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Creato da: TomcatUSA il 15/08/2006
Fatti e situazioni di un Italiano in Cina

 

 
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Proprio un Bel Film...

Post n°167 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da TomcatUSA
Foto di TomcatUSA

Uno dei vantaggi di fare tratte lunghe in aereo è che di solito, durante il volo, ti propongono la visione dei nuovi film appena usciti nelle sale cinematografiche cosa che aiuta a far passare più in fretta le altrimenti noiose ore di volo. Il problema è che ultimamente faccio solo lunghe tratte interne cinesi per cui gli unici film che mi propongono sono le novità cinematografiche locali che purtroppo, a causa della mia poca dimestichezza con la lingua, faccio chiaramente fatica a seguire. Ad ogni modo, se non ho nient’altro di più interessante da fare, di solito mi sforzo comunque di intuire la trama del film cercando di interpretare al meglio le situazioni, gli stati d’animo e gli sviluppi della storia che viene raccontata. Purtroppo però, nonostante il mio indiscutibile impegno, il più delle volte rimango piuttosto sconcertato da quello che vedo e soprattutto dalla storia che, prendendo spunto dalle immagini proiettate sullo schermo, alla fine mi racconto da solo. Il fatto è, caro lettore, che molto spesso la mia interpretazione della storia è piuttosto inverosimile e faccio davvero grande fatica ad imbastire una trama che abbia un minimo senso… allo stesso tempo, pur rendendomi conto che gran parte del problema è da imputare al fatto che non parlo cinese, in alcuni casi a mia scusante c’è da dire che trovare un senso ad esempio ad un gruppo di uomini vestiti da superman con tanto di mantello che corrono in bicicletta urlando come indemoniati su una pista d’atletica prima di uscire dallo stadio con il pugno alzato a fare non si sa bene cosa è una situazione oggettivamente difficile da gestire per la mente umana che secondo me fa fatica a processarla in maniera adeguata indipendentemente che si capisca la lingua o meno…
Qualche giorno fa però, ritornando da Shanghai, il film proposto aveva i sottotitoli in inglese per cui mi sono messo di buzzo buono e ho incominciato a seguire con attenzione l’interessante storia che attualmente immagino sia campione d’incassi ai botteghini delle sale cinematografiche cinesi. Purtroppo devo segnalare che la proiezione dell’opera cinematografica era ahimè disturbata da due strani fattori tra loro correlati che mi hanno sorpreso non poco…
La prima stranezza era che in molte occasioni il film è stato interrotto dalla pubblicità cosa che di solito non accade  per i film proposti durante i voli. La cosa, come dicevo, è un po’ strana ma potrebbe essere collegata alla necessità di recuperare un po’ di costi del volo e poter quindi abbassare le tariffe dei biglietti… per cui direi che l’iniziativa tutto sommato potrebbe anche essere considerata positiva. La seconda stranezza invece era un po’ meno giustificabile visto che durante le pubblicità il film continuava ad andare avanti facendo perdere allo spettatore parti salienti della trama. Di conseguenza in molti casi mi sono trovato a cercare di capire come il personaggio principale fosse arrivato in un tal posto o perché stesse facendo la tal cosa… Sarà forse per questo che alla fine il film non m’è piaciuto molto e a dire la verità in molti passaggi non mi ha convinto particolarmente ne la regia ne la storia in sè…
Il giorno dopo però ho raccontato il film a cena e entrambi i miei figli, nonostante il film fosse di un genere drammatico, hanno ascoltato a bocca aperta tutta la storia giudicandola bellissima e chiedendomi se era possibile trovare il DVD al negozio delle copie dove andiamo di solito. Per cui, caro lettore, visto che a loro la storia è piaciuta moltissimo, ho deciso di proportela così come me la ricordo in modo da avere la tua opinione a riguardo e capire quindi se il problema è semplicemente che io non capisco niente di cinematografia… in particolare cinematografia cinese…

Come dicevo si tratta di un film drammatico ambientato ai giorni nostri e la storia incomincia con il personaggio principale su una corriera con a fianco un uomo che apparentemente dorme. Durante il viaggio la corriera viene purtroppo fermata dai banditi che entrano all’interno della corriera ed intimano a tutti i passeggeri di consegnare i portafogli. I banditi, armati di pistole, sono estremamente cattivi e ovviamente non si fanno impietosire dalle tristi storie raccontate dai vari passeggeri che cercano in qualche modo di tenersi il loro portafoglio. Ad un certo punto il capo bandito arriva al sedile del personaggio principale il quale afferma che gli ultimi soldi che aveva li aveva spesi per pagare il biglietto. Poi il capo bandito si rivolge alla persona di fianco che, nonostante tutto il trambusto, continua stranamente a dormire tranquillamente. Il capo bandito, che come ho detto è cattivissimo, si incavola come una biscia e continua ad urlare ed inveire contro il dormiente minacciandolo con la pistola. Ma il dormiente continua a dormire…
-«Come mai quest’uomo continua a dormire??» - Domanda il capo bandito al protagonista.
-«Perché è morto…» - Risponde il nostro eroe.
-«Come morto??»
-«Morto… stecchito… da un paio di giorni ormai…»
Potete immaginare lo stupore del capo bandito e di tutti i passeggeri…
-«Ma tu lo conosci allora!!»
-«Certo… è un mio caro amico… lavoravamo insieme in fabbrica… poi purtroppo è morto…»
-«Lo vedo che è morto… ma cosa ci fai qui sulla corriera con il tuo amico morto??»
-«E’ una lunga storia… il fatto è che il padrone della fabbrica, quando ha scoperto che il mio amico era morto, lo voleva fare cremare perché non aveva tempo da perdere e soprattutto perché costava troppo rimandare il corpo ai suoi familiari… sai come sono i padroni delle fabbriche… guardano solo al loro profitto… hanno un animo arido e senza pietà…»
-«Certo che lo so… tutti uguali i padroni delle fabbriche…»
-«A quel punto, visto che so per certo che il mio amico voleva assolutamente ritornare a ChongQing, ho deciso di portarcelo io a miei spese… per cui di tasca mia ho comprato due biglietti per ChongQing ed eccomi qui… questo è il motivo per cui non ho soldi… inutile dirti che anche il mio amico morto qui non ha un quai…»
Pubblicità…
Come dicevo, durante la pubblicità il film continuava nel suo svolgimento per cui non so bene cosa sia successo nei successivi cinque minuti… fatto sta che quando le immagini del film riprendono i banditi non ci sono più e si vede il protagonista sempre seduto sul sedile con a fianco il compianto amico morto che ha sulle gambe tutti i portafogli che i banditi avevano rubato… immagino che il capo bandito si sia commosso alla storia del protagonista per cui, alla fine, abbia deciso di donare il maltolto al protagonista che aveva mostrato una così grande bontà d’animo. Il messaggio qui è chiaro… i buoni sentimenti prevalgono sempre e inoltre si intravede anche un concetto taoista… nel bene c’è un po’ di male e nel male c’è un po’ di bene… concetto questo che viene ancor più sottolineato nella scena seguente quando, dopo qualche istante di silenzio, tutti gli altri passeggeri vanno a riprendersi i propri portafogli non lasciando niente al protagonista. Ma non finisce qui… perché la gente è cattiva e senza cuore… i passeggeri infatti, dopo essersi ripresi i soldi e senza pensare in qualche modo al protagonista e alla sua triste storia, visto che sta viaggiando con un morto, lo fanno scendere dalla corriera lasciandolo da solo (con il morto) in mezzo ad una strada deserta. Lì il poveraccio cerca di chiedere aiuto sperando che qualcuno si fermi ma purtroppo tutte le poche macchine che passano da quelle parti tirano dritto… sempre per la solita storia che la gente è cattiva e senza cuore. Il protagonista decide allora di simulare che il morto non sia effettivamente morto ma che sia solo sentito male per cui lo sdraia per terra e fa finta di fargli un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Ma anche così tutti quelli che passano con le loro grandi automobili tirano dritto senza soccorrerlo. L’unico che alla fine si ferma ad aiutarlo è un povero contadino con una motozappa a cui il protagonista spiega che il suo amico ha avuto un infarto e necessita di immediate cure mediche presso il più vicino ospedale. Il contadino carica il morto (che lui pensa solo infartuato) sulla sua motozappa e tutti e tre arrivano finalmente ad un ospedale. Il contadino viene mandato ad espletare le formalità di accettazione in ospedale mentre il protagonista prende a cavacecio il morto e scappa…
Pubblicità…
Il film riprende con il protagonista all’interno di una spelonca frequentata da camionisti mentre il morto viene inquadrato su un letto… Il protagonista fa amicizia con un gruppo di camionisti con il quale incomincia il consueto giro di Kambei a base di BaiJou… Alla fine inizia a chiedere ai suoi nuovi amici se per caso qualcuno di loro va verso ChongQing ma nessuno sembra diretto da quelle parti. Gli viene però indicato un camionista che se ne sta in disparte che va proprio in quella direzione. Il protagonista decide allora di avvicinarsi e chiedergli un passaggio per il mattino seguente ma questo camionista è estremamente scontroso e nonostante gli venga offerto un’intera bottiglia di BaiJou alla fine dice di non volere nessuno con se… Per cui il protagonista se ne torna sconsolato a letto con il morto pensando preoccupato sul da farsi. Nella notte, uno degli altri camionisti si avvicina al letto del protagonista e gli ruba i soldi da una borsetta che teneva al collo… francamente non so da dove li abbia tirati fuori questi soldi perché qualche scena prima non ne aveva… deve essere qualcosa successa durante le pubblicità. Comunque la mattina dopo il protagonista si accorge che non ha più i soldi e incomincia a fare una piazzata minacciando che avrebbe chiamato la polizia… cosa che però alla fine non fa perché avrebbe dovuto spiegare perché girava per la Cina con un morto sulle spalle. Per cui non gli resta altro da fare che riprendersi il morto e incamminarsi a piedi verso ChongQing. Pochi metri dopo però, il camionista che gli aveva negato un passaggio la notte prima, impietosito dall’ennesima disavventura capitata al personaggio, si ferma e gli dice di salire… Durante il viaggio il camionista appare triste e pensieroso e non dice una parola. Il protagonista allora, per ingannare il tempo, incomincia a cantare una canzone. A quel punto il camionista inchioda il camion e incomincia ad urlare come un pazzo:
-«Chi ti ha insegnato questa canzone??»
-«Nessuno… E’ una canzone che sanno tutti… Che problema c’è?? Cos’è che ti fa star male??»
Il camionista incomincia a piangere con i singhiozzi appoggiato allo sterzo… alla fine viene fuori che questa canzone era sempre cantata dalla sua fidanzata che tra l’altro, ironia della sorte, lui aveva incontrato tempo prima proprio sul ciglio di quella stessa strada dove si trovavano in quel momento… Lui l’aveva fatta salire e le aveva giurato immediatamente amore eterno… che francamente a me è sembrata una cosa un po’ azzardata anche perché non è mai stato chiarito cosa ci facesse questa ragazza sul ciglio di quella strada… Comunque il camionista gli promette che sarebbe tornato a sposarla dopo aver fatto 300,000 chilometri con il suo camion… cosa che poi aveva effettivamente fatto. Purtroppo però, dopo aver percorso i 300,000 chilometri promessi, il camionista era tornato per sposare la ragazza ma la ragazza era andata con un altro uomo… qualcuno dice anche più di uno… le solite malelingue di paese… Questo il motivo dell’animo triste e tormentato del camionista. Interessante il suggerimento che il protagonista da al camionista:
-«Fai così… guida per altri 300,000 chilometri… così le fai vedere che la ami veramente…»
Sorprendentemente il camionista reputa il suggerimento un’ottima idea e incomincia a guidare velocissimo per fare quanto più in fretta possibile questi famosi 300,000 chilometri. Come spesso accade nella vita i due nuovi amici (tre se si considera il morto) si trovano ad un bivio e si devono salutare.
Pubblicità.
Alla ripresa del film ci troviamo vicino ad un campo dove delle persone in processione con una fascia bianca in testa piangono disperate. Il protagonista decide di seguire la processione però ha sempre sulle spalle il morto per cui decide di lasciarlo momentaneamente nel campo travestendolo da spaventapasseri. Fatto questo, si mette anche lui una fascia in testa e segue il gruppo. Dopo un po’ arrivano ad una casa dove c’è una bara con dentro un morto (un altro). Tutti continuano a piangere e anche il protagonista piange un po’ ma poi si dirige verso un buffet che era stato preparato e incomincia a mangiare. Dopo un po’ gli si avvicina un signore che gli chiede se conosce il defunto… Il protagonista, che non è un menzognero, confessa di non conoscere il defunto ma di essere intervenuto al funerale perché aveva tanta fame… A quel punto il signore rivela la sua identità essendo lui stesso il defunto che pochi minuti prima era nella bara. La spiegazione della strana situazione era che questo signore non aveva famiglia ne amici per cui voleva provare una volta nella vita ad avere qualcuno che piangesse per lui. Per fare questo non ha trovato soluzione migliore che organizzare il suo funerale pagando gli invitati per piangere e disperarsi. Il motivo per cui si era avvicinato al protagonista era che non si ricordava di averlo pagato e si domandasse come mai lui piangesse comunque anche senza essere retribuito… Alla fine fanno amicizia e il protagonista gli spiega in dettaglio la sua intricata situazione, ChongQing, il morto a cavacecio, senza soldi, tanta strada da fare… Il finto defunto si muove a compassione e dopo avergli donato un unguento per fare in modo che il morto (vero) sapesse un po’ meno cattivo odore, lo aiuta a costruire una cariola che lo agevolerà nel trasporto dell’amico morto. E così fanno… ritornano nel campo dove nel frattempo il morto travestito da spaventapasseri era anche andato perso a causa di un colpo di vento, caricano il morto sulla cariola e i due si salutano.
La mattina dopo di buon’ora il protagonista e l’amico morto sulla cariola sono già in viaggio verso Chongqing… ad un certo punto appare in lontananza un carro trainato da un bue che dopo un po’ li supera: il protagonista sembra non gradire questo affronto e accelera riportandosi al comando. Il contadino alla guida del suo carro è indispettito dalla cosa e inizia a frustare il bue che incomincia a correre più veloce superando ancora una volta il protagonista il quale però non si arrende e per spronarsi ulteriormente incomincia a picchiarsi sulla schiena per incitarsi a correre più forte ed infatti dopo pochi metri raggiunge il carro e quasi lo supera nuovamente… il contadino gioca il tutto per tutto e intima al bue di raggiungere la velocità massima mentre il protagonista cerca di resistere… purtroppo però, a causa dell’alta velocità, la cariola si sfascia e il morto rotola per terra… Caso vuole che a pochi metri dal morto ci sia un trattore fermo con una ruota rotta in attesa che arrivi qualcuno a trainarlo. Al protagonista viene un idea per continuare il viaggio e si fa regalare dal padrone del trattore una delle grandi ruote posteriori che per lui era inservibile e infila dentro il copertone il morto legandolo opportunamente. In questo modo, con il morto dentro il copertone, il protagonista riesce a trasportare l’amico in maniera piuttosto semplice  e senza tanta fatica. Purtroppo però dietro una curva si nasconde una ripida discesa per cui il copertone con al suo interno il morto inizia a correre a valle senza controllo inseguito dal trafelato protagonista.  Alla fine il copertone sbatte contro una pietra e il morto viene sbalzato fuori rimanendo esanime (anche perché fortunatamente era già morto) sulla strada. Il protagonista finalmente lo raggiunge e si siede accanto all’amico con il fiatone pensando al da farsi… Mentre cerca di riorganizzare le idee gli viene un dubbio: «Cosa avrà mai il mio amico morto nelle mutande?? Meglio controllare…» Cosa che a me all’inizio è sembrata inusuale ma che alla resa dei conti era un dubbio sacrosanto visto che nelle mutande trova un’enorme quantità di soldi con i quali può finalmente pagarsi un passaggio fino a ChongQing e anche mangiare in un ristorante. Per il passaggio si accorda con un filibistiere il quale gli chiede 700RMB che si fa dare in anticipo subito prima di scappare appena il povero protagonista si gira per andare al ristorante… ristorante dove lui chiede di mangiare della carne e del pesce per la cifra astronomica di 600RMB. Alla spiegazione del perché il conto sia così salato gli viene detto che non avendo lui specificato che carne volesse gli era stato preparato un costosissimo fagiano mentre per quanto riguarda il pesce avevano cucinato un’ancora più costosa salamandra… che io pensavo fosse un rettile invece qui sembra lo facciano passare per pesce… mah.
Comunque il conto viene pagato e il protagonista si avvia ancora una volta a piedi verso ChongQing… pochi minuti dopo però lo raggiunge il proprietario del ristorante assieme a due energumeni che gli dicono che i soldi con cui aveva pagato erano falsi… Segue un accesa discussione e credo una punizione corporale… Portroppo non posso essere più preciso perché proprio in quel momento è partita la pubblicità…
Alla ripresa ci troviamo in un bosco dove il protagonista, decisamente provato dalle recenti vicissitudini, decide di sepellire l’amico morto perché credo ne avesse un po’ le tasche piene di questa storia che bisognava arrivare per forza a ChongQing… Per cui scava una tomba e prima di metterci l’amico morto la prova trovandola estremamente comoda tanto che decide di usarla lui ritenendo che il posto sotto gli alberi fosse decisamente molto suggestivo  e considerando che di continuare, dopo tutto quello che gli era successo, proprio non ne aveva alcuna voglia. Si tratta ora di trovare un modo per suicidarsi e la soluzione viene trovata appendendo una grossa pietra ad una corda che una volta lanciata in avanti con effetto pendolo sarebbe ritornata indietro colpendo alla testa l’aspirante suicida. All’ultimo momento però il protagonista ci ripensa e si abbassa schivando la pietra che però, pochi istanti dopo, seguendo la ben nota legge del pendolo, ritorna indietro colpendolo alle spalle e facendogli perdere i sensi. Quando si risveglia è a casa di una famiglia di allevatori di api che gli fanno coraggio e lo invitano a riprendere il suo cammino. Cosa che il protagonista fa trovandosi alla fine in una città ma desolatamente senza soldi per proseguire. A quel punto nasconde l’amico morto dentro un tubo di cemento e decide di andare a donare il sangue immagino per farsi dare in cambio un panino… purtroppo però si scopre che il protagonista anni fa aveva contratto l’epatite B per cui il suo sangue non può essere donato. Uscendo sconsolato dall’ambulatorio viene avvicinato da un losco figuro che gli propone di comprare il suo sangue anche se infetto sostenendo che il fatto che avesse avuto l’epatite B non era un grosso problema. Il protagonista accetta e viene portato in un magazzino dove c’è un ambulatorio illegale che fa commercio di sangue infetto vendendolo per buono. Mentre il protagonista è in attesa e si domanda se quello che sta facendo è corretto o meno, la polizia fa irruzione e arresta tutti.
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Si riprende con il protagonista che invece di essere in galera è in una sorta di centro di accoglienza in cui per la sera era stato organizzato un talent show a cui il protagonista decide di partecipare facendo l’imitazione del direttore del centro di accoglienza stesso… Cosa che il nostro protagonista fa riscuotendo un enorme successo…
Purtroppo il mio racconto finisce qui perché a quel punto abbiamo incominciato ad atterrare e gli schermi sono stati chiusi… peccato… era proprio una bella storia… un bel film… di quelli che ti rimangono impressi… pieno di buoni sentimenti e allegorie che ti fanno pensare… riflettere… che non è che possiamo sempre ridurci a vedere “Vacanze di Natale” di Vanzina… e che cavolo…

P.S. Se qualcuno mettesse in dubbio che un film del genere possa esistere veramente lo invito a fare in questi giorni un volo di più di due ore con China Eastern.

 
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