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Essere o non essere.

Post n°137 pubblicato il 17 Aprile 2010 da valerio.sampieri
 



To be or not to be è il famoso dubbio amletico che mi è tornato in mente passando per Via di San Martino ai Monti, a cui da Largo Brancaccio si accede tramite Via Domenichino, una viuzza che collega Via Giovanni Lanza alla strada in questione. Qui, al civico 20a, è apposta una lapide più o meno quadrata che recita: "Domenico Zampieri bolognese detto il Domenichino gloria della pittura in questa sua casa riparava dalla guerra implacabile dell' invidia. SPQR 1872".

Sul frontone del piccolo stabile si legge invece questa incisione: "Domenico Sampieri detto il Domenichino questa casa abitava. Restaura 1867". La Treccani online riporta come Zampieri il cognome del pittore del 1600, così come alcune gallerie che pongono online i propri cataloghi (trascuro Wikipedia che, al di là di indubbi meriti divulgativi, NON PUO' in alcuna maniera essere considerata una fonte attendibile: ogni voce deve sempre essere verificata attentamente. Ciò non toglie che si tratti di uno strumento utilissimo e meritevole di incondizionato plauso.). Altre gallerie d'arte e la maggior parte dei testi del 1700 e del 1800 indicano invece in Sampieri il suo cognome. Appare di tutta evidenza, pertanto, l'enorme importanza che la questione assume nella storia dell'umanità intera: il dilemma Sampieri o Zampieri altro non potrà se non avvincere i destini delle umane genti per i secoli a venire. Al confronto, il dubbio amletico assume il sapore di una petecchia, con rispetto parlando. Shakespeare mi fa un baffo a tortiglione.

Ovviamente, dato che il web è frequentato prevalentemente da zoticoni, come dimostra il fatto che alcuni di costoro addirittura non disprezzano Berlusconi, simili argomenti è meglio tralasciarli, affrontando l'argomento sotto una diversa visuale. Talvolta, spesso direi, l'essere ed il non essere vengono a coincidere, divenendo la stessa faccia della medesima medaglia. Chi ha avuto la ventura di assistere al programma televisivo condotto da Gianluigi Paragone, ha infatti avuto modo di convincersi che l'esistere od il non esistere, per ectoplasmi come bocchino e d'urso, costituisce questione del tutto marginale. Passi pure per bocchino, la cui insulsa figura di strafottente guappo stravaccato di terz'ordine in nulla è atta a mutare il senso di fastidio provocato dalla sua prosopopea, priva della ben minima giustificazione. A costui è certamente applicabile il detto liturgico "Memento homo quia pulvis es et in pulverem reverteris" (ricorda uomo che sei polvere e polvere ritornerai): basta usare il tempo indicativo presente al posto del futuro.

Più complesso è il discorso per quanto riguarda d'urso, trasformatosi per l'occasione da piccolo gesuita spretato (tale era sempre apparso sino ad oggi in virtù del suo atteggiamento dimesso che sempre lasciava comunque presagire una insincerità di fondo) in feroce inquisitore fieramente intenzionato ad introdurre per le femmine italiche l'uso obbligatorio del velo integrale. Il cipiglio, degno di miglior causa, con il quale ha ostentatamente rifiutato di interloquire con la Santanché, in quanto donna e non per altri motivi, nonché quello con il quale intimava a Maurizio Lupi di fornirgli la risposta da lui desiderata e non altra -a prescindere dal senso di ridicolo fastidio che provocava- lo faceva apparire come l'alter ego di Donadi, il tirapiedi dell'agricoltore molisano, la necessità o utilità della presenza del quale nel consorzio umano è alquanto oscura (nel mondo degli insetti, invece, ce lo vedo molto bene).

In definitiva, questi due individui hanno saputo mostrare una non invidiabile capacità nell'arte della maldicenza, dell' insulto (esilarante l'epito di "fascista" rivolto da bocchino a Lupi), dell'inconcludenza. Dalla gazzarra da loro creata sembra essere emerso che l'unico rimedio alla crisi mondiale -che coinvolge pesantemente anche il nostro paese- sia costituito dalla concessione della "cittadinanza breve" agli immigrati nati in italia e da un dibattito interno al Pdl che consenta l'occupazione di più comode seggiole in favore di chi le reclama a gran voce: loro due e loro accoliti. Altre proposte politiche non credo di averle sentite (anzi no: bocchino ha rivendicato quale sua fondamentale azione politica -e probabilmente unica- l'aver lottato strenuamente perché fossero superati i "pregiudizi" nei confronti della Santanché, sempre in quanto donna e per sovrammercato non appartenente per grazia divina alla schiera eletta di politicanti e portaborse).

I due bolliti di cui ho discusso hanno in sostanza dimostrato che non vi è differenza alcuna tra l'essere ed il non essere: cosa cambierebbe, infatti, nel mondo ove costoro non esistessero? Nulla, assolutamente nulla. Così come nulla cambierebbe, ove venissero a scomparire la fucina di vacuità denominata farefuturo -che esiste, ma è come se non esistesse- o la novella generazioneitalia che non esiste, ma è come se esistesse. Da osservatore esterno, penso che, per loro, sia superfluo duplicare tali "fucine" che nei pomposi nomi richiamano la promessa di un radioso futuro di marxiana memoria (dimenticando che la politica si fa prevalentemente nel presente, risolvendo i problemi che volta per volta si presentano). Del resto anche i nomi delle due fucine sembrano essere orientati precipuamente al "fare" e, pertanto, ancora una volta la duplicazione delle sigle appare superflua. Con tutta probabilità sarebbe sufficiente mantenere la già esistente-nonesistente farefuturo, magari cambiandole leggermente la denominazione al fine di rimarcarne ulteriormente la propensione al "fare": di FANCULO che ne dite?

Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 17/04/10 alle 15:32 via WEB
Va benissimo!^_* Ieri sera ho guardato una parte di otto e mezzo, diretto con la consueta "maestria" dalla signora tuttelabbra al punto che, secondo me, data la frande maestria di costei, dovrebbe cambiare mestiere per ritornare a quello più antico del mondo.. In quella sede il d'urso mi ha fatto prima scomposciare dal ridere per il politichese usato nel modo più inverecondo, del dire e del non dire, tipo le vecchie forlaniane convergenze parallele, per poi accennare al fatto che la situazoine sarebbe rientrata se si fossero verificate certe condizioni (per me incomprensibile ed inesistenti).. Stanno facendo marcia indietro, caro Valerio, con la rapidità di Alonso nel suo più veloce giro di sempre in formula uno! A sta gente non va perdonato niente: comunque fuori dalle scatole e alla svelta.
 
 
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 18/04/10 alle 09:38 via WEB
Questa mattina, caro Vince, ho pensato che Feltri, Sallusti e Signore siano assidui lettori del mio blog. Arrivato a pag. 5, ho pensato che tutto "Il Giornale" lo sia. Malgrado lo spettacolo sia stato digustoso, è un peccato che te lo sia perso e l'ampio resoconto conferma non solo che a costoro non va perdonato niente: o se ne vanno da soli o vanno buttati fuori, senza alcun indugio, come dici giustamente. Dal 1972 ho sempre votato MSI e poi AN, esclusi alcuni brevi periodi durante i quali quel tomo imbalsamato dava già evidenti segni di precoce squilibrio mentale (in tali casi non ho proprio votato). I miei valori, pur evolvendosi nel tempo, sono sempre gli stessi e li ritrovo -insieme ad altri che magari nemmeno condivido- nel pdl, nella Destra ed in tutti le componenti politiche il cui scopo è aggregare per costruire qualcosa di solido nel presente, senza disdegnare uno sguardo al futuro. Chi distrugge preoccupato solo del proprio tornaconto è a tutti gli effetti un comunista: peggio dela feccia.
 
   
Vince198
Vince198 il 18/04/10 alle 12:07 via WEB
Ho letto anche io poco fa, caro Valerio e in effetti convengo: hai anticipato certi titoli di quel quotidiano! Dire che siamo al lancio degli stracci è poco! Intanto "isso", non appena avvertita puzza di bruciato, si è "dileguato" lasciando sul campo i suoi sgherri a prendersi la responsabilità di certe azioni che, al contrario, competono solo a lui! Un perfetto vigliacco@_@ Non c'è altra soluzione: tranne quei 6-7 gaglioffi, pian piano lo stanno mollando tutti perchè hanno compreso lo sporco gioco che stava mettendo in atto, con il concorso esterno del marinaretto rosso di Ikarus II°, per levarsi dai cosidetti il premier. Seguire le sue iniziative avrebbe significato il suicidio politico non solo di un programma firmato insieme agli altri parlamentari del cdx, ma consegnare il governo dell'Italia all'altra parte politica, quella sponsorizzata da poteri-media-sanguisughe a noi noti, nonchè perdere definitivamente il consenso finora avuto. Sembra che pure il bel pierferdi non abbia voglia alcuna di accogliere questo "rudere politico". A questa gentaccia golpista non resta che levarsi fuori dai coglioni e al più presto. L'unica cosa che mi spiace, caro Valerio, è che in tutta questa storia chi prende ancor più consenso, certamente al Nord, è la Lega, quella che il sub-cicisbeo voleva contenere, ma che invece con questo suo piano scellerato ha favorito nell'ascesa al potere.
 
 
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 18/04/10 alle 13:04 via WEB
Su un solo punto non concordo, Vince: nessuno è perfetto. Perciò quello stoccafisso imbalsamato non solo è un vigliacco, ... ma è pure fatto male!
 
   
Vince198
Vince198 il 18/04/10 alle 13:20 via WEB
Ho tralasciato di dirti una cosa, Valerio: in tutto questo marasma mi fa tenerezza il parlamentare ex An Granata, fido lustrascarpe di "isso". Mi ha fatto tornare alla mente questo breve sketch in cui c'è Pietro De Vico, la cui parte s'attaglia al suddetto! Povero diavolo di un parlamentare@_@ Buon pranzo^__^
 
heart.in.a.cage
heart.in.a.cage il 18/04/10 alle 12:27 via WEB
... To be or not to be ... Domenichino era tuo parente o ha solo ispirato il tuo nick?
comprata (e mangiata) la cioccolata insieme al pane stamattina?
 
   
heart.in.a.cage
heart.in.a.cage il 18/04/10 alle 15:30 via WEB
certo che hai coraggio a mettere su Libero il tuo nome e cognome (io mi sono limitata a Facebook)... sei un degno discendente del pirata! gli alberi genealogici mi hanno sempre affascinata ma purtroppo il mio risale fino a metà ottocento.
 
lamiapelle
lamiapelle il 18/04/10 alle 17:45 via WEB
ciao Valerio. E' un saluto veloce, ma intenso. E poi c'è anche il sorriso..., e l'abbraccio.
 
gengi_kan1
gengi_kan1 il 18/04/10 alle 22:11 via WEB
Certo la politica si fa nel presente,distruggendo nel frattempo la democrazia e sognando la monarchia.Lunga vita al democratico Fini
 
 
Vince198
Vince198 il 19/04/10 alle 10:49 via WEB
Si, Fini il monarca..
 
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Un blog di: valerio.sampieri
Data di creazione: 26/04/2008
 

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