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ieri accennavo alla situazione drammatica di una donna arrivata a 40 settimane di gravidanza a cui veniva rifiutato il cesario per mancanza di soldi (e perchè, a detta del medico, non si trattava di una emergenza: "che torni quando sente dei dolori"). Onè Respe si è fatto carico di questa emergenza pagando operazione, esami e ricovero ospedaliero: 20.000 pesos, circa 500 euro (in un paese dove lo stipendio medio è meno di 2.000 pesos). A causa di complicazioni dovuti al ritardo dell'intervento la madre ha rischiato di morire (questo è il suo quarto figlio...) ma per fortuna adesso sta bene.
ProFamilia, una ONG che gestisce la clinica a cui ci siamo appoggiati, pagherà metà del conto, il resto saranno i soldi delle candele del piccolo laboratorio che avranno permesso a questa giovane vita di nascere.
Vi lascio con un video di questa estate, per celebrare una nuova vita e la bellezza dei bambini.