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Tasso madrigali 06-10

Post n°746 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da valerio.sampieri

alla Granduchessa Bianca Cappello nei Medici
Firenze, Tipografia di M. Ricci, Via Sant' Antonino, 9, 1871. 
I Madrigali alla Serenissima Granduchessa di Toscana

6

Al mio Signor gentile 
Di che trecciar potrò ghirlanda degna? 
Chi degni fiori, eterni fior m'insegna? 
Flora dicea mirando in atto humile. 
Ahi! che tutt'altro a vile 
Havrà chi di se stesso ornar si suole: 
Quando ecco alla real sua fronte impose 
L'Alba le rose e raggi eterni il Sole.

7

Rosata Alba novella, 
Del Sol messaggia e duce, 
Per te si veste il Ciel d'eterna luce, 
La terra il suo splendor si rinnovella; 
Per te serena e bella 
Adria si fa, che in te mirando, dice 
Me tre volte felice. 
Che se quest'ALBA in grembo mi s'asconde 
Faransi argento l'acque, oro le sponde!

8

Non sul verde terreno 
Sedersi neghittosa in treccia e 'n gonna 
Veggio un'altera Donna, 
Ma sovra l'onde alzar la fronte e 'l seno 
Per tener l'onde a freno 
Di senno tutta e di valor armata: 
Questa su l'onde sola, al mondo nata, 
Ben mostra in mezzo l'acque 
Che per frenar del mar l'orgoglio nacque.

9

Non come Flora e la sua antica Alfea 
In mezzo a' fiori e l' berba, 
Ma tra l'onde superba si sedea 
Adria, non so s'immortal Ninfa o Dea, 
Ben come a sua Regina 
Vedesi il mar cbe intorno a lei s'inchina.

10

Sì bella Ninfa in grembo al Mar non siede, 
Sì bella in piaggia o'n riva 
Ninfa Diva il Sol giammai non vede; 
Adria tutt'altre eccede, 
Adria del gran Nettuno unica figlia 
Sol sé stessa simiglia 
Né giunge human pensiero 
Di sue bellezze immaginando il vero.


VI.

2. Ghirlanda. Ci ricorda quel sonetto del Tasso:

Granduca ben poss'io di vaghi fiori 
Tesser ghirlanda e d'odorate fronde ec.

Corona o ghirlanda fu solito chiamare le sue raccolte di componimenti il Tasso allorché le indirizzava in dono, come se n*ha riscontro nelle sue lettere. Qui la corona è soggetto epitalamico, vale a dire è il donativo che la Toscana fa al granduca Francesco impalmandolo con Bianca.
VII.

1. Rosata Alba; la Bianca e vermiglia aurora nel primo Madrigale per allusione alla granduchessa. Rammenteremo che alla medesima scrisse il Tasso,
Voi rosati e bei labri 
E rosate le guancie avete ancora, ec.

8. Che se quest'Alba in grembo mi s'asconde, ec. La repubblica Veneziana insignì del titolo di regina di Cipro la granduchessa Bianca nell'atto delle sue nozze reali e ne sperò da quest^allettatìva un qualche interesse nel rapporto con altri sovrani.

VIII.

2. In treccia e 'n gonna. Nel sonetto dell'autore: felice eloquenza, avvinta in carmi ec. E cosi nell'altro: Io mi credea sotto un leggiadro velo, ec. Nella St. 27. 
Canto IV della Gerusalemme, ec. 
Questo ed i tre consecutivi Madrigali con lo stesso titolo e ordine andarono attorno manoscritti sicché ne restano ancora delle copie sincrone comprese ne'Miscellanei Poetici in alcuni de'quali o si tace o si sbaglia l'autore. 
7. Questa su l'onde, ec. Il Ms. porta il titolo : In lode di Venezia. E si collegano al Madrigale gli altri tre Madrigali consecutivi.

IX.

1. Atfea. Pisa posta in pianura di mare già disseccato, fertilissima per l'agricoltura e industria. 
4. Ninfa o Dea. Il Tasso nella Gerusalemme, St. 61 Canto, XIV:
Così dal palco di notturna scena 
ninfa o Dea tarda sorgenio appare.
Ninfa Dea, nel sonetto Se mi trasporta a forza ov'io non voglio, ec. Idem nel sonetto Sceglieva il mar perle, rubini ed oro, ec. 
5. Regina. Vedi il sonetto la Regina del Mar che in Adria alberga (pag. 13).
X.

5. Nettuno, alludendo alla potenza della veneta Repubblica d*una volta, ed ha questa comparazione usata il Tasso nel prologo dell' Aminta v. 7, dichiarando Nettuno come lo scuotitor della terra. 
6. Simiglia. Nella Gerusalemme, St. 61, Canto III:
quanto di sembiante a lui simiglia.

Però scrisse quasi sempre il Tasso, almeno in quel poema, somiglia, avendolo per rima nella St. 20 Canto XI, nella St. 4 Canto XV e nella St. 92 Canto XX.
Simigliare, cioè aver somiglianza, è tanto del Boccaccio in prosa che del Petrarca in verso. Il Petrarca nel Sonetto 127:

Che sol se stessa e nuli' altra simiglia.
8. Pensiero rimato con vero è nella Gerusalemme almeno due volte, St. 32, Canto IV e St. 82, Canto XVI. 

 
 
 
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