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La Fiabba di Sandokan

Post n°431 pubblicato il 28 Agosto 2014 da valerio.sampieri
 

La Fiabba di Sandokan

C'era una volta Sandokan!!! Aveva un difetto di pronuncia, perché non sapeva pronunciare la erre, e la faccia uguale a quella di un buldog al quale era caduto in faccia un televisore. Poraccio era talmente brutto da fare schifo, ma la circostanza è irrilevante nell'economia della narrazione, tanto il parossismo, prima o poi, lo si raggiunge lo stesso, di riffa o di raffa. E seppure il parossismo non raggiungesse il suo punto topico, gli faremo raggiungere quello gattico, così lo fregamo. La circostanza che il parossismo non raggiunga il punto topico -o gattico o di altro animale domestico, tipo un rinoceronte od un ippopotamo birmano od un caprone dell'Alsazia Superiore del Nord od un elefante mammutico gigante, razza ormai estinta tra 3000 anni- è, normalmente dovuta al fatto che nelle fogne in cui vivono i topi all'uopo deputati non passano i treni. Capita perciò praticamente sempre che il punto topico arrivi sempre in ritardo o non arrivi per niente, per cui noi ce ne strabuggeriamo altamente e tirem innanz.
Tatataaaaaannnnnn !!!!! Primo colpo di scena!!!!!!!!!
Non c'è. Il fatto che non ci sia il primo colpo di scena è già di per sè un colpo di scena che vale triplo, perciò la numerazione dei prossimi colpi di scena partirà dal quattro.
Tatataaaaaannnnnn !!!!! Quinto colpo di scena!!!!!!!!!
Il quarto colpo di scena non c'è!!!!!!!
Immagino che la tensione narrativa sia ormai giunta alle stelle e che i nostri affezionati lettori -me e basta- siano ormai bramosi di conoscere il prosieguo. Eccolo e siete pregati di prestare attenzione.
Sandokan si chiamava in realtà Sandro Cacozzi, ma dato che aveva il difetto di pronuncia della erre lo si chiamava Sando. Cacozzi era un cognome improponibile persino in qualsiasi fiaba destinata precipuamente a dei deficienti.
Tatataaaaaannnnnn !!!!! Quarto e sesto e tredicesimo colpo di scena!!!!!!!!!
Il ritmo incalzante del susseguirsi degli eventi può effettivamente lasciare senza fiato! Intanto è risaltato fuori il quarto colpo di scena e questo vale già da solo come un triplo colpo di scena. Ma quello che lascia più di ogni altro avvenimento allibiti ed incantati è il fatto che la bella bambina dagli occhi verdi delle fiabbe precedenti, che non c'entra mai una mazza con le fiabbe stesse, UDITE UDITE, finalmente credeva agli orchi con i sopracciglioni mustacchici a tortiglione! Ultimo, ma non ultimo e nemmeno terzultimo, la bella bambina che credeva agli orchi con i sopracciglioni mustacchici a tortiglione era cecata come una talpa e perciò lei non si accorgeva che gli orchi con i sopracciglioni mustacchici a tortiglione che lei incontrava non avevano i sopracciglioni mustacchici a tortiglione! E perciò gli orchi con i sopracciglioni mustacchici a tortiglione non potevano farle niente, in quanto quella cecata del cavolo si accoppava da sola, sfraganandosi contro porte aperte, pensili di cucina e prati posti a ridosso della sede stradale (la cecata disse ai soccorritori di essere adepta di uno sport denominato "panda-planing", che consiste nel porsi alla guida di una panda, tagliare diagonalmente la sede stradale e scaraponarsi nel prato posto dopo la scarpata che costeggia la sede stradale stessa, fracassando l'incolpevole panda -per tale motivo i panda sono animali in via di estinzione- in mille pezzi, avendo l'accortezza, dopo aver planato sul prato [più capriole fa la vettura, più punti si ottengono] di lasciare intatta la parte dell'auto dove è posto l'abitacolo, sicché esso possa schiacciarsi totalmente, venendo a creare un sorta di trappola mortale, qualora un eventuale soccorritore buontempone si divertisse a lanciare un cerino acceso nei residui del serbatoio della benzina. Ah, dimenticavo: punteggi aggiuntivi si ottengono perdendosi per strada i passeggeri.).
Per economia del discorso, giova rilevare, il che è di non poco momento, che or non è guari è stato di leggieri emesso un editto che dice:
"Popolo del mio Reame e di ogni credo e non credo, a volte sì, a volte no, a volte sono dubbioso, io non vi dirò niente di questo editto, se non che, qualora non obbediate a quello che l'editto dice senza rendervelo noto, vi farò mozzicare i calcagni da cani alsaziani gentilmente forniti dalla gelateria centrale di Vattelappesca [segue breve siparietto, con spot pubblicitario, per spillare un po' di quattrini]. I cani sono sdentati e perciò non vi faranno un tubo, ma sarete disinfettati dagli schitazzi di bisonti cinesi, il che vi farà venire il colera, che sarà comunque sempre meno puzzolente delle schitazzo dei bisonti cinesi".
Tatataaaaaannnnnn !!!!! Quattordicesimo colpo di scena!!!!!!!!!
L'editto non c'entra un tubo con l'economia del racconto ed ha soltanto inutilmente allungato il discorso con una incredibile serie di idiozie di cui non ci frega una mazza. Tirem innanz.
Dicevamo che il cognome Cacozzi di Sandokan era improponibile, in quanto Sando assomigliava ad un buldog ed a casa -dove erano dei morti di fame schifosissimi, tanto che, anzichè raccogliere il cibo nei secchioni della monnezza, lo andavano addirittura a prendere nei ristoranti cinesi, sobbarcandosi tra l'altro ad improbe scalate (il particolare sarà di gran rilevanza per quanto diremo tra breve), in quanto per entrare nel ristorante cinese bisognava scavalcare montagne di cadaveri fulminati davanti alla porta di ingresso del ristorante dal tanfo sprigionato dai ristoratori cinesi- non disponevano degli appositi sacchetti per raccogliere le deiezioni canine. Per tale motivo, fu creato appositamente per lui il suffisso "kan", posposto al nome [anche il suffisso "kan" era gentilmente offerto dalla gelateria centrale di Vattelappesca, con annesso breve siparieto, con spot pubblicitario, per spillare un po' di quattrini], donde il nome con il quale è conosciuto universalmente il nostro eroe: Sando-kan!!!
Sandokan era nato in Abruzzo, sul massiccio della Maiella, ma, pur somigliando ad un buldog, non sapeva abbaiare e, per fortunata combinazione, sapeva invece miagolare come un gatto soriano del Cimino, in quanto si lavava la faccia sputandosi sulle mani e -dotato come era di abbondante salivazione, anzi di vera e propria putrida bava- praticamente, quando si passava le mani schitazzate sulla faccia si faceva la doccia, proprio come fanno i gatti. I suoi concittadini, dato che Sando come gatto era un po' troppo grosso, lo chiamavano tigre, dato che non sapeva ruggire come un leone, diversamente lo avrebbero chiamato giaguaro, poiché guidando una Jaguar il panda-planing è più gajardo.
Sandokan era perciò noto come la Tigre della Maiella e ciò ci convince irrimediabilmente che questa fiabba odierna è una boiata pazzesca e che, perciò, di questa boiata non ce ne frega niente!
Sai che ti dico? Che una cretinata simile non merita nemmeno una morale finale (salvo quella che i cinesi puzzano, naturalmente).
Perciò concludo con una breve nota finale divertente. C'era un insetto lungo, lungo, lungo che camminava. Era un 2300 piedi. Per la verità era una comitiva di 1150 cinesi con gli scarponi che, messi tutti in fila, sembravano per l'appunto questo strano insetto chiamato 2300 piedi.
La bella bambina con gli occhi verdi cecata come una talpa della fiabba odierna, nella quale ovviamente, come sempre, non c'entra una mazza, credendo che si trattasse dello strano insetto chiamato 2300 piedi, lo schiacciò volontariamente, in quanto aveva già scassato tutte le auto della zona, con quel suo maledetto viziaccio del panda-planing. Anche le moto, le biciclette ed i monopattini del circondario erano stati tutti distrutti dalla viziosetta. Il cielo si oscurò ed i cavalieri dell'apocalisse piombarono sulla terra, in quanto il tanfo sprigionato dall'esplosione di 1150 cinesi desertificò all'istante l'intero Mato Groso brasiliano, nonché quello alsaziano, di Vinchiaturo e di Pescorocchiano.
Fortunatamente la bella bambina con gli occhi verdi cecata come una talpa della fiabba odierna, nella quale ovviamente, come sempre, non c'entra una mazza, si era schiantata contro una porta aperta ed un pensile di cucina rigorosamente chiuso a chiave, in quanto solo lei era in grado di compiere tali insani gesti ed era rimasta vittima di un arresto respiratorio di 10 minuti (che non provocò danni cerebrali, perché peggio di così non si può essere): ciò le salvò la vita!
Il Cielo non dimenticò il gesto della bella bambina con gli occhi verdi cecata come una talpa della fiabba odierna, nella quale ovviamente, come sempre, non c'entra una mazza. Poichè, di norma, le cattive azioni vengono punite, ella conobbe colà uno zoppo che casualmente non si trovava a passare in Papuasia.

I due si amarono ripetutamente -vabbè il castigo doveva essere pesante, ma forse stavolta il Padreterno ha esagerato un tantino con i due poveretti-, con foga e passione, poi, esausti, si accucciolarono l'uno nelle braccia dell'altra, baciandosi teneramente e vissero felici e contenti. Come suol dirsi, chi si accontenta, gode!
Stretta è la foglia, larga la via, ogni cinese puzza peggio de su' zzia.

Er Fiabbatore

 
 
 
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Un blog di: valerio.sampieri
Data di creazione: 26/04/2008
 

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