Tribù Napoli

Il sindaco di Salerno, nominato viceministro a infrastrutture e trasporti annuncia il suo programma.

Un lavoro partito da lontano e un riconoscimento ai miracoli di una città trasformata. Il lavoro delle alleanze e degli equilibri all’interno del Pd nella scia «critica» di Bersani e il riconoscimento per una città ancora oggi - nel pieno della crisi - con tanti cantieri aperti e comunque traformatasi in quasi 20 anni di guida come sindaco.

Vincenzo De Luca approda al dicastero guidato da Maurizio Lupi con un obiettivo preciso dichiarato pochi minuti dopo l’ufficializzazione dell’incarico nel governo Letta: lavorare per colmare il gap infrastrutturale del Mezzogiorno con il resto del Paese. Obiettivo chiestogli peraltro dallo stesso Pd (che pure De Luca anche nelle ultime ore ha aspramente criticato) che in più di un’occasione, anche lontano dalla campagna elettorale, lo ha indicato all’intero Paese - ma soprattutto al nord - come uno dei simboli dell’amministrazione pragmatica dei democratici, esperienza esportabile anche in altri contesti.

«Assumo questo incarico – ha detto De Luca – con spirito di servizio per il Paese. Infrastrutture e Trasporti sono due settori strategici e decisivi per il rilancio dello sviluppo economico e la crescita dell’occupazione in Italia. Svolgerò la mia attività - ha continuato - perseguendo la massima collaborazione istituzionale con gli enti locali e regionali avendo a particolare riguardo l’area meridionale nella quale il gap infrastrutturale è particolarmente acuto. Confido - ha concluso - che questa esperienza nazionale possa aver ricadute positive anche per risolvere in via definitiva alcune problematiche proprie del nostro territorio salernitano come quelle, ad esempio, collegate alla metropolitana e all'aeroporto»