Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
 

 

« EDS nero di NataleLo sai chi è Lansdale? »

Quello che posso dire sull'EDS nero di Natale

Post n°851 pubblicato il 21 Dicembre 2013 da LaDonnaCamel
 
Tag: colori, EDS, nero

Spoiler: ti avviso che in queste mie note farò come se tu avessi già letto tutti i racconti, non ti lamentare se ti spoilero i finali.

E stavolta per cominciare parlo un po' di me: non ho mai scritto così tanto come da quando ho dato una scadenza periodica a questi EDS. Non sarebbe la stessa cosa se mi sfidassi da sola, elucubrando le regole più complicate, per poi magari infrangerle come ho fatto stavolta, difatti il mio racconto "Se tu mi amassii" non si può definire noir e nemmeno polar, hard boiled o gotico alla moda dei lupi mannari, vampiri e altri sarchiaponi come avevo chiesto. Mi è venuto fuori trash, o mezzo horror e mezzo ironico con un sedicesimo di erotico, boh. Mi è piaciuto così, l'ho lasciato andare dove voleva, all'inizio sapevo solo che c'era la nebbia e una coppia in macchina.
Ci ho messo tanto a scriverlo perché sono rompipalle, mi sono documentata su ogni cosa, a partire dalle automobili col pianale chiuso dietro. Avevo in mente il vecchio Fiorino ma ho dovuto aggiornarmi, cercare le nuove marche: quei furgoncini che davanti sono automobili e dietro hanno lo spazio per il carico, come si chiamano? quanto sono lunghi? Ci si sta sdraiati? Da dentro si vede fuori? Si può passare dai sedili davanti al pianale? Non volevo un vero e proprio camion, non mi sembrava adatto a un piccolo artigiano. Ho guardato i vari modelli sul web, sono partita dal Kangoo della Renault perché ce l'ha uno che conosco, ho visto il Doblò che è quello nuovo della Fiat, il Transit Connect, Il Nissan, il Peugeot, ce ne sono una cifra ma poi ho scelto il Caddy della Wolkswagen perché ne ho visto uno per strada e l'ho ispezionato per bene, l'ho misurato a braccia, ho guardato di che stoffa erano fatti i sedili, com'era il volante, il cambio, il cruscotto, ma soprattutto mi piaceva il nome, mi suonava bene tanto uno vale l'altro, chi li conosce. E poi, come funziona un cannello per saldature? come è fatto? Ha una impugnatura come una pistola? Quanto è lunga la fiamma? Ho raccolto molte più cose di quelle che ci ho messo dentro, e magari anche così un vero idraulico mi sgamerebbe subito: c'è un idraulico in sala? Per non parlare delle mappe di google con cui ho setacciato la campagna intorno a Pandino, zolla per zolla.
Scrivere non è mica una cosa da gnente, ci ho messo una ventina di ore, forse venticinque tra tutto. Un po' alla volta, si capisce. Se mi veniva in mente un particolare, una frase, una parola, me la scrivevo dove potevo, ho il telefonino pieno di note. Quando stavo facendo altro, quando andavo in giro, sul tram, per strada ce l'avevo sempre in mente, ero lì in macchina con loro e respiravo la stessa nebbia. 
Se non ci fosse stato l'EDS non l'avrei scritto, non scriverei niente se non avessi uno stimolo o almeno qualcuno che mi dice brava, continuamente. Il fatto che sia io a inventarmi le regole non conta, perché quando lo faccio non so ancora niente di quello che scriverò, mi posso scindere benissimo in due o più ruoli: quella sadica che inventa le regole più astruse, quella normale che le segue scrivendo e quella masochista che va a commentare tutti i testi.

Ti prego, non chiamarmi Barbie
La gente delinque, diceva un mio amico avvocato penalista. E' con questo senso di resa all'ineluttabile (anche a me mi piace parlare un po' scelto) che la voce narrante ci dà conto della sua visione del mondo e dei suoi progetti più segreti.
Poi, proprio perché sei tu e me l'hai chiesto con tanto garbo, te lo dico cosa avrei fatto io fossi stata nella la tua tastiera: avrei fatto svegliare la vecchia prima, non dopo la coltellata. La ragazza magari è un po' stronzetta ma non così cattiva d'animo, dal suo punto di vista non c'era bisogno di complicarsi la vita e ammazzare la vecchia per arraffare la mancia, la rottura del giovedì non basta, i giovani sono pigri per natura. Se la vecchia dorme si prende la busta e si fila via, che ci vuole. Se le vecchia si sveglia e c'è il dubbio di essere visti allora il delitto, che palle, diventa necessario e la storia risponde a una sua logica coerente.
Poi ho apprezzato come sempre la tua lingua forbita e biforcuta, ho amato quelle oscure indicazioni buttate là che mi hanno costretta a sfogliare wikipedia, delle volte un nome come Kornelia Ender significa e soddisfa.
Tra tutte le frasi scelgo "Ha il cervello agli arresti domiciliari" ma bada: l'hai voluto tu.

Zebre e savane
Le voci nella testa fanno paura, sono misteriose, imperiose e affascinanti. Le voci nella testa possono dire quello che vogliono che noi ci crediamo, se lo dicono con  queste parole qui di Dario, che sembrano vere. Per quel che ne sappiamo sono vere e malevole quanto basta, azzannano e ordinano e si vorrebbe, si preferirebbe, se fosse possibile, non crederci.

Placida come il fiume
Il fiume, la notte, i topi. A volte per sognare basta una sottospecie di canale e qualche nutria, figurati un fiume vero, con le nuvole e le cupole e lucine che è sempre natale.
Mi è piaciuto "il balzo felino della pantegana che va a ripararsi sotto il ponte", chissà perché nei cartoni animati si tiene sempre per il topo e poi, quando c'è davvero, aiuto.

Madeleine
Farcita come una pietanza lussuosa e piena di cose buone, opulenta e generosa come una donna di Botero, tu che sei uno scricciolo, ci hai regalato un'altra dolce favola delle tue. Non state a interpretare, elucubroni che non siete altro, le favole si ascoltano così come sono, non si smonta il panettone mettendo da parte l'uvetta e i canditi per mangiarli dopo. Non è da tutti mescolare tanti ingredienti e farli amalgamare così bene e non basta saper applicare una ricetta, ci vuole esperienza, istinto e fantasia.

Natale con soffritto
Un poliziesco in piena regola, col morto nell'incipit, la scena del crimine, l'indagine, i sospettati e il detective acuto osservatore. Ma gli ingredienti classici sono stati rimescolati con la tua ironia, che è uno sguardo personalissimo e inimitabile e quella voce potente e sicura che rende un fatto un racconto divertente perché “la merda che puzza è quella raccolta fresca”. Olè.

Pedalata nera
Guarda guarda questo rospo come ha interpretato bene le regole dell'eds e che bella tensione ha saputo creare: così credibile che in tanti ci sono cascati dentro, chi l'avrebbe detto. Anche se il rospo è uno di quelli che posa grezzo ma sotto sotto chi lo sa cosa si legge la notte, non ci voglio pensare guarda, non lo voglio proprio sapere.  Resta il fatto che sono sempre sbalordita e invidiosa per il successo di pubblico che riesci a smuovere: 56 commenti, ma come fai?

Il quadro capovolto seconda parte
Vabbè vabbè, questo racconto è stato riadattato per l'occasione ma fa ancora la sua porca figura, come ti confermano i commenti, e tutti lo stavano aspettando. E' una storia interessante e tu ne hai saputo riportare le atmosfere e i colori, tutti i colori stavolta e non solo il nero: tanto meglio.

Una vita segnata
Lillina, tolta la prima virgola che eliminerei senz'altro, hai scritto un piccolo pezzo di molto ben fatto, divertente e allusivo, innocente e anche no, originale e non c'è bisogno che lo dica io, ho tutta una fila di ottimi commentatori che posso portare come testimoni. Scrivi e continua a scrivere che ti viene bene, ogni volta meglio.

Nero Livido
Se penso che Calikanto ha aperto il blog per metterci gli eds me la tiro da qui a Como. E non ne sbagli uno, anche questo è coraggioso, significativo, profondo. Quello che mi piace nelle tue storie, cara amica, è quello che non ci metti ma c'è, quello che lasci fuori e si intuisce in filigrana, il chiaroscuro che rende i personaggi più profondi, solide sculture e non sagomine di cartone. Sei fortissima.

Laggiù nel Bronx
Melusina è così letteraria - nel senso buono s'intende - che trasuda letteratura da ogni parola delle righe marroni che si sciorinano in comics dai suoi testi, anche tra le cartacce e nella spazzatura delle sue ambientazioni svolazzano fogli di Proust, Joyce e Dickens - stavolta per esempio, più Dickens che Proust. Per questo credo che la forma del racconto ti stia stretta, come ti ho già detto: qui si sente il respiro potente della prosa. Coraggio, dacci dentro.

Dissolvenza in nero
Apprezzabile il tentativo di usare un punto di vista maschile, purtroppo non sempre credibilissimo perché più che un amante in trasferta mi è sembrato un agente segreto che non può far sapere dove è andato. E se era davvero un agente segreto -ma non credo -  era così segreto che non me l'ha detto! Scherzo, esagerando, per spiegarmi meglio. In un racconto è meglio dire a Milano piuttosto che in città, e anche meglio dire il nome dell'albergo piuttosto che il numero di camera, io per esempio se vado al Principe di Savoia stai sicura che me lo ricordo ancora anni dopo e chi mi ascolta capisce subito che razza di suite potrebbe essere, ma il numero della camera è irrilevante perché è un particolare che non aggiunge informazioni: le stanze sono tutte uguali. I particolari sembrano irrilevanti ma sono proprio quelli che ti portano dentro la storia, è questo il famigerato show don't tell.

Chi è di scena?
Un bel ritmo, un bel detto e non detto, ricamato elucubrato. Angela entra e esce dal suo personaggio, si guarda dentro da fuori, entra nello specchio come Alice e si guarda là fuori, non sa più se ci è o ci fa, si mette un fiocco in testa e poi decolla come Mary Poppins.

Taccido
Ti manca solo un po' di coraggio: credici e vai avanti senza voltarti. Che importa se non sai il napoletano. Se hai scelto di usare questo modo per esprimerti vuol dire che hai i tuoi buoni motivi. Se l'hai reso tuo, aggiustato, modificato in qualche modo, nessuno ti potrà dire niente, è il tuo testo e ne fai quello che vuoi. Se qualcuno dovesse avere da ridire se la vedrà con me.

Notturno per Torino: Roma-Bologna; Bologna-Milano; Milano-Torino.
Tre puntate per un giallo itinerante dal finale inaspettato. C'è una cosa che non mi torna: non ho mai sentito di un centrino fatto ai ferri, di solito si fanno all'uncinetto oppure al tombolo. Che importa, diranno i miei piccoli indiani. Eh no, è una anomalia che attira subito l'attenzione, parte una sirena, si accendono le luci intermittenti, la freccia luminosa indica lì, quella strana cosa di fare un centrino ai ferri dove s'è mai sentita? Nero per giunta. Però ci vuol poco, dimmi che fai un maglione per il tuo cane, per esempio, e tutto va a posto, i sospetti rientrano e la sorpresa finale si salva.

Ecco qua. Ho cercato di dare qualche suggerimento in più come mi è stato chiesto, non scocciarti se me la sono presa con te più che con qualche altro: la vita è ingiusta.

(Pago pegno: ho usato tre volte la parola elucubrare e non è ammesso, non più di una volta ogni cento pagine. Sob.)

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/LaDonnaCamel/trackback.php?msg=12577738

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
AmicaLillina
AmicaLillina il 21/12/13 alle 20:40 via WEB
Io rido, è da quando mi è venuta l'idea per il pezzo che rido e da un noir non me lo sarei mai aspettata. E poi rido perchè sono felice di essere migliorata nella scrittura (almeno così dici), e rido perchè ti ho tirato uno scherzetto, mi son detta, ha iniziato contestandomi le virgole ballerine, ora non mi dice più nulla, per cui una la tiro dentro a caso e in bella vista. Azz sei fantastica, non me l'hai passata! Dove la trovo una maestra meglio di te? Ah sul centrino fatto ai ferri ho pensato la stessa cosa, da sferruzzatrice mi è saltato subito agli occhi. Ci credi che io mi sono fatta le ricerche sui galli per scrivere il mio post? Si ci credi ho letto dei tuoi furgoncini :) Mi hai deviato sappilo!
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 21/12/13 alle 20:59 via WEB
Ah ah, non ci posso credere, la virgola messa come esca in una trappola, è troppo bella, e io me la sono mangiata, Lillina sei troppo forte, mi sto rotolando sul pavimento dal ridere, ti adoro! :-D
 
AmicaMelusina
AmicaMelusina il 21/12/13 alle 23:06 via WEB
Volevo dire che il tuo racconto è un meccanismo a orologeria che fila liscio, e verso il finale, nelle scene d'azione, acquista il ritmo di un crescendo cinematografico perfettamente dosato. L'esplosione finale arriva un attimo prima che il lettore se la aspetti, perché è così preso e trascinato che non ha avuto il tempo né la lucidità per immaginarla.
Quanto a me, ho usato l'eds come un esperimento di stili, e ho mimato l'ottocento nel primo e il mio prediletto postmoderno nel secondo. Variatio delectat :)
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 22/12/13 alle 00:30 via WEB
Interessante, non ci avevo pensato. Però è vero che ho rallentato il ritmo nella prima parte e poi via senza freni.
Ah, postmoderno! e io che t'ho detto Dickens, ah ah. Però. Mi hai spiazzata un po'.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
kermitilrospo il 22/12/13 alle 10:59 via WEB
56 commenti..... per forza, la metà sono miei !!! :P (e molti sono lì per il mio lato (vero) cialtrone :DD
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 22/12/13 alle 12:10 via WEB
Io 29, e la metà sono miei, come la mettiamo? :-D Era un complimento per te, non vorrei mai innescare la gara a chi ce l'ha più corto ahah
 
pendolante
pendolante il 23/12/13 alle 10:09 via WEB
Cado dal pero, anzi, penzolo da un ferro da maglia. Ma sai che non ci avevo minimamente pensato che i centrini si fanno con l'uncinetto? Ho consultato orari ferroviari, verificato tempi di percorrenza a piedi dalla stazione di Bologna al quartiere ebraico, ma il dettaglio del centrino proprio mi è sfuggito. Errore non da poco visto l'importanza dei ferri nel racconto... per fortuna tra due giorni è Natale: mi butto sul soffritto
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 23/12/13 alle 12:48 via WEB
Mi ha intenerito infatti: questo fatto ha dato al personaggio un'aria ancora più sballata e avrebbe avuto il suo perché se si fosse capito che l'avevi fatto di proposito, consapevolmente. Ma non ti preoccupare, gli editor sono stati inventati apposta :-)
 
AmicoHombre
AmicoHombre il 23/12/13 alle 15:32 via WEB
Io preferisco quando la mentoressa ci bacchetta anche un po', nevvero? È sempre piacevole sorbirsi una pillolina di show don't tell, almeno fino a quando non si scoccerà di tutti noi e passerà a Sciò don't tell, ma peddavvero.
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 23/12/13 alle 18:47 via WEB
A te non ti so mai dir di no, altro che sciò :-*
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Calikanto il 23/12/13 alle 18:53 via WEB
Grazie per le tue parole, sei generosa sia nel concimare la nostra fantasia quanto nel sostenerci e darci consigli. Io non potevo desiderare regalo di Natale più bello di questo tuo commento e del tuo apprezzamento! Buone Feste carissima :-)
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 23/12/13 alle 21:32 via WEB
Ma no, grazie a te, grazie a te e buone feste, buon anno! Buon tutto! (Ah, senti, concimare, intendi sempre in senso metaforico, vero? Immagino e spero di sì!) Ciao e scusa, sono terribile lo so, una vera peste: è ovvio che era in senso metaforico, cosa se no? :-D
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Calikanto il 24/12/13 alle 08:22 via WEB
Eheheh! Sapevo che l'avresti notato! Tu sei il nostro 'fattore', e il concime che ci dai ha il 'profumo' della vita... sempre in senso metaforico con rispetto parlando bacio le mani ecc. ecc. Un grande abbraccio! 😊
 
     
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 24/12/13 alle 10:12 via WEB
Ma allora sei più tremenda di me! chi l'avrebbe detto...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Angela il 01/01/14 alle 10:32 via WEB
Beh che dire gran bella compagnia con la quale iniziare il prossimo anno ...ora mi leggerò gli antichi eds Un augurio a tutti di buone scritture sane letture e poche iatture E viva la donna camel che mi ha fatto provare! Con affetto Tanti auguri a tutti un beso speciale a lei Angela
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 01/01/14 alle 14:39 via WEB
Auguri Angela, un abbraccio!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Leuconoe il 09/01/14 alle 23:52 via WEB
E' meraviglioso quando ti convinci di aver risposto ad un post con un commento e a distanza ti giorni ti accorgi di non averlo fatto! Bene, rimedio ora: ringrazio sia te per le sempre piacevoli impressioni su quello che scriviamo, sia il mio Alzheimer galoppante che mi regala ogni volta figure barbine non richieste. E infine, mi preparo per il prossimo EDS...ma stavolta rispetto tutti i dettami alla lettera (vedrai, vedrai!) :) Grazie ancora!
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 10/01/14 alle 12:04 via WEB
Vedrò vedrò! :)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

Area personale

 

Calendario

blocco dello scrittore

 

Ultimi commenti

Ma grazie!
Inviato da: LaDonnaCamel
il 03/08/2018 alle 10:03
 
Tanti AUGURI baci
Inviato da: gattoselavatico
il 31/07/2018 alle 15:50
 
L'incontro con Paolo nel momento in cui lui era ancora...
Inviato da: LaDonnaCamel
il 08/07/2017 alle 11:52
 
Dieta e palestra anche io che bisogna :) ma talent scout...
Inviato da: Amico.Dario
il 07/07/2017 alle 17:53
 
Ma anche io ne dico poche e solo quelle inutili, che le...
Inviato da: LaDonnaCamel
il 26/04/2017 alle 21:34
 
 

Ultime visite al Blog

amorino11prefazione09iltuocognatino2Mancavi.tusurfinia60Desert.69graffio_di_tigre.itMarion20Miele.Speziato0Giareaacer.250sbaglisignorailmondodiisideeterna47cassetta2
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Le avventure di Nonugo

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 


ias

 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963