....al collasso! Buon inizio di settimana anche a te. a sarebbe troppo lungo
 
     
Vince198
Vince198 il 28/11/17 alle 10:21 via WEB
Condivido anche questo tuo commento del tutto appropriato nel tema. Da questo e da quello che ho scritto io si deducono due vie da seguire: una, immediata, irrogazione di pene severe e della relativa certezza della pena (ma se non si aumentano i luoghi di detenzione e non si cancellano sconti, l'efficacia della pena va a farsi benedire); l'altra ricopre l'aspetto culturale. Avrà sicura efficacia nel ridurre questo tipo di reato (che, a parte le cause, rientra nel "capitolo" omicidio) ma in tempi più lunghi. Da non trascurare sia l'iter processuale penale, lungo e spesso farraginoso, nonché il numero (insufficiente) di magistrati che sono oberati da un'infinità di cause nel penale, ancor più nel civile.
 
volami_nel_cuore33
volami_nel_cuore33 il 25/11/17 alle 19:55 via WEB
eccomiiiii al volo per un sorriso^_*** di buona serata e un abbraccio di luce augurandoti una serena e luminosa Domenica smuacketeeeeeee..ciaoooooo .Agnesssssss.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/17 alle 20:29 via WEB
Grazie Agnese, che lo sia anche per te, deliziosa Domenica.
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 26/11/17 alle 00:07 via WEB
L'uomo non vuole cedere il suo potere e quando si trova con le spalle al muro reagisce in malo modo. Ci dovrà scorrere molto acqua sotto i ponti prima che le cose cambino. Nina, dolce notte e buona Domenica, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/11/17 alle 13:54 via WEB
Non è che l'uomo non vuole "cedere", ma in casi così cruenti ci sono alla base patologie psichiatriche che portano a questi efferati omicidi. Si tratta di pazzia lucida e dico questo perché un qualunque assassino dopo aver ucciso, si cambia la maglietta sporca di sangue. Serena Domenica Carlo.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 26/11/17 alle 05:37 via WEB
Ciao.Ultima domenica di Novembre...Prendiamola con un sorriso in più...Mi piace pensare che il sesto senso sia la Meraviglia, quindi:non puoi vivere una favola se ti manca il coraggio di entrare nel bosco.Allegra e sorridente domenica, Sal PS. Ricorda che: fatti non fummo a viver come bruti, ma ci siamo adattati alla grande. By, Sal
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/11/17 alle 14:25 via WEB
E già, l'ultima Domenica novembrina, per quanto riguarda "fatti non fummo a viver come bruti", citi una terzina (a me cara) del canto numero ventisei dell'Inferno, quindi stiamo parlando della Divina Commedia, l'opera più importante della letteratura italiana e mondiale del grande Dante Alighieri. Ti auguro una deliziosa Domenica Sal e sereno inizio di settimana.
 
tanmik
tanmik il 26/11/17 alle 06:02 via WEB
Il dolce canto di un usignolo possa darti un dolce risveglio ed un giornata meravigliosa colma di felicità. Una radiosa domenica da MIK/^^__^^ --http://i32.tinypic.com/2m76jwj.jpg
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/11/17 alle 14:07 via WEB
Una splendida Domenica anche a te Mik.
 
leoncinobianco1
leoncinobianco1 il 26/11/17 alle 08:41 via WEB
Forse sarà perche giro poco o chi sà, ma il tuo è il primo post che vedo!!! Stop alla violenza... e pure come dici tu... il 25 e stata la giornata mondiale del rispetto.... La società dovrebbe tutelare molto piu l'essere fragile,e punire in modo permanente l'abuso violento...Un caro saluto e buona domenica carissima Nina .
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/11/17 alle 12:53 via WEB
Visto la gravità e la grande quantità di questi fenomeni di pazzia, che portano ad efferati omicidi, mi domando come è possibile che così tante persone con gravissime patologie mentali vaghino liberamente nelle nostre città. L'attuale legislatura che detta le linee guida degli psichiatri, la cosiddetta legge Basaglia, non sembra funzionare affatto, né sembra che ci potranno essere dei miglioramenti a breve, visto che lo Stato riduce ogni giorno i contributi alla sanità pubblica e li storna con mille sotterfugi ai privati. Passa una lieta Domenica Leo.
 
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