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La Providenza

La Providenza

È un ber dí (1) cc’a sto Monno sce vò (2) ssorte
si nun l’hanno antro (3) che bbaron futtuti.
Er cristiano ha da dí: «Che Ddio sciaggliuti (4)
e cce pôzzi (5) scampà dda mala morte».

Io te l’ho appredicato tante vorte
c’a st’ora lo direbbeno li muti.
Ma ttu, ppe ggrattà er culo (6) a sti saputi,
sce schiaffi in cammio (7) «S’Iddio-vô-e-la-corte». (8)

Sò ccazzi: (9) cquaggiù ttutto è ppremissione (9a)
der Zignore sortanto, e nnun ze move
fojja che Ddio nun vojja, (10) in concrusione.

Abbasta d’avé ffede e ddevozzione;
e ppoi fa’ ttirà vvento e llassa piove. (11)
S’Iddio serra ’na porta, opre un portone. (12)

Note:
1 È un bel dire.
2 Ci vuole.
3 Altro.
4 Ci aiuti.
5 Ci possa.
6 Per lusingare.
7 Ci metti invece.
8 Se Iddio vuole e la corte (cioè i birri): riserva naturalissima in chi va soggetto a due influenze, quella del Cielo cioè, e quella del delitto che fa precaria la sua libertà.
9 Sono ridicolezze; è inutile.
9a Permissione.
10 Non voglia. [Nun ze move ecc. Proverbio. (M1-0077)]
11 Lascia piovere.
12 Proverbio. [Di cui, però, la forma più genuina e comune è questa: Se chiude una porta e s' opre un portone. (M1-0077)]

Giuseppe Gioachino Belli
Terni, 29 settembre 1830 - De Pepp’er tosto
(Sonetto 66)

Commento:
1 ssorte: fortuna. 2 bbaron futtuti: qui 'astuti', 'furfanti'. 4 mala morte: 'morte violenta', per incidente o uccisione. 14 opre: apre.
(Da: "Giuseppe Gioachino Belli - Sonetti erotici e meditativi". A cura di Pietro Gibellini. 2012 Adelphi Edizioni S.p.a. Milano, pag. 69)

Voci di glossario

Bbaron
Barone. Il vocabolo non ha nulla a che vedere con il titolo nobiliare, ma ha il significato di persona scaltra, furba, astuta. Dal lat. baro, baronis (balordo). In tal senso ha anche i femminile "barona" e da esso origina l'italiano "baro" (giocatore che vince con imbrogli) || Bernini ... e una mano di baroni attorno || Berneri - Barona è la proposta e reo tu sei || Micheli - Ma la moglie, al riverzo, 'na barona [Ravaro]
T1-0066, La Providenza: "È un ber dí cc’a sto Monno sce vò ssorte / si nun l’hanno antro che bbaron futtuti. / Er cristiano ha da dí: «Che Ddio sciaggliuti"
Ti-0021: "gargarozzo / pe ffà strozzate de baron fottuto? // Tù lassa annà"
Ti-0373: "Lo scojjonato /// Baron bècco futtuto bbuggiarone, /
Ti-0477: "Ggesucristo fu llegato / pe cquer baron futtuto de Scariotto: / doppo
Ti-0592: "duncue er zugnà dde quer baron futtuto! // Oh cche llusce
Ti-0777: "fratèr caro, era un ber baron futtuto; / e ppe mme ssaría
T1-0370: "nnun je pare. // Tant’antri bbaron becchi bbu-e-via / sò iti
T1-0494: "vveduto: / ero vestito da bbaron futtuto / co la ggiacchetta
T1-1147: "Te lo dirò ddunqu’io, bbaron futtuto: / sta a ffà tterra

Bbaron futtuti
Astuti, Furfanti [Gibellini] T1-0494: "ero vestito da bbaron futtuto / co la ggiacchetta" = In vestito assai dimesso, anzi indecente. [Belli]
Bbaron futtuto - Baron co l'effe. = persona astuta, di pochi scrupoli, che consegue i propri scopi con ogni mezzo, lecito e illecito, senza farsi sorprendere || Belli - Pe fà strozzate da baron fottuto || Zanazo - S'uno è baron futtuto, vederete || Trilussa - radica vera de baron futtuto [Ravaro]
T1-0066, La Providenza: "È un ber dí cc’a sto Monno sce vò ssorte / si nun l’hanno antro che bbaron futtuti. / Er cristiano ha da dí: «Che Ddio sciaggliuti"
2198, Er tibbi de Piazza-Madama: "pe cquanto er Papa possi dajje addosso, / a estrippà er zeme der baron-futtuto; // ma ar meno, a forza d’arrivajje all’osso,"

Futtuti
v. Fottuto. || Belli - Pe sta porca futtuta de polagra || Zanazzo - Quer futtuto in saccoccia de Pilato [Ravaro] Fottuto -
Persona furba matricolata; oggetto rovinato inservibile. Dal lat. fututus. Baron fottuto - Fottuto in saccoccia = persona scaltrissima, astutissima, di pochi scrupoli, che in ogni occasione si comporta in modo da trarne il massimo vantaggio personale. || Belli - Pe fà strozzate da baron fottuto || Esse fottuto = non avere vie di scampo, essere rovinato completamente || Pascarella - Dice: - La guerra è persa? Io sò fottuto.
T1-0066, La Providenza: "È un ber dí cc’a sto Monno sce vò ssorte / si nun l’hanno antro che bbaron futtuti. / Er cristiano ha da dí: «Che Ddio sciaggliuti"

 
 
 
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Un blog di: valerio.sampieri
Data di creazione: 26/04/2008
 

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