Kremuzio

Dicono che i cristiani siano la confessione religiosa che viene più delle altre perseguitata nel mondo. Addirittura cifre intorno al 75%. Di spiegazioni ce ne sono, a partire dal fatto che parliamo di paesi in cui le professioni di fede sono un po’ più integraliste, ed i cristiani pagano lo scotto di secoli di missionariato esagerato, al quale oggi rispondono con acredine. Come se ci fosse ancora qualcuno adirato per l’inquisizione. Ma tralasciando motivazioni politiche o razziali, potrebbe anche essere che il Dio dei cristiani si sia rotto le scatole di difenderli ed ascoltarli. Tanto per cominciare pare che sia l’unico che viene bestemmiato in continuazione, anche da persone importanti e molto religiose, gente che bacia la mano al papa e si fa la comunione pur essendo, secondo le regole, in peccato mortale; gente che viene difesa dai vescovi che sono disposti a chiudere un occhio ed un orecchio, probabilmente per soldi, pur di non disturbare il peccatore. Avete presente quello strano uomo che in visita a luoghi terremotati si mette a raccontare barzellette idiote con bestemmia finale e grande partecipazione fisica, attorniato da lecchini obbligati a ridere a comando? Se questo è il leader della nazione in teoria più cristiana del mondo allora potrei spiegarmi possibili ricadute di piaghe d’Egitto. E si che un autodichiaratosi grande credente invece di mettersi a pregare sulle macerie e sui morti si esibisce in guittezze da comico con problemi psichiatrici. Ecco un cristiano da perseguitare, e che siano le stesse strutture religiose a perseguitarlo invece di lisciarlo.

Pensate se fosse successo lo stesso a personaggi della stessa risma come Ahmadinejad o Gheddafi. Tanto per cominciare non sono stupidi, in quanto una tale manifestazione di coattaggine avrebbe provocato tra i loro sudditi proteste e rivolte con decine di morti, come quando quello sfortunato di Calderoli indossò la maglietta blasfema. Ci sono popolazioni che, seppur con i loro eccessi, sono molto più serie di noi in campo religioso. Ma basterebbe solo un po’ di rispetto.

Io non sopporto le bestemmie, e sono una delle poche cose che mi fanno arrabbiare quando le sparano in ufficio. Ritengo che sia una bestiale rappresentazione di violenza verbale inutile. Specie quando le gridano scherzando o quando si inventano nuovi epiteti mischiando i nomi da bestemmiare con aggettivi bestiali o crudeli. Ma che mi rappresenta tutto ciò? Probabilmente i bestemmiatori non sono atei, in quanto sarebbe come bestemmiare Babbo Natale, ma lo fanno perché sono infelici? Perché danno modo di sfogare il proprio senso di inferiorità prendendosela con qualcosa che ritengono superiore? Leggo dello sconforto in questo, ed è come se esorcizzassero il loro essere piccoli offendendo la cosa che in teoria è la più grande in assoluto. Su youtube ci sono molti spezzoni tratti da tv private in cui sedicenti e misconosciuti giornalisti si esibiscono nella, per loro, nobile arte della bestemmia. I commenti sgrammaticati li esaltano come si può esaltare un escremento ben riuscito e fumante. L’odore è quello.

Ma una volta non c’erano leggi che punivano questo turpiloquio dissacratore? L’articolo 724 del codice penale pare sia stato modificato così che chi viene denunciato dovrebbe pagare un’ammenda da 51 a 309 euro. Poi se si trova a giocare in un campo sportivo viene espulso, se si trova al grande fratello lo cacciano o dovrà, per ammenda, piangere e chiedere scusa ai genitori, mentre se sei un premier ti cantano una canzoncina, ti dicono “birichino” e ti chiedono il bis con gli occhietti lucidi. E subito studiano come aggiungere una nuova priorità ad personam al programma di governo…