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SARCHIAPONICON

osservazioni "politicamente" scorrette

 

 

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Il mio regno per un forcone

Post n°365 pubblicato il 04 Maggio 2012 da angeligian

Dunque, abbiamo una classe politica che getta la spugna e chiama in soccorso i Tecnici e abbiamo dei tecnici che non sapendo fare i tecnici chiamano in soccorso i Supertecnici tra cui un vecchio di 80 anni che già assunse alla Parmalat il figlio di Monti (tu fai un favore a me e io faccio un favore a te) e Julian Manidiforbici, ovvero il sorcio malefico che tanti lutti addusse agli italiani negli anni passati. Il quale sorcio ebbe tempo fa la spudoratezza di dichiarare che i giovani protestavano contro la voracità dei vecchi e lo diceva presumibilmente pensando a sé stesso, alla pensione di 31.411 euro mensili, ai molteplici incarichi come presidente della Treccani, come presidente del Comitato dei garanti per il 150° dell’Unità d’Italia, come senior advisor della Deutsche Bank, come insegnante nella trasmissione di Rai3 “Lezioni di economia”, come presidente della Scuola Sant’Anna di Pisa, come presidente della Fondazione “Ildebrando Imbreciadori”, oltre naturalmente ai proventi dei suoi numerosi libri e pubblicazioni. Aveva ragionissima: certi vecchi sono davvero voraci. E ora ce lo ritroviamo di nuovo qua, con le forbici che gli spuntano dai denti per dare una mano a quell’incapace di Monti & Co e mi chiedo dove troverà il tempo. E noi paghiamo! Paghiamo per tutti. Paghiamo per la loro voracità e per la loro insipienza. Paghiamo nella speranza di ridare dignità al nostro paese, ma mia nonna diceva che “chi di speranza vive, disperato muore” e gli italiani stanno morendo. All’inizio, quando ascoltavo Monti parlare, pensavo: “Questo è scemo”. Adesso no, adesso penso che sia un portatore sano di follia perché non può che essere uno squilibrato chi in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo sottoscrive con l’Europa un esborso di 35,1 miliardi di euro a favore di Grecia, Portogallo e Irlanda portando il rapporto debito pubblico/pil al 123,4% e come se non bastasse firma la decisione di ridurre tale rapporto al 60% in breve tempo impegnando l’Italia a manovre di 50-75 miliardi l’anno per i prossimi vent’anni e lo fa da solo senza consultare il Parlamento, da vero dittatore della Repubblica delle banane. Chi dà a questo abusivo il diritto di sperperare i nostri sudatissimi soldi in nome di un’Europa unita che in sessant’anni non ha pensato che ai cetrioli e al benessere delle galline? Che senso ha aiutare gli altri paesi per stringere ancor più la corda attorno al nostro collo? A noi che ce ne frega se la Germania e la Francia, in caso di mancato rimborso dei titoli di Stato italiani, subirebbero la nostra stessa sorte? Perché è questo che Monti è stato chiamato a fare: non a salvare l’Italia, bensì a salvare l’Europa (Germania e Francia soprattutto). Non so se ci lasceranno mai più esprimere la nostra volontà con il voto ma se così fosse e non potendo votare la Lega per ovvi motivi di appartenenza terrona, non potendo votare Di Pietro per totale sfiducia, non mi resterebbe che Beppe Grillo se, oltre a esprimere ad alta voce quello che tutti noi pensiamo di questo governo, si decidesse anche a dire cosa farebbe lui per rimetterci in sesto. Per conto mio, l’unica soluzione è quella di uscire dall’Europa e dall’euro. Certamente è una soluzione che ci costerebbe litri di lacrime, ma forse riusciremmo a contenere i litri di sangue (nostro) che l’attuale governo sta riversando nelle vene degli altri.

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Commenti al Post:
lamiapelle
lamiapelle il 04/05/12 alle 15:04 via WEB
l’uomo che l’altro giorno, a Romano di Lombardia, ha tenuto in ostaggio quelle persone nell'agenzia delle entrate, era alla disperazione da tanto tempo. Un ex imprenditore che non sapeva dove trovare i soldi per pagare il debito con l’erario. Il debito ammonta a MILLE EURO 1. 000 € !
E siamo in due con il forcone.
 
 
angeligian
angeligian il 04/05/12 alle 16:13 via WEB
Ma sai, io non sono del tutto contraria a questa istituzione perché troppi sono gli evasori, gli elusori e i fubbetti. Quello che non mi piace sono i metodi da strozzinaggio che conducono all'esasperazione come è successo al tizio che ieri è entrato nell'agenzia e ha avuto il suo bel "pomeriggio di un giorno da cani". Cià cià
 
Vince198
Vince198 il 04/05/12 alle 15:13 via WEB
Ti segnalo, Angela e per una tua eventuale riflessione in merito, questo articolo di G. Mulè, reperito sull'ultimo numero di panorama, rivista che acquisto molto saltuariamente tranne che non abbia qualche buon argomento, per l'appunto, su cui riflettere e sul quale trovo spesso enucleate molte considerazioni condivisibili. Questo mi pare valga la pena: chiarisce le "asture" mosse della donna dalla "vita" abbondante..

“Disoccupazione, pressione fiscale, inflazione, redditi in calo, aumento del costo della vita: la crisi aggiorna in continuazione il suo bollettino di guerra e ci conferma che le uniche parole appropriate al momento storico che viviamo dovrebbero essere panico e depressione. Molte volte, intendiamoci, si fa una fatica tremenda anche solo a sforzarsi di vedere la classica luce in fondo al tunnel. Ed è assolutamente comprensibile: ci sono situazioni in cui questo sforzo equivarrebbe a certificare che le illusioni ottiche sono la verità.
Di sicuro il panico è il miglior alleato della crisi; perdere l'ottimismo equivale a spalancare la porta alla rassegnazione e quindi all'inazione per potersi dire: «Purtroppo va così, non ci posso fare nulla». Questo atteggiamento che si va facendo strada tra gli italiani è stato messo in rilievo dalla recente rilevazione Demos-Coop: «Insieme al berlusconismo» ha sottolineato Ilvo Diamanti a corredo degli ultimi dati su Repubblica «pare svanito anche il suo complemento psicologico: l'ottimismo». Non è cosa da poco, ripeto. E va molto oltre l'ennesimo, tragico errore di prospettiva di chi si accontenta (addirittura si bea) nel certificare la fine di un atteggiamento mentale che - berlusconismo o no - moltiplica gli effetti negativi. Conosciamo tutti l'obiezione, in verità non poco fragilina: non si mangia con l'ottimismo. Sicuro.
È però dimostrato che un approccio non condizionato dalla paura determina effetti propositivi migliori ed è anche capace di stimolare idee creative. Insomma, l'ottimismo non ci da da mangiare, però in compenso alimenta certamente la produzione di buone idee. A proposito di buone idee, non era proprio necessario aspettare l'organizzazione mondiale sul lavoro per sapere che in Italia le misure di austerità «rischiano di alimentare ulteriormente il ciclo di recessione e di rinviare ancora l'inizio della ripresa economica e il risanamento fiscale».
Così come non è proprio piacevole – sempre a proposito delle buone idee - leggere a più riprese le considerazioni di Giulio Tremonti, nuovo eroe della sesta giornata, che oggi tenta di accreditarsi come strenuo sostenitore delle misure per la crescita mentre fino a poco tempo fa predicava, con i toni di un profeta irriducibile, null'altro che il rigore assoluto. Così come-ed è il tema della nostra copertina - non è possibile sperare in un rinsavimento di Angela Merkel per la gestione della nuova fase che attende l'Europa: la crescita, appunto.
L'abbiamo vista all'opera, la Cancelliera: ricordiamo l'intransigenza al limite della tracotanza politica quando, con la complicità di Nicolas Sarkozy, assoggettava gli altri paesi dell'Unione all'interesse della Germania. I nodi sono inevitabilmente venuti al pettine, l'idea tedesco-francese di un'Europa virtuosa e con i conti imbellettati è naufragata.
L'Unione Europea, che squaderna conti bellissimi (solo in parte), non solo non cresce ma va indietro e si espone a rischi tragici. La Cancelliera tenta adesso la mossa, disperata, di recuperare credito sostituendo Sarkozy, ormai vittima di se stesso, con Mario Monti. Non è una buona idea: è una pessima idea. Ci rifletta pure lei, caro Professore.
 
 
Vince198
Vince198 il 04/05/12 alle 15:14 via WEB
errata corrige non le "asture" ma le "astuzie".. Mandi bielissime ^___^
 
 
angeligian
angeligian il 04/05/12 alle 16:52 via WEB
Il discorso sull'ottimismo lo trovo molto vero. Mi ricordo l'impressione che mi fecero i cubani quando andai nel loro paese una ventina di anni fa. Mi aspettavo un popolo allegro, vivace, caraibico, tutto salsa e pepe e invece ho trovato un paese spento, intimorito. E poi è ormai provato che la risata fa bene alla salute e qui, amico mio, c'è ben poco da ridere. Io non credo che non si possa fare marcia indietro, non sono convinta che sia impossibile uscire dall'eurozona e dall'Europa. A parte gli esempi di Argentina e Islanda che ce l'hanno fatta, ma poi ci sono tante opinioni di grandi pensatori e economisti come il premio Nobel Stiglitz che ha dichiarato che i primi che usciranno dall'euro saranno quelli che se la passeranno meglio e arriva a paragonare le misure di austerità ai salassi con le sanguisughe della medicina medievale. E incolpa i funzionari europei di gettare i loro paesi nel caos e nel baratro. Quello a cui stiamo assistendo di disperazione e di morte è solo l'inizio e andrà sempre peggio. Non sono le manovre di Monti che risolleveranno gli italiani, al contrario ci affosseranno sempre più per anni e anni se non cambiamo NOI registro. Sono anni che facciamo sacrifici per adeguarci ai parametri europei e guarda dove siamo arrivati. L'unica via d'uscita per me è tornare alla vecchia, cara lira e poi nazionalizzare le banche, dichiarare il fallimento e spernacchiare tutti quelli che rivogliono i nostri soldi, mandare a zappare tutto il ciarpame politico e rifarci una verginità con la trasparenza e l'operosità. La Merkel fa bene a pensare alla sua Germania, chi non fa bene è sto beccamorto che ci governa che ancora non ha capito che se svuota le tasche agli italiani il paese non si riprenderà mai ... ma si' che l'ha capito, lo sa, lo sa... è solo che non gliene frega niente. Lui pure pensa al bene della Germania sto ... uhmmmm, boccaccia mia!
 
   
Vince198
Vince198 il 08/05/12 alle 12:43 via WEB
Scusa Angela: tornare alla lira, così com'è ora congegnata l'Ue, serebbe una disfatta ancora peggiore di quella che stiamo vivendo ora. Se è vero che si chiama Ue, allora dobbiamo farci valere tutti per il bene comune, ovvero è ora che la tua omonima prepotente anzichenò la smetta di parlare di rigore (degli altri pro domo sua) e mai di crescita, il tutto per le sue convenienze politico-economiche.
Al limite la cosa migliore sarebbe che la Germania se ne uscisse lei dall'euro, così poi potremo vedere cosa sarà mai capace di fare, visto che tanti sinistrati nostrani decantano la sua potenza economica come punto di riferimento per gli altri paesi. Hanno anche loro ottime.. gatte da pelare, eccome se non le hanno! Infine ammiro gli inglesi che, pur fra tante loro notevoli difficoltà economiche, non hanno abdicato la loro sovranità, se ne sono rimasti fuori da questa trappola "mortale" ordìta dalla nota pinscher tetesca. Mandi ^___^
 
     
angeligian
angeligian il 08/05/12 alle 20:21 via WEB
E si', Vince, tornare alla lira sarebbe una specie di Caporetto perché bisognerebbe svalutarla, ne deriverebbe un'inflazione galoppante, i tassi di interesse sui titoli di Stato a livelli stratosferici e tutta una serie di tragedie perché in fondo noi non possediamo niente se non la nostra creatività, la nostra ingegnosità e il nostro talento e anche le nostre bellezze. Noi dipendiamo dagli altri per l'energia e l'energia costa e anche per la tecnologia. Aumenterebbero la benzina, i prodotti alimentari, il riscaldamento, ecceccecce e naturalmente i redditi fissi rimarrebbero fissi. Dunque lo scenario è apocalittico, anche se poi guadagneremmo con le esportazioni, con il turismo, con le imprese che si piazzerebbero qui da noi. Pero' si vedrebbe la luce alla fine del tunnel dopo poco tempo. Ma con questo Monti, con questa Europa e con questo euro secondo me dovremmo soffrire forse (forse) un po' meno ma i nostri figli porteranno ancora il peso delle disastrose politiche del passato che ci hanno condotto a questo punto.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 04/05/12 alle 16:47 via WEB
Ormai non si sa più che pesci pigliare..speriamo ad un miracolo...intanto cerchiamo di smontare questo schifo, le soluzioni ci sono basta avere il coraggio di agire ciaooo
 
 
angeligian
angeligian il 04/05/12 alle 16:59 via WEB
Nonno, se hai letto il mio post hai anche letto cosa diceva mia nonna in questi casi "Chi di speranza vive, di speranza muore". Le soluzioni ci sono, quello che manca è un uomo, un'organizzazione, un movimento, insomma un-come-ti-pare che convogli il malumore e la rabbia della gente verso uno scopo comune che passi soprattutto attraverso le pedate nel sedere di quelli che ci governano oggi.
 
stefy_203
stefy_203 il 04/05/12 alle 17:19 via WEB
Se dovessi scrivere quello che sto pensando ora chiuderebbero il blog....perchè Ange provochi così??? avrei gradito un bel post sulla degenza del giovane giulio andreotti....tranquilli tranquilli niente di grave! si sta riprendendo alla grande e tornerà di nuovo fra noi bello e pimpante....
 
 
angeligian
angeligian il 04/05/12 alle 20:04 via WEB
Eheheheh ... che ti possino! E chi l'ammazza a quello? Non dicono che l'erba cattiva non muore mai? Ecco, hai voglia ancora per quanto ce lo terremo intorno! Ciao, bella
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 04/05/12 alle 19:19 via WEB
Il gioco dei vecchi, per estromettere i giovani, con la paura che le forze nuove potrebbero drasticamente ridurre i loro profitti, a danno degli italiani. Povera Italia, violentata e sepolta. Ciao, Saverio
 
 
angeligian
angeligian il 04/05/12 alle 20:07 via WEB
Bé, certo che se tutti i vecchi fossero come Manidiforbici i giovani avrebbero poco da profittare! Ciao, buona serata!
 
avvbia
avvbia il 04/05/12 alle 23:48 via WEB
Interessante,interessante.. no a monti.amato.bondi e l'altro super che non ricordo!!andiamo di male in peggio. io non so se dobbiamo restare in europa so che dico no a grillo ed a TUTTA LA SINISTRA!! ma al voto SII. ciao. k. ciao. domenica ci incontriamo ps feci un post sul tifo,ci vai(eccezionalmente..)
 
 
angeligian
angeligian il 05/05/12 alle 09:30 via WEB
Caro avvbia, quando dici no a tutta la sinistra con me tu sfondi una porta aperta. Se c'è una anti sinistra (che non significa necessariamente pro destra) quella sono io, ma a mali estremi, estremi rimedi e Grillo mi sembra un rimedio estremo di fronte a quei cornuti di adesso che sono il male estremo. Un post sul tifo? Il tifo da stadio o il tifo da ricovero ospedaliero? Vengo, prepara il caffé ...
 
armanduk100
armanduk100 il 05/05/12 alle 08:18 via WEB
Al voto sì! E per chi? Ormai sono convinto, Grillo prenderà più voti delle previsioni, che già lo danno al 10% Il terremoto è necessario ed auspicabile. In fondo condivido il primo e unico programma serio che il guitto genovese ha. Questi se ne devono andare a casa, tutti!
 
 
angeligian
angeligian il 05/05/12 alle 09:37 via WEB
Io non sono proprio convinta, ma l'unica mossa plausibile mi sembra quella di votare per lui o per un partito minore, di quelli che non assurgeranno mai agli onori dei seggi parlamentari. In questi giorni, Grillo sta arrotando i denti pronto ad affondarli nel collo dei governanti e ha buon gioco con la rabbia che c'è in giro. Oltretutto mi fa ridere ...
 
armanduk100
armanduk100 il 05/05/12 alle 15:48 via WEB
Purtroppo ci sarà poco da ridere, dopo. Ma come ho espresso più volte, a rischio di apparire un vecchio logorroico che ripete sempre le stesse cose, finchè non saremo giunti al fondo del barile, finchè non patiremo miseria e fame, finchè non rischieremo e forse, anzi subiremo, una guerra civile nulla potrà rinascere da questo arido paese. Arido di idee, arido di partecipazione, rinsecchito dagli egoismi di parte e dagli interessi particolari. Credo che, alla fine, lo voterò anch' io. Ho una speranza...che domani, alle amministrative, ci sia il primo, vero grosso segnale. Perchè A B C (ma aggiungerei tutte le lettere fino alla Z)vivono così fuori dalla realtà da pensare, ancora di poter passare impunemente la tempesta. Quanto si sbagliano!
 
 
angeligian
angeligian il 05/05/12 alle 23:04 via WEB
E' per questo che dobbiamo agire subito. Non possiamo aspettare di perdere anche quel poco che abbiamo quando sarà passata su di noi la follia di Monti, quando saremo costretti ad affidare i nostri figli alle associazioni perché non avremo di che sfamarli, come sta succedendo in Grecia. Dobbiamo muoverci subito ed è già quasi troppo tardi, dobbiamo uscire da questa spirale di Europa, euro, grandi poteri finanziari, banche, Trilateral, Bildelberg, Moody's, Fondo monetario internazionale, Banca mondiale, moneta virtuale, derivati, eccecceccecce. Non lo dobbiamo subire questo Nuovo Ordine Mondiale che si prefigge di eliminare la sovranità nazionale dei popoli. I paesi euroforti non accetteranno mai l’integrazione politica con l’Italia non solo per il suo debito pubblico, ma anche perché la classe politica e dirigente italiana è troppo marcia e incompetente: all’estero hanno visto di tutto dalla mafia, ai rifiuti di Napoli, al bunga bunga, alla giustizia da Africa Nera. All’estero sanno che l’Italia non riesce a riformarsi, a intervenire sui propri vizi strutturali, e che sta declinando da 20 anni incessantemente. Sanno che inevitabilmente uscirà dall’euro. Sanno che integrarsi politicamente con un paese come l’Italia sarebbe come impiantarsi una grave malattia. Nessun paese o azienda efficiente ha interesse a integrarsi con un paese o un’azienda inefficiente. Ha per contro interesse a sfruttarlo assumendone il controllo dall’esterno. Ed è percio' che è necessario uscire da questa falsa moneta, ripudiare i vecchi partner e ricominicare da zero, come un paese del Terzo Mondo, ma con la ricchezza della nostra genialità e delle nostre capacità imprenditoriali. Scusa per la prolissità, ma su questo si potrebbe parlare per mesi ...
 
 
lamiapelle
lamiapelle il 06/05/12 alle 12:11 via WEB
bravo il grillo a creare la cricca con la pastura per le oche. Tutti capaci a dar contro al governo, tutti bravi a criticare “questo no quello n, qull’altro no” . Proprio tu che scrivi che il mio, è un arido Paese, senza idee e proposte, aggingi che voterai grillo…e dov’è il programma politico del grillo?!
 
   
lamiapelle
lamiapelle il 06/05/12 alle 12:11 via WEB
...rispondevo a Armanduk
 
     
angeligian
angeligian il 07/05/12 alle 10:49 via WEB
Ma infatti! Io dicevo nel post che voterei per Grillo se, oltre a dar fiato al nostro malumore, ci dicesse anche cosa vorrebbe fare per risanarci. E d'altra parte, che fai? C'è qualcuno in giro in grado di guidarci fuori da questo pantano? Non c'è. C'è qualcuno là fuori che sappia organizzare la nostra rivolta a questo stato di cose? Non c'è. Sia l'Argentina che l'Islanda hanno avuto i loro capipopolo, gente comune, senza legami con la politica, ma noi chi abbiamo? Ecco, ci siamo rovinate la giornata ...
 
armanduk100
armanduk100 il 06/05/12 alle 16:04 via WEB
Cara Pelle, hai perfettamente ragione. Come ho espresso più volte, sono certo che il peggio del peggio sia proprio Grillo! La mia è una visione pessimistica, ma credo, purtroppo,realistica. Questo stato ha bisogno di un' eutanasia, non risponde più alle cure. I medici che si sono succeduti al capezzale del malato, hanno via via aggravato la situazione, compreso Berlusconi che, per un ventennio, ha evitato finisse in mano ai rossi, ma che comunque non è riuscito, per i suo limiti,per gli ostacoli che gli hanno frapposto, per la conformazione stessa delle nostre istituzioni, a portare avanti quelle riforme che tanto sbandierava. Oggi come oggi nessuno è , (e sarà) in grado di governare, rinnovare, trascinare, anche con l' esempio, questo popolo allo sbando. Grillo non farà altro che abbreviare l' agonia, porre termine alle sofferenze. Certo ci sarà trambusto.....ma forse, i nostri figli saraano dei survivors che potranno ricominciare.
 
armanduk100
armanduk100 il 06/05/12 alle 18:05 via WEB
Riflettendo, ti devo una correzione, ed una precisazione. Il tuo, (che poi è anche il mio) non è un paese arido, è un paese meraviglioso, pieno di gente meravigliosa, di lavoratori e persone perbene. Semmai è inaridito dai parassiti che non siamo stati capaci di debellare. Sicchè ci troviamo nella triste condizione di chi deve far morire l' ammalato per debellare il virus ed il contagio. la mia speranza è che questo turno di amministrative serva almeno a far riprendere contatto con la realtà ai vari ABC che, se non vorranno essere spazzati via, dovranno prendere coscienza e compiere quei passi che possano far ricredere i cittadini, stufi di loro e dei loro privilegi. Tu sei disposta ad impugnare il forcone, come tutti, peraltro. E' che c' è bisogno di uno scossone, come darlo altrimenti? A parer mio non vi è altro sistema.
 
 
angeligian
angeligian il 07/05/12 alle 11:09 via WEB
Scusa, Armanduk, se mi intrometto. Il nostro ERA un grande paese pieno di gente perbene e lavoratora. Oggi, a mio parere, non lo è più. Trovo che i giovani sono demotivati e senza voglia di far niente, i vecchi o sono voraci come Manidiforbici o sono spenti o sono disonesti. A riprova di quanto dico ti basti uscire per la strada con la macchina, o comprare una cosuccia qualsiasi, o guardarti gli assenteisti su "Striscia la notizia" o leggere le cronache quotidiane. Cerca per un attimo "prodotti alimentari sequestrati" e vedi un po' cosa esce fuori da gennaio a oggi. E non voglio parlare di evasione, di mazzette, di sprechi, di subappalti, di piccola e media delinquenza. La delinquenza è delinquenza ed è imperante, la giustizia è assente, il mancato rispetto delle regole è cosa di tutti i giorni da parte di tutti. Come siamo arrivati a un tale sfascio? E, soprattutto, come ne usciamo?
 
armanduk100
armanduk100 il 07/05/12 alle 12:33 via WEB
Dai, non generalizziamo. Per uno che ruba ce ne sarà uno onesto? Di quelli che lavorano con me, per esempio, posso dire solo bene. Il problema è, a mio avviso l' estrema ignoranza che governa anche le persone "perbene", tutti coloro che si sono sempre disinteressati, perchè convinti che tanto "non serve a niente". Sarà solo l' estremo bisogno a ravvivare le coscienze,e ci stiamo avvicinando a quel momento. Hai visto la Grecia? Anche loro hanno i loro Grillini, già ho sentito che fare un governo sarà estremamente difficile. Potrebbe essere l' anticipo di ciò che succederà in Italia.
 
 
angeligian
angeligian il 07/05/12 alle 19:25 via WEB
Tu dici? E allora capitano tutti a me: vado al ristorante e mi accorgo che il conto è gonfiato, vado dal gioielliere e se chiedo la fattura mi accorgo che al 15 dicembre è la fattura n. 1, vado dal salumiere e vedo il ditino sulla bilancia, vado in giro con la macchina e c'è sempre quello che mi frega il parcheggio o quelli parcheggiati nel posto per gli invaldi, e cosi' via ... Ma perché, è normale per te vedere tutte quelle finestre con le inferriate come in prigione? Mi fermo qui perché non ci sarebbe spazio per dirle tutte. Si' che sarà difficile fare un governo, ma se ce l'hanno fatta gli argentini e gli islandesi che hanno allontanato a pedate nel sedere i loro governanti, hanno messo in prigione i banchieri che non sono scappati in tempo, si sono riorganizzati democraticamente attraverso - pensa un po' - internet, perché non ce la dovremmo fare noi?
 
armanduk100
armanduk100 il 08/05/12 alle 08:25 via WEB
Me lo auguro di cuore, ma se la maggioranza è fatta di farabutti, come tu fai intendere, non potremo riuscirci.Quindi, implicitamente, anche tu devi credere, sei obbligata a credere, che la maggioranza silenziosa (e onesta) possa risvegliarsi. In bocca al lupo, a tutti noi.
 
 
angeligian
angeligian il 08/05/12 alle 19:02 via WEB
Il fatto, amico mio, è che la maggioranza come dici tu è proprio troppo silenziosa, mentre i farabutti hanno le grancasse e si fanno sentire ... Persino al cinema e in tv quelli che hanno più successo sono i cattivi ... Si', in bocca al lupo a tutti noi!
 
kiwai
kiwai il 08/05/12 alle 10:01 via WEB
Angela perdona l’intrusione, ma dire “l’Argentina ce l’ha fatta” mi sembra un po’ semplicistico .. l’Argentina è “fallita”!
Dal 1999 al 2005 gli argentini hanno vissuto contemporaneamente inflazione galoppante all’80%, disoccupazione al 25%, blocco dei conti correnti bancari … nel 2003 40.000 persone sopravvivevano raccogliendo cartone!
E dopo aver “ristrutturato il debito” ovvero fatto un “concordato fallimentare” … adesso che hanno ricominciato a crescere, le differenze sociali sono impressionanti: il 10% più ricco della popolazione ha un reddito 31 volte maggiore del 10% più povero).
Siamo proprio sicuri che “ce l’abbia fatta” ???
Ovvio che i sopravvissuti allo tsunami stiano meglio dei morti, ma...
 
 
angeligian
angeligian il 08/05/12 alle 19:13 via WEB
Caro Kiway, evidentemente abbiamo delle fonti diverse. Che sappia io negli anni ’90 in piena inflazione l’Argentina accettava l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale (che era poi il complice e il mandante dei vari governi argentini fin dagli anni ’50) indebitandosi sempre di più e i governanti non trovarono altro sistema che privatizzare e svendere. Proprio come fece Prodi ai suoi tempi, secondo i dettami della più classica economia liberista. Quando non ci fu più niente da svendere cominciarono i guai seri. Il PIL scese del 4%, gli investitori persero fiducia, la fuga dei capitali all’estero si intensificò, la disoccupazione era imperante, furono assaltati i treni, le banche congelarono i conti e i cacerolazos (casserolari) scesero in piazza. Fino al botto finale del dicembre 2001 col fallimento delle banche, la bancarotta di diecimila imprese e il collasso definitivo dell’economia. Dal profondo di questo baratro umanitario e economico gli argentini si ripresero dichiarando il default verso il debito estero, nazionalizzando le imprese prima svendute, raddoppiando la spesa sociale soprattutto per combattere la povertà e la fame, raddoppiando le pensioni. Insomma esattamente il contrario di quanto Monti, Prodi, Obama, Papademos e companeros de la mala suerte hanno fatto e stanno facendo. Dalla fine del 2003 a oggi, l’Argentina è passata dalla recessione a una crescita del PIL dell’8%, l’economia è cresciuta del 90% (tre volte quella americana), la povertà si è abbassata dal 50 a meno del 15%. Nonostante tutte le predizioni catastrofiche e le minacce del Fondo monetario internazionale, di politici conniventi e della stampa (un po’ come stanno facendo da noi) l’Argentina, come del resto l’Islanda, si è ripresa alla grande con una politica economica che va esattamente nella direzione opposta a quella intrapresa da Monti che da anni è sul libro paga delle grosse agenzie finanziarie internazionali e europee come Goldman Sachs, Trilateral, Moody’s, Bruegel e Bildelberg. E noi? Ecco, mi sono autocitata, dal post n. 439 del 5 aprile, post che è stato il frutto di diverse ricerche e che ho cercato di compendiare grosso modo cosi'. Ora, se tu dici cosi' io non so più che pensare ...
 
   
kiwai
kiwai il 08/05/12 alle 20:11 via WEB
No Angela, l’esempio di Argentina e Islanda non si può applicare all’Italia, per una lunga serie di ragioni, che tento di sintetizzare.
Intanto il problema argentino era un’inflazione galoppante e per fermarla si inventarono la sciagurata pretesa di equiparare una valuta risibile come il peso, al dollaro.
Il tasso di cambio fisso rendendo convenienti le importazioni, portava ad una fuoriuscita di capitali dallo stato e causò la deindustrializzazione dell'Argentina con conseguente caduta dell'occupazione e del Pil.
A questo aggiungi che il debito pubblico argentino era prevalentemente in mano straniera e le “svendite”dei “gioielli di famiglia” non furono sufficienti a contenerne la crescita.
Nel disastro generalizzato il governo argentino liberalizzò il cambio col dollaro che schizzò ad un rapporto di 4 a 1 .. puoi immaginare cosa significasse per gli argentini trovarsi in mano il 25% del valore dei propri soldi!
Certo il peso debole rese le esportazioni argentine economiche e competitive all'estero e scoraggiava le importazioni … questo ha permesso di “capitalizzare” grandi riserve di dollari e ripianare il debito … ma a che prezzo per la popolazione?

La nostra situazione è completamente diversa, soprattutto perché quasi il 60% del nostro debito è in mano italiane e non pagarlo significherebbe mettere subito sul lastrico milioni di piccoli risparmiatori, oltre a determinare il fallimento di banche, assicurazioni e migliaia di imprese.
Per di più noi molti “gioielli di famiglia” li abbiamo ancora e “liberalizzare” non vuol dire svendere come ha fatto Prodi, vuol dire realizzare entrate e sollevare lo Stato da gestioni passive.
Io credo che è esattamente questo che dovrebbe fare Monti e non massacrare la poca economia che ancora sopravvive con una valanga di tasse.
 
     
angeligian
angeligian il 08/05/12 alle 22:11 via WEB
Tutto quello che dici nella prima parte è molto vero ma si riferisce a prima che l'Argentina dichiarasse il fallimento e si sganciasse da quella spirale maligna. Ora, che sappia io, si è ripresa alla grande e in meno di dieci anni. La nostra situazione è diversa perché l'Argentina è molto ricca di risorse naturali e noi no. A me sembra che le manovre di Monti dopo sei mesi di governo non abbiano conseguito risultati in favore dell'Italia e degli italiani, al contrario. A me sembra che abbia favorito banche e Europa (vedi i 35,1 miliardi per Grecia, Portogallo e Irlanda). Vedo il sud dell'Europa che traballa sotto il peso di politiche economiche e finanziarie che hanno arricchito gli speculatori e hanno portato al suicidio migliaia di persone (non solo in Italia). Mi viene in mente il detto di Ovidio "nec tecum nec sine te vivere possum" non si puo' vivere con l'euro e nemmeno senza. Che te devo di'? Io di questo Monti e della sua accolita di banchieri non mi fido neanche un po' e preferisco morire per volontà mia e non per arricchire chi non mi piace ...
 
     
angeligian
angeligian il 08/05/12 alle 22:22 via WEB
... e poi hai visto che risultato hanno raggiunto le misure di austerità applicate in Grecia? Stanno molto peggio di prima che arrivasse Papademos (che è della scuola di Monti)
 
kiwai
kiwai il 09/05/12 alle 07:46 via WEB
Infatti Angela non è certo Monti con la sua spocchia professorale e i suoi padrini vampiri, che può tirarci fuori da questa situazione, su questo non ho mai avuto dubbi.
Il “rigor mortis” preteso dalla Kulona, per i suoi porci comodi, non ci porta che inutili sacrifici e una paralisi progressiva … ma la strada per uscirne non sono “la ristrutturazione” o “l’uscita dall’euro”, la strada è quella degli euro bond, della solidarietà di tutti gli stati europei, la trasformazione della BCE in una vera banca centrale .. insomma nella vera “integrazione politico-economica” dell’Europa.
Basta con le diarchie franco-tedesche e le “normative sul diametro delle banane”l’Europa è una grande potenza economica solo se veramente unita e solidale, ma se da un lato ci costringono a rinunciare alla sovranità monetaria e dall’altro ci impongono un rigore paralizzante, il crollo è inevitabile.
Certo le inefficienze e gli sprechi devono finire, ma propinare tasse e strombazzare la lotta all’evasione in un paese in cui il livello di tassazione è tra i più alti e iniqui, lo Stato non paga i suoi fornitori, il diritto è quello dei furbi e la burocrazia soffoca le iniziative, è come combattere la sterilità usando i preservativi.
 
 
Vince198
Vince198 il 09/05/12 alle 08:28 via WEB
L'errore di fondo, Kiw, è che è stata messa in campo la Ue prima sotto l'aspetto economico, trascurando completamente il fatto che l'Unione Europea si fa partendo da una costituzione comune cui consegue una parità a 360° fra gli stati componenti. Questa è l'Ue dei banchieri.. E con questo ho detto tutto.
 
 
angeligian
angeligian il 09/05/12 alle 10:08 via WEB
Non lo so, Kiway. Io non capisco niente di economia e sono spaventata a morte all'idea delle conseguenze letali di un'eventuale nostra uscita dall'euro, nonostante le esortazioni in questo senso di eminenti economisti come Stiglitz e Krugman, entrambi premi Nobel, e Koo che parlano di un'Europa destinata al suicidio con le misure di rigore che ci stanno imponendo gli eurosinistrocrati (tié, guarda un po' che mi sono inventata). Poi pero' guardo alla Grecia e all'Irlanda e vedo paesi che stanno peggio di prima dell'arrivo dei difensori dell'euro e dei sostenitori del rigore. In realtà l'unica a cui fa gioco tanta inflessibilità è la Germania über alles che, come dici tu, se uscisse dall'euro non ci farebbe un soldo di danno. Carina "combattere la sterilità usando i preservativi" ...
 
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