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Il perchè del cross invernale.

Post n°57 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da oasi.triathlon

Perchè i cross si corrono in inverno. Il podismo è “ figlio” dell'atletica. E' un “classico” che mezzofondisti impegnati in estate a correre in pista, in inverno corrano nei prati. Restare per periodi troppo lunghi senza stimoli agonistici potrebbe essere un errore. I cross servono quindi per garantire una sorta di continuità agonistica. Oggi oltre ai cross, in inverno, esistono anche per i mezzofondisti le gare indoor.

Il fascino del cross. Correre le campestri è molto divertente. Affrontare le asperità del terreno, la pioggia il freddo, fa sentire fortissimi, in grado di dominare anche le condizioni atmosferiche. Vengono in mente i mitici personaggi dell'atletica, coloro che hanno scritto molte bellissime pagine del nostro sport.

Variare è bello. Dopo una stagione passata a correre su strada, cambiare completamente tracciato, strade è decisamente molto stimolante. Anche “la mente vuole la sua parte”. Le campestri proprio perchè sono brevi, in genere anche più delle normali corse su strada , non sono affatto noiose, anzi è molto bello correre a ritmi elevati per periodi di tempo decisamente molto più brevi rispetto a quelli abituali dei podisti.

A cosa servono. Richiedendo sforzi intensi e relativamente prolungati, le corse campestri servono a sviluppare la potenza aerobica. In un periodo in cui a causa del freddo, la pioggia, le poche ore di luce, è difficile eseguire allenamenti di qualità, partecipare alle campestri è sicuramente un ottimo sistema per restare in allenamento. Non solo. Correndo le campestri si acquisisce maggior abilità nell'uso dei piedi. In altre parole, si sviluppa la capacità o sensibilità propriocettiva degli arti inferiori. Il piede impara diversi modi di muoversi nello spazio anche con azioni finissime. Questo arricchimento motorio può essere un valido sistema di prevenzione degli infortuni. Correre su terreno accidentato o fangoso è decisamente più difficile che correre su asfalto o in pista. La campestre diventa quindi anche un buon mezzo di sviluppo della forza specifica.

 
 
 
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