Kremuzio

Calmatevi, niente di personale! Si tratta solo di alcune regole che neanche metto in pratica ma che ho letto in un vecchio studio sul corteggiamento che aveva la peculiarità di essere scientifico in quanto redatto da un antropologo. Si tratta di osservare, come si fa con i piccioni attorno alle piccioncine, i corteggiatori all’opera e vedere cosa succede.

David Gribens ha filmato con telecamere nascoste gli approcci tra clienti di sesso opposto seduti ai tavolini di un bar. Dopo centinaia di approcci e corteggiamenti osservati e studiati nei minimi particolari, sono state individuate cinque fasi.

1.  Ci si fa notare e ci si mostra amichevoli. Anzi, sarebbe meglio dimostrare di essere vulnerabili, in modo si tranquillizzare l’interlocutore. Si devono dare segnali di debolezza così che diminuisca la paura dell’altro per diventare avvicinabili.
2.  Si crea un contatto. I due si guardano negli occhi per qualche secondo, quindi segue un timido abbassamento degli occhi che conferma l’avvenuto contatto. A questo punto si riprende a guardarsi e se ci si piace ( cosa che si trasmette toccandosi i capelli o sporgendosi in avanti) si passa alla terza fase.
3.  Il dialogo. Si rivela la fase più delicata, in quanto è proprio parlando che si rivela la propria educazione, ed anche il livello culturale e sociale. Ed in questa fase è inutile fingere, dato che il corpo inizia a trasmettere una serie spropositata di segnali, che guarda caso, sono colti al volo dalle donne, e purtroppo per chi finge, rivelano la propria vera personalità. Il vecchissimo consiglio di essere sempre sé stessi (se non si ha nell’ombra Cyrano che vi suggerisce le parole) è sempre valido.
4.  Il contatto fisico. Prima di arrivarci devono essere presenti precisi e specifici segnali da parte della donna, come una graduale diminuzione della distanza, contatti indiretti attraverso un oggetto, come una sedia, un ombrello o una borsa, o anche un tono più dolce della voce. Il primo contatto pelle-pelle appare casuale ed assume un’enorme intensità anche se dura pochissimi attimi sfiorando zone del corpo per nulla erogene. Passo successivo è il braccio intorno alla spalla, poi intorno alla vita ed infine all’abbraccio e, finalmente, al bacio sulla bocca.
5.  Se si arriva al passo definitivo, ossia il sesso, significa che la donna ha trovato il partner “adatto”

Secondo alcune ricerche condotte dallo psicologo austriaco Karl Grammer, le scelte femminili avvengono secondo la logica della possibile gravidanza. Prima di decidere se avere un rapporto, sia pure un’avventura, scatta una molla nel cervello che porta a chiedere “sarebbe un buon padre?”. Grammer ha osservato le ragazze in discoteca (sul cubo? Volpone…) ed ha notato che, nei giorni fertili, preferiscono essere abbordate da giovanotti dal viso perfettamente simmetrico (negli altri giorni del ciclo la preferenza non è così marcata). Questo perché i volti simmetrici sono tipici di chi possiede un buon sistema immunitario ed ha meno probabilità di ammalarsi. Secondo l’illustre ricercatore “significa che in barba al principio illuministico di piacere, durante il corteggiamento l’animale che è in noi ha già in mente possibili figli e nipotini. Anche per una sola notte”…

Amici, la prossima volta che andate in discoteca o ad uno speed date, simmetrizzatevi il viso! Come non lo so, magari qualche schiaffo ben studiato, prima che ve lo dia lei!