Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

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Praestat cautela quam medela..

Post n°7601 pubblicato il 28 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

17 miliardi di euro l'anno, questo il prezzo di botte, schiaffi, stupri e femminicidi, secondo l'organizzazione no profit WeWorld che ha promosso la prima ricerca italiana intitolata "Quanto costa il silenzio?"

Il risultato è una cifra altissima, spaventosa, ma ci invita, ancora una volta, a non chiudere gli occhi e ad agire.

Per arrivare a questa cifra sono stati considerati i costi della violenza in base al parametro  del danno biologico. E' una chiave di lettura che ci fa compendere meglio le conseguenze della violenza non solo sulle vittime, ma sull'intera società.

Il dolore non ha prezzo, ma i numeri stimolano!

Si sono suddivisi i costi, calcolando quelli diretti ed immediati per il sistema (spese sanitarie, costi della giustizia, assistenza legale e servizi) che Stato, vittime ed aziende devono sostenere a seguito della violenza, a questo è stato aggiunto i costi non monetari che rappresentano una simulazione del costo umano, emotivo ed esistenziale sostenuto dalle vittime, dai loro figli e familiari. Includono l'impatto intergenerazionale della violenza sui bambini e la riduzione della qualità della vita.

La violenza viene trasmessa da una generazione all'altra, le bambine tenderanno ad essere a loro volta vittime da adulte e i bambini rischiano di diventare piu' facilmente uomini violeni. Questo rappresenta un costo elevato per la nostra società.

Chi lavora in questo settore lo sa bene, si è rilevato un aumento importante del ricorso ai servizi sanitari nelle persone che hanno subito uno stupro, e chiedersi quanto costa la violenza in termini economici può sembrare riduttivo, ma in un momento in cui la sanità deve anche riflettere sull'eticità dell'uso delle risorse, dobbiamo capire che il "non vedere" ha costi immensi.

E' difficile quantificarlo, ma WeWorld ci ha provato, usando il parametro del danno biologico; è un punto di partenza, e gliene siamo grati, tra l'altro, il dato è sottostimato, ma iniziare a ragionare in termini economici ci fa capire cosa comporta non prevenire e non intervenire subito.

La violenza domestica procura lesioni fisiche, psicologiche, comportamentali, fino alla morte; sappiamo, per esempio, che tra le suicide una percentuale molto alta ha alle spalle storie di soprusi. Si pensa anche soltanto alle ore di lavoro perse o ai farmaci usati, una donna maltrattata riporta danni paragonbili ad un disturbo da stress traumatico. Quali conseguenze avrà questo trauma sulla sua vita e sulla società? Il femminicidio, poi, ha costi altissimi, per non parlare dei figli di padri violenti.

E' un capitolo drammatico di cui sappiamo poco, al pronto soccorso arrivano bambini con diagnosi di iperattività, molti vengono seguiti da Neuropsichiatri per disturbi del comportamento ed il loro problema durerà per la vita!!

Buona giornata e buon lavoro..

 
 
 
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