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Le Cchiese de Roma

Le note al seguente sonetto del Belli sono tratte dal volumetto -di sole 38 pagine- "Alcune poesie in dialetto romanesco di G. G. Belli scelte ed illustrate dal P. Daniele Olckers o. s. b. ", Monaco, Tipografia accademica F. Straub, 1878.

Abbiamo detto, che il popolano di Roma si rifa i nomi proprii a modo suo. Nel seguente sonetto sene trovano molti esempi.

2. Le Cchiese de Roma.

Quer vecchio a la Madon (1) de la Pusterla (2)
Secco secco, arto arto, bbrutto bbrutto,
Che sse maggnò de sabbito una merla
Cotta co li lardelli e cco lo strutto:

Sto quequero (3) de vecchio, che ssa ttutto,
Disce che Ssan Lorenzo paneperla (4)
In todesco vo ddì pan' e ppresciutto:
Ma sta volata je se pò credèrla?

Nun ze nega però che in quant'a cchiese
A Rroma uno ppiù bbazzica e ppiù ttrotta
E ppiù bbuffe ne trova a sto paese

C' è Ssan Spirito in Zassi (5) a la longara.
Metti San Biascio (6) poi de la paggnotta.
Poi la Minerba (7) e ppoi la Pulinara (8).

Senti quest' antra e impara:
Santa Maria in Cacabberi (9): e ssi cerchi,
Trovi er Zudario (10) e la Madon de Scerchi (11).

Levamo li cuperchi
A st'antre dua: San Neo e Ttacchineo (12)
E la Madonna de Campocarlèo (13).

Lì a San Bartolomeo (14)
C' è in faccia San Giuvanni Gabbolita (15)
E cc'è a piazza de Sciarra (16) er Caravita (17).

Ma cqua nun è ffinita:
Ce sò li Stimiti (18) e ppoi due ppiù bbrutte,
Sastèfino der Cacco (19) e Sammautte (20).

E nun l'ho ddette tutte.
C'è er San Tomasso accenci (21) e l' Imperione (22),
San Lorenzo immiranna (23) e'r Gonfalone (24).

Poi vie ll'antra porzione
De San Giorgio in velàpro (25), e in certi vicoli
La cchiesa de Sastèfino in pescicoli (26).

Vôi ppiù nnomi ridicoli
De Subburra (27) Rescèli (28) e Strapuntina (29)?
Se pô ppassà Santa Maria Carina (30).

Manco a scappà in cantina
Da li tre Ssan Giuvanni uno se sarva
Dell' Aino (31), de la Piggna (32) e de la Marva (33).

Farai la coccia carva (34)
E ssempre n'averai de le ppiù belle:
Ortr'a Ssan Sarvator de le cupelle (35)

Ce ne so c'a vvolelle
Di ttutte sce vorìa (36) de stenne un fojjo
Cquà da Scossciacavalli (37) a Ccampidojjo.

E pe cquesto nun vojjo
Protenne tanto che nun vadi ar lecco
Cuer vecchio amico mio, brutto, arto e ssecco.

Giuseppe Gioachino Belli
(Sonetto 342)

Note:

1. Madonna. 2. E' la chiesa Santa Maria in Posterula nel Rione di Ponte detta così dalla famiglia che la fondò. 3. quacquero. 4. San Lorenzo in Paneperna nel Rione dei Monti, una delle più antiche chiese di Roma nel luogo dove S. Lorenzo soffrì il martirio. Il soprannome di Paneperna stimasi derivato da un tal Perpenna Quadraziano, che probabilmente vi aveva l'abitazione o secondo altri da un* elemosina che ivi si dava ai poveri cioè pane e perna. 5. Santo Spirito in Sassia coll' ospedale annessovi nel Rione di Borgo presso la via della Lungara, notissima chiesa fondata da Ina re degli Anglo-Sassoni. 6. S. Biagio della Pagnotta, antichissima chiesa sulla via Giulia, da Gregorio XVI concessa ai monaci Armeni della congregazione Mechitarista che vi celebrano secondo il loro rito e in certi giorni vi fanno la distribuzione de' pani benedetti. Questa chiesa però era già chiamata della Panetta o Pagnotta, primachè fosse concessa agli Armeni, perchè nel giorno della festa vi si distribuiva il pane. 7. S. Maria sopra Minerva dei P. P. Predicatori, chiesa notissima nel Rione della Pigna. 8. Santo Apollinare del Seminario Romano nel Rione del Ponte. 9. Santa Maria in Cacaberis, chiesa nel Rione di Regola. La denominazione in Cacaberis si vuol dedurre dalla voce latina cacabus, cioè caldaia o vaso di rame di cui si lavorava gran numero nei contorni. 10. E la chiesa del ss. sudario de Savoiardi nel Rione di S. Eustachio. Una compagnia di Savoiardi e Piemontesi la fece edificare nel 1605. 11. S. Maria in Cerchi al circo Massimo. 12. La chiesa de' ss. Nereo Achilleo e Domitilla poco distante dalle terme Antoniane sulla via Appia antica nel Rione di Ripa. 13. S Maria in Campo Carico nel Rione dei Monti. La denominazione di questa chiesa proviene dalla contrada; poiché ivi abitava la famiglia Leoni ed eravi un piccolo campo (piazza) detto Caroli Leonis. Carlo Leone fu poi corrotto dal volgo in Carico. 14. S. Bartolomeo sull' isola tiberina, chiesa notissima. Dirimpetto a questa Chiesa si trova 15. La chiesa di S. Giovanni Calibita o Calabita detto S. Giovanni di Dio coli' ospedale annessovi de' P. P. Benfratelli (Fate bene fratelli). 16. La piazza di Sciarra sul corso prende nome dal palazzo Sciarra. Sta vicino 17. L'oratorio di S. Francesco Saverio detto del Caravita per essere stato edificato dal P. Pietro Caravita d. C. d. G. nel 1711 con elemosine; in questo e negli annessi oratori si fanno dai secolari degli esercizi notturni di pietà sotto la direzione dei P. P. d. C. d. G. 18. Sacre stimate di S. Francesco. Questa chiesa era altrevolte dedicata ai SS. Quaranta Martiri. La ebbe nel 1595 la confraternita delle stimate di S.Francesco istituita da Federico Pizzi chirurgo romano. 19. S. Stefano del Cacco nel Rione della Pigna, poco distante dal palazzo Altieri. 20. San Macuto piccola chiesa nel Rione di Colonna dedicata a S. Macuto vescovo di Brettagna. Essa è poco distante dal Panteon e ancor meno dalla chiesa di S. Ignazio in via del Seminario attigua al palazzo Borromeo ov' è il collegio de' Nobili ed il Collegio Germanico-Ungarico. 21. S. Tommaso a Cenci nel Rione di Regola sopra il monticello formato dalle rovine del teatro di Balbo, ove abitavano i Cenci. Francesco Cenci, padre della Beatrice, rifece questa chiesa. (Di quella infelice famiglia scrisse l'anno scorso l'egregio Signor Bertolotti archivista di Roma nella Rivista Europea.)
22. San Tommaso in Parione detta in Parione dal Rione ove sta 23. San Lorenzo in Miranda nel Rione di Campitelli. Tra gli antichi tempi eretti da Romani nel foro questo è il più intiero, essendo stato fatto circa l'anno di nostra salute 178 dall' Imperator Marc' Aurelio Antonino il filosofo al suocero Marco Antonino Pio ed a Faustina sua moglie ambo divinizzati. Questa chiesa fu detta in Miranda per esser collocata fra i maravigliosi vestigi del foro Romano. 24. E la chiesa di santa Lucia del Gonfalone nel Rione della Regola. Essa si chiama anche Sa. Lucia in Chiavica a cagione d'una gran cloaca vicina. La confraternità del gonfalone è la più antica di Roma ed il suo principale istituto era quello di redimere gli schiavi e perciò alza nello stemma la croce a colori rosso e turchino. 25. S. Giorgio in Velabro nel Rione di Ripa, una delle più antiche chiese di Roma detta così dal luogo ove fu edificata. 26. Dirimpetto alla suddetta chiesa di S Giorgio in Velabro è la chiesa di S. Stefano in Piscinola detta così dal mercato di pesce ch'un tempo si faceva qui, 27. E la chiesa di Sa. Agata alla Suburra detta anche de' Goti nel Rione de' Monti. 28. Sa. Maria in Ara coeli notissima chiesa detta anticamente in Capitolio, eretta sugli avanzi del tempio di Giove Capitolino. 29. Sa. Maria in Traspontina che si truova al di là dal ponte di S. Angelo nel Borgo nuovo. 30. Sa. Maria in Carinis. 31. S. Giovanni in Aino nel Rione della Regola. Vuoisi derivare questa denominazione in Aino da qualche famiglia, che fondò la detta chiesa. 32. S. Giovanni della Pigna detta così dal Rione in cui si truova; appartiene alla confraternità della pietà verso i poveri carcerati istituita da un certo Giov. Talliere d. C. d. G. 33. S. Giovanni della Malva (in mica aurea detta così dal pane dorato che vi si distribuiva?) chiesa nel Rione di Trastevere ora distrutta. 34. testa calva, cioè invecchierai. 35. S. Salvatore delle coppelle nel Rione di S. Eustachio denominata cosi dalle botteghe dei coppellar! e barilari che vi abitavano. 36. Ce ne sono (tante) ch'a volerle dir tutte ci si vorrebbe . . . 37. piazza Scossacavalli colla chiesa di S. Giacomo Scossacavalli nel Rione del Borgo. Secondo una vecchia tradizione Sa. Elena imperatrice volle far portare alcune reliquie insigni, fra le quali due grandi pietre, che vi si conservano, a S. Pietro in Vaticano. Ma i cavalli giunti in questo luogo non vollero più muoversi non ostante le continue percosse che ricevevano, onde fu di mestieri lasciare le dette reliquie in questo luogo, che da ciò prese il nome di Scossacavalli.

 
 
 
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Un blog di: valerio.sampieri
Data di creazione: 26/04/2008
 

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