Creato da Fayaway il 22/02/2005

MARMOTTA

non abita più qui. Ha cambiato pelliccia e si è trasferita in una nuova tana (sempre rosa).

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PALLINI

Bazinga

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Ah! Allora hai letto anche tu "La Rosa e il Plutonio" di Futogi Kazuyo?! sorpresa

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LA VALLE DELLE LACRIME

Post n°508 pubblicato il 26 Ottobre 2010 da Fayaway
 

Nonostante io abbia la lacrima particolarmente facile e riesca a commuovermi con un nonnulla (ho pianto persino alla fine del primo film dei Pokémon... e ho detto tutto!), a volte, soprattutto quando il dolore è più intenso e feroce, incredibilmente non riesco a piangere, anche se ne avrei un gran bisogno. Perché no, non esiste nessuna sensazione più liberatoria di un bel pianto a dirotto che esplode libero per riecheggiare tra le pareti del proprio sancta sanctorum. Oddio... esistono altre sensazioni liberatorie, ma magari di quelle parleremo in un altro post.

Dicevo, quando la lacrima proprio non scende nemmeno se ti depili i baffi uno per uno ma i nervi sono a fior di pelle e c'è bisogno di lagnarsi un po', io ho una serie di assi nella manica che mi faranno piangere a colpo sicuro: film, canzoni, libri, fumetti... non ci facciamo mancare nulla.

L'epilogo di MOBY DICK: da leggersi rigorosamente in inglese (in italiano fa addormentare pure i pipistrelli ), le avventure di diciamo_che_mi_chiamo_Ismaele terminano lasciando il povero lettore con una micidiale sensazione mista di orrore, di smarrimento e di solitudine universale. Non solo avete assistito alla morte di un intero equipaggio, siete naufragati e siete rimasti 24 ore a galleggiare su un mare deserto, ma la nave che vi raccatta non era neppure lì per voi, poiché siete "only another orphan" Ecco, in questo punto cominciano i lacrimoni e non finiscono più, per pianti apocalittici e disperati va benissimo.

MARCELLINO PANE E VINO: che tecnicamente ha una trama che dovrebbe far sghignazzare impunemente una disgraziata cinica e blasfema come me (un bambino che pensa di poter sfamare un crocefisso ciulando ai frati le fette di pancarrè e i brik di Tavernello), e invece a ogni passaggio televisivo gli occhioni innocenti di Pablito Calvo mi fanno inzuppare ben più di un fazzoletto. A vedere questo film quando si ha il raffreddore si rischia la morte per soffocamento a causa dell'intasamento simultaneo delle vie respiratorie, quindi occhio, soprattutto alla battuta "voglio vedere la mia mamma, e poi anche la tua"!

Il DISCORSO tratto da Il Grande Dittatore: altrettanto commovente nell'ottima versione italiana, rivolge un messaggio universale direttamente al cuore di ogni essere umano, e non ha bisogno di commenti superflui. Dopo aver pianto qui ci si sente una specie di Gandhi pure se si è nel mezzo di una elaborata digestione.

L'ultimo volume di MAISON IKKOKU: dopo centinaia di pagine di risate, l'ultimo volume di questo manga tira fuori dal cilindro una serie di scene che farebbero muovere alle lacrime persino una pietra, figuriamoci me. La promessa che la vedova chiede al suo nuovo fidanzato, l'addio sulla tomba del marito defunto, l'augurio dell'ex suocero alla nuova sposa, e soprattutto l'ultimo ritorno a casa dei protagonisti con una nuova vita che sboccia sono l'ideale per un piantino serale che ti lascia addormentare con gli occhi gonfi ma almeno soddisfatta.

LA GUERRA DI PIERO: una canzone che trasuda morte e rimpianto da ogni verso mentre l'implacabile giro della chitarra ti costringe ad avanzare verso il tragico finale, impetuoso come il torrente che porta verso valle i cadaveri dei soldati. Il momento più lacrimoso è senz'altro "e se gli sparo in fronte o nel cuore/soltanto il tempo avrà per morire/ma il tempo a me resterà per vedere/vedere gli occhi di un uomo che muore", ovvero quando Piero prova un moto di pietà verso il nemico. Per piangere e basta, qualunque sia il motivo.

Spero che, nonostante si parli di cose tristi, questo post possa essere apprezzato, visto che per scriverlo ho versato qualcosa come un ettolitro di lacrime, e tutte da un solo occhio, visto che da quello destro non lacrimo!


CANZONE DEL GIORNO: Edwina Hayes - Feels Like Home

Ovviamente la canzone del giorno non poteva che essere un'altra canzone tristissima e lacrimevole...

There's something in your eyes
Makes me wanna lose my self,
Makes me wanna lose myself in your heart,
There's something in your voice
That makes my heart beat fast
Hope this feeling lasts
For the rest of my life

If you knew how lonely
My life has been
And how long I've been so alone
And if you knew how I wanted someone to come along
And change my life the way you've done

It feels like home to me
It feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I come from

 
 
 
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