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"Sii come le onde del mare, che pur infrangendosi contro gli scogli... trovano la forza per ricominciare..."
Post n°511 pubblicato il 28 Luglio 2016 da NoRiKo564
Sono giorni di flash back ricorrenti, un anno fa in un delirio di vita, in giorni caldissimi, la mia esistenza veniva travolta da un evento che ha cambiato per sempre il mio sguardo sulla vita.
Alcune immagini sono sbiadite, nel convulso incedere delle ore, in quei giorni ero costretta ad essere in più posti contemporaneamente casa, lavoro, ospedale e andavo avanti solo con la forza di volontà...
Ci sono però alcuni momenti, impressi nella mente, come fotografie. Sono lì a martellarmi il cervello tutte le volte che mi chiedo se ho fatto proprio tutto quello che potevo, se non sia stata troppo distratta da altre cose e abbia sottovalutato alcuni segni che avrebbero dovuto mettermi in allarme.
Fino alla fine ho creduto fermamente che lo avrei riportato a casa ed ho capito che la battaglia era persa, quando un pomeriggio, mentre lo tenevo stretto per alzarlo dal letto, ha chiuso le sue braccia intorno a me, stringendomi forte come faceva sempre lui, trattenendomi per minuti che mi sono sembrati lunghissimi. In silenzio senza dire una parola, mi stava dicendo addio e io non lo avevo capito, stringeva tra le braccia la cosa per lui più preziosa e credo quella da cui gli fosse più difficile staccarsi: sua figlia.
Io quell'abbraccio lo sento ancora...
Per sempre Solo per sempre C'è un istante che rimane lì piantato eternamente...
Cara Giulia, riesci sempre ad esprimere i tuoi sentimenti in maniera molto toccante. Un abbraccio è il ricordo più bello che una persona cara può lasciarci. Ciao Lorenzo
Succede a tutti.. il dubbio se abbiamo fatto il necessario... il dubbio che se x caso facevamo di più... che nn abbiamo capito ... e ci resterà sempre dentro... con una preghiera: scusami.
Già, anche se penso che, dopo aver sentito le sofferenze patite da altri, con lo stesso tipo di male e il calvario che hanno dovuto sopportare, io ho una grande consolazione, si spento prima di soffrire troppo....
Anche per me ricorrono ora giorni difficili di un anno fa, fu un mese pesante i cui segni, come ovvio, permangono ma non penso dovresti chiederti "se", eri là per quell'abbraccio e per tutto ciò che ne seguì. È ciò che conta.
Lo so che condividiamo entrambi un triste anniversario in questi giorni...credo che tu abbia ragione. Ero lì e ho preso quell'abbraccio il resto conta poco...
Anche per me in questi giorni ricorre un triste anniversario.Leggerti,mi ravviva un'immagine molto simile alla tua:le persone che ci sono più care della vita stessa,trovano sempre il modo per accomiatarsi,avvisandoci del cambiamento.Così che la consapevolezza del momento spinga a fortificarsi preventivamente.Siamo noi,convinti che non si debba mai morire,a far sì che ci sfugga la profondità di quell'avviso.Così ritrovandoci disorientati,quando la dipartita si fa effettiva,spalancando il baratro dell'assenza davanti a noi.Per quanto mi riguarda,ho cercato di riempire quel baratro,riempiendolo di tutto ciò che c'era di bello ed umano nella persona.In modo da avere un sorriso di vita che mi desse la forza per andare avanti, senza dover pensare che avrei potuto fare di più.Perchè non si può fare di più,quando è la natura a far scoccare l'ora biologica.Noi al massimo potremmo cercare di accompagnare con più convinzione e partecipazione.Ma anche ciò ha un limite:quello posto dal nostro carattere.........Un fortissimo abbraccio..........W........
Trovo nei tuoi commenti sempre una forza consolatrice che mi fa proprio bene. Grazie perchè anche tu mi accompagni nei miei giorni con parole buone... Un abbraccio
Ebbi a dirti che la tua esperienza è stata anche la mia agli inizi degli anni novanta. Notti intere passate con il mio papà e seguire un incedere lento ma inesorabile, intuibile e senza speranza. Conservo, nonostante il tempo trascorso, le immagini, i piccoli gesti, gli sguardi soprattutto. Quando vivono quelle situazioni parlano con qualche gesto oppure con gli occhi. Drammatiche notti per me, mia sorella e mio fratello. Le notti per noi che lavoravamo e i giorni per mia madre. La presenza garantita era una priorità. So di cosa scrivi e di cosa parli, dalla tua hai ancora un ricordo troppo recente e il tempo ha ancora da trascorrere per lenire il dolore e ammorbidire i tuoi ricordi troppo vivi. Si supera mia cara, la vita continua e tu lo sai, così come lo sa il tuo papà che se potesse parlarti dal cielo ti esorterebbe a non mollare e a riprendere la tua vita normale...qualunque essa sia.
Ciao Giulia, ti abbraccio.
Caro Carlo, ci provo ad andare avanti, tra mille difficoltà anche di ordine pratico. Però ci son giorni in cui mi manca molto di più di altri...per me luglio-agosto non saranno mai più i mesi delle vacanze...saranno sempre associati a quei giorni...
Ci sono passata e quei giorni rivivono in me ogni volta con intensità e dolore. Poi pian piano subentra la dolcezza del tuo ricordo ma è sempre un vuoto che non si colma. Ti abbraccio.
Io mi auguro che passi e che non succeda nient'altro per qualche anno...mi sto tenendo stretta stretta la mia mamma, perchè è tutto quello che resta della mia famiglia. ^__^
I dubbi se si è fatto tutto il necessario arrivano sempre, quando si guarda alle cose con la distanza del tempo. Non crucciarti adesso. In certe situazioni si dà il meglio di noi stessi e si fanno le cose giuste, anche se a posteriori poi non ci sembra. Era quello che dovevi fare. Tieniti stretto quell'abbraccio e non pensare più.
Avrei voluto scrivere che nella vita ci affligge sempre il dubbio di non aver fatto tutto il possibile nelle sue circoastanze fondamentali, poi ho letto il commento di Monellaccio19 ed ho rivissuto integralmente la mia esperienza.
Sappi però che il ricordo di una persona cara ti rimarrà sempre vivido come il primo giorno. Un affettuoso saluto.
Il rapporto con mio padre è sempre stato molto viscerale...stesso carattere...stessa testa dura! A volte ci davamo addosso come leoni feroci, pronti però a metterci sempre contro tutti per difenderci a vicenda...
Commento questo post con le lacrime agli occhi perchè anche se sono passati più di vent'anni certi ricordi non sbiadiscono mai. Non tormentarti con i dubbi, davanti alla malattia noi non possiamo nulla purtroppo. Siamo impotenti e questo purtroppo va accettato. Possiamo solo accompagnare i nostri cari standogli vicino ed è durissima. A differenza di te, quel giorno in cui quel mucchietto d'ossa con lo sguardo acquoso e triste mi abbracciava, ho capito subito che era il suo saluto. Lui salutava sua figlia, io perdevo per sempre una parte di me.
Il rapporto tra padre e figlia e' sempre viscerale...non so perche' ma o ci si odia tra conflitti generazionali perpetui o ci si ama senza riserve...aggiungici il fatto che ero l'unica figlia e tutto e' sempre stato molto amplificato...anche il dolore per il distacco.
ci sono i sensi di colpa ma credimi questo non vuol dire che tu abbia sbagliato qualcosa, ma semplicemente che sei sensibile e che lo vorresti ancora lì accanto a te. In genere non hanno questi pensieri coloro che veramente non sono stati riconoscenti in alcun modo verso coloro ci hanno amati incondizionatamente.
A volte mi sembra di essere eccessiva nel mio sentire....che in fondo la morte e'un passaggio naturale nel ciclo della vita e non avrei da addolorarmi cosi tanto, perche' in fondo l'ho avuto con me per molti piu' anni di tanti altri che conosco...eppure ancora fatico ad accettare la cosa....