Creato da Fayaway il 22/02/2005

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non abita più qui. Ha cambiato pelliccia e si è trasferita in una nuova tana (sempre rosa).

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MI SENTO TANTO (ma proprio tanto) CRETINA

Post n°93 pubblicato il 18 Luglio 2005 da Fayaway

Sono triste perché il colui starà via per qualche giorno. Non molti, sette. Cosa volete che siano? Beh, nulla, se non fosse che è da mercoledì sera che non lo vedo. Giovedì eravamo impegnati, venerdì sciopero dei mezzi, sabato e domenica impegni e... un paio di ore fa è partito con la famiglia. E se non ci siamo salutati è solo colpa mia che stamattina ho avuto la grandiosa idea di litigare coi miei genitori (mi piglierei a schiaffi da sola! come se non sapessi che loro pensano che provocarmi e farmi sentire inadeguata è la più grande manifestazione d'affetto un genitore possa esprimere a un figlio!).

Ma non mi sento solo ineffabilmente cretina a causa del fatto che (per colpa mia, e solo MIA! porca trota, quanto mi odio quando sono così impulsiva!) non ho potuto rivederlo prima della partenza, no! una cosa del genere mi farebbe sentire MOLTO cretina, ma non DISPERATAMENTE cretina come mi sento ora! No, ciò che mi fa piombare nel baratro dell'idiozia senza scampo è che io anche se solo per un attimo mi sia preoccupata che una misera settimana di lontananza possa deteriorare il nostro rapporto! Cacchio, proprio una gran bella fiducia, eh?

Non fraintendetemi. Se il colui fosse uno stupidello qualunque che alla prima separazione mi fa spuntare le corna, allora non ci starei nemmeno insieme (ne ho avuto abbastanza di tipi così :P credetemi, parlo con cognizione di causa...), quello di cui ho avuto paura è che possiamo, per così dire, perdere le fila del discorso. Paura che aspettiamo l'uno il ritorno dell'altro e poi alla fine ci ritroviamo insieme e non sappiamo cosa dirci. Paura che se interrompiamo il nostro dialogo fatto di serendipidità e passione si concluda la nostra fase A (leggetevi i post di un paio di mesetti fa e capirete cosa intendo) per ripiegare su una minestra riscaldata.

Lo sapete che "minestra riscaldata" è un intraducibile della lingua italiana? Uno di quei termini/concetti/locuzioni che non hanno riscontri nelle altre lingue. Si riferisce a qualcosa di monotono, che si ripropone nonostante abbia perso la sua originaria fragranza. Ma è anche usato, per esempio, in riferimento a un tentativo di resuscitare un discorso interrotto, operazione votata all'insuccesso quanto il servire un avanzo di minestra riscaldata come cena. Una minestra riscaldata resta comunque una porcheria, poco gustosa e ancor meno appetibile. Proprio non si fa.
Ed è QUESTO che ho temuto, ed è per questa paura che mi sento incontenibilmente cretina!

E pensare che io ho sempre mandato a fanculo tutte le persone che conosco quando mi si sono presentate con la medesima storia (cioè quando sono in crisi perché è da un po' che stanno insieme col partner e cominciano a farsi di queste elucubrazioni imbecilli del tipo "Ommioddio, il nostro rapporto è in criiiisihhh!") cacchio, quanto non li odio quando fanno così! Tu magari non vorresti far altro che vederti in santa pace l'ennesima replica di "Braveheart" (l'uomo più bello del mondo è senz'altro il mio colui, ma nemmeno Mel Gibson è da buttare...) e loro - TRACK! - ti citofonano proprio durante la prima scena un po' più romantica e ti costringono a passare il resto della serata a sentire i loro ululati di paranoia.

Mi ero ripromessa di non cadere mai in queste crisi idiote, e soprattutto (metti la malaugurata occasione che alla fine ci fossi caduta lo stesso) di non ammorbare MAI le amiche con cazzate simili. E infatti non lo farò (non foss'altro perché Rossy c'ha l'appello di marketing mercoledì, Ami non so se posso chiamarla e Ceci è impelagata in un lavoro per Madame Giaveri), però cazzarola almeno un post sul blog me lo fate scrivere, o no!?

CANZONE DEL GIORNO: Stadio - Mi manchi già

...mi manchi già
e sei soltanto sulla porta di casa
mi manchi già
sento i tuoi passi mentre scendi le scale
tu te ne vai
e più io sento il mio dolore che sale...

 
 
 
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