Kremuzio

Tra le chiacchiere in ufficio, ogni tanto escono fuori storielle divertenti, se non fossero bufale. Ritorna il mito dell’incastro fatale durante un rapporto tra esseri umani. Ecco il racconto aggiornato: Civitavecchia, qualche tempo fa, nel supermercato del gruppo Leclerc, narra il mio collega, che una donna, al momento di pagare alla cassa, si attarda, e mentre il marito sta andando nel parcheggio con il carrello, lo avverte che dovrà recarsi al bagno...

Ma apro una parentesi su quel che è successo ieri. Volevo quasi festeggiare i 10.000 accessi al blog, che lentamente si stavano raggiungendo dopo circa 1 anno di bloggate. Dopo pranzo vado a controllare e vedo il contatore degli accessi impazzito: c’erano 400 persone collegate. Lì per lì penso si sia rotto tutto. Magari sono stato bannato o un rigurgito del pesce d’aprile si è appalesato all’improvviso. Invece un link verso il post del polmone al rosmarino era stato schiaffato in prima pagina di Libero. Morale della favola, in 3 ore sono passato dai quasi 10.000 ai 16.000, togliendomi il gusto del lento festeggiare. La cosa mi ha fatto pensare: potenza della pubblicità…

Comunque, continuo il racconto:  L’uomo dopo una decina di minuti di attesa, vede arrivare un’ambulanza, e dal supermercato uscire una barella con due persone, ricoperte da un lenzuolo. Lui riconosce le scarpe della moglie. Scopre che lei ed un inserviente del centro commerciale sono intimamente incastrati, come neanche due cani durante l’accoppiamento. Succede unparapiglia. Il mio collega, per conferma aggiunge che la notizia è stata pubblicata dai giornali locali e che esiste un video su youtube che fa vedere una rissa che sarebbe quella seguita al riconoscimento della moglie fedifraga nella sgradevole posizione.

Non c’è niente da fare, lui (il mio collega) ci crede. Il filmato, che potete cercare come “rissa al leclerc di Civitavecchia” si vede anche ad occhi chiusi che non c’entra niente con il racconto, e che questo entra con tutti gli onori nella sezione “incastri fatali” delle leggende metropolitane.

Alcune considerazioni: C’è chi dice che un incastro sia possibile, con rapporti, diciamo così, fuori della norma o contro natura. A causa di ristagni di sangue e contrazioni involontarie combinatesi per particolari condizioni ambientali o psicologiche. Ai cani, che hanno una precisa conformazione anatomica, ben diversa dalla nostra, di solito basta tirare una secchiata d’acqua fredda (poverelli!) per farli staccare. Gli umani devono essere portati al pronto soccorso. Mi pare ci sia stata in passato anche una puntata di ER con un tale riferimento tragicomico.