Mr Nice Guy

Il fatto che sono una persona possessiva è ben noto a tutti. La roba mia, non si tocca. Purtroppo però soffro anche di una grave forma di gelosia retroattiva, ossia sono geloso del passato di una persona. Per evitarmi inutili problemi, ho sempre adottato la regola del “non fare domande”. In 20 anni ho trasgredito a questa regola solo una volta, e me ne sono pentito amaramente.

Essere gelosi del passato di qualcuno è abbastanza fastidioso, perché se scopri una cosa che non ti piace, poi ti arrangi. In sostanza, sei condannato a convivere con quel pensiero per il resto dei tuoi giorni, quindi l’ignoranza è una soluzione pratica ed efficace. Non voglio sapere di numeri, dimensioni, rapporti e problemi di candida recidiva. Purtroppo molte donne non condividono questo mio approccio, e per qualche inspiegabile ragione, vogliono presentarti i loro ex, con i quali hanno un meraviglioso rapporto d’amicizia, e magari raccontarti tutte le loro esperienze sessuali.

Però io non voglio sapere, e per degli ottimi motivi.

Innanzitutto, a me non me ne frega niente del meraviglioso rapporto d’amicizia con i tuoi ex. Che saranno stati tutti persone stupende, ma per quanto mi riguarda, possono bruciare vivi. In qualità di uomo sono in grado di guardare la cassiera del supermercato ed immaginarmela nuda in 4 posizioni diverse, quindi faccio già fatica ad accettare che gli altri facciano lo stesso con la mia donna. Guardare un tizio in faccia, e sapere che lui sa direttamente come sei fatta in posizioni diverse, e che si ricorda esattamente l’espressione che avevi mentre cantavi il karaoke col suo microfono, mi suscita subito istinti omicidi.

Poi, non voglio sapere con chi e in che occasione hai imparato a fare quella cosa in particolare. Intanto mi devo gestire la consapevolezza che certe cose si imparano con la pratica, e se una cosa la sai fare bene, d’accordo il talento, ma di pratica direi che ce n’è stata parecchia. Quindi se col microfono canti come Ella Fitzgerald, di canzoni ne hai cantate uno sterminio. Di conseguenza, non voglio sapere quanti concerti hai fatto in giro per locali, né quanti spettatori hanno applaudito entusiasticamente alle tue performance.

Neanche a farlo apposta, la mia ultima fidanzata era una sostenitrice dell’amicizia con gli ex, nonché fermamente convinta del fatto che per conoscere veramente una persona, devi essere a conoscenza del suo passato sentimentale. Di fronte al mio veto assoluto sugli ex e al mio desiderio di ignoranza completa, sulle prime aveva insistito, ma poi aveva cambiato tattica. Così in tre mesi mi aveva fornito subdolamente tutta una serie di mezze informazioni, sufficienti da darmi un quadro più o meno completo degli uomini che c’erano stati nella sua vita, ma senza affrontare il discorso apertamente.

Quindi ad un certo punto ho involontariamente fatto un riassunto di quello che sapevo su di lei e dei suoi amori. Mi sono accorto che il primo era questo, il secondo era quest’altro, il terzo era l’ultimo, un po’ di anni di qua e un po’ di anni di là, e più o meno sapevo tutto. E non era niente di trascendentale, una normale vita sentimentale di una persona normale. All’appello, mancava soltanto un anno e mezzo, sul quale non avevo informazioni. E lì, è arrivata la curiosità. È stato inevitabile.

Hai di fronte tutta la vita di relazione di una persona, scopri che è una cosa abbastanza normale, e davanti ti si presenta l’occasione di una vita. Sapere tutto di una donna, scoprendo che sei una persona importante, fra persone che sono state importanti. E pazienza per la faccenda della pratica, alla fine la pratica l’abbiamo fatta tutti, e con quello che ho combinato io, sono l’ultimo che può fare la predica a qualcuno. Magari ha ragione lei, che bisogna conoscere il passato sentimentale di una persona. Tanto vale chiedere e togliersi ogni dubbio. È solo un anno e mezzo, cosa vuoi che sia successo…

Grosso errore.

Mr: senti, ma in quell’anno e mezzo fra tizio e caio, cosa è successo?
Ex: beh, è stato un periodo un po’ “free & easy”.
Mr: eh, immaginavo… e quanti ce ne sono stati?
Ex: mah… più o meno 60.
Mr:…sessanta?
Ex: sì, più o meno una sessantina.
Mr: … ma… come…
Ex: beh, circa uno a settimana. Sai, fai conoscenza il mercoledì, e poi sabato ci vai a letto. Era solo una cosa di sesso, che male c’è?

Credo di essere rimasto con la bocca aperta per almeno un minuto. In quel minuto,  l’unico pensiero che riuscivo a fare era “Troia!”. Che non sono un santo, ho le mie colpe, ma lì ho seriamente rischiato di prenderla a pedate e buttarla fuori di casa mezza nuda. Però ero innamorato, e me la sono tenuta lo stesso.

In quel momento ho capito due cose. La prima, è che tutte quelle che dicono “Era solo una cosa di sesso, che male c’è” sono delle zoccole, punto. Ma non c’è nemmeno da mettersi a discutere. La seconda, è che l’ignoranza è una benedizione. Mai fare domande. Trasgredisci a questa regola solo una volta in vent’anni, e te la becchi sui denti in modo assurdo. Sapere di essere l’ultimo di una lunga lista, è veramente una merda pazzesca. E non te lo puoi nemmeno dimenticare.

Mai più domande sugli ex. Mai più.