« 007, Sky Fall e l’imprevisto | Quella gente là » |
Jumping the line
“Se metti paletti troppo alti intorno a te, finirai per restarne prigioniera tu per prima.”, mi ha ripetuto per anni la mia amica Monica. Io lì per lì reagivo a molla, come sempre, ma siccome di lei avevo grande stima, poi ci pensavo su. E per quanto la cosa mi bruciasse, dovevo riconoscere che le sue parole non erano del tutto campate in aria. Oddio, non è che io abbia mai tenuto lontane le persone con il bastone, questo proprio no, diciamo che ero selettiva, ecco. Lo sono sempre stata. Non tanto nelle amicizie, dato che a me l’essere umano non smette mai di affascinare, quanto piuttosto nella sfera sentimentale. Uno non andava bene perché parlava troppo, l’altro no perché parlava troppo poco, quell’altro ancora no perché il pallone se lo portava via: insomma, una principessa sul pisello. O una Pausini che aspettava il suo Marco alla stazione, se preferite. Ma non è che cercassi solo quelli belli, ricchi e fichi che mi portassero sulla loro isola ai Caraibi, tutt’altro. La verità era che avevo paura: quando cresci in una famiglia come la mia, impari presto che i sentimenti possono fare molto male. Se dovevo patire, che almeno ne fosse valsa la pena. Non volevo essere solo io a perderci la testa. Poi negli anni di mazzate ne ho date, altrettante ne ho prese, perché sbagliare sbagliamo tutti. Ma ogni volta c’era la convinzione che potesse essere qualcosa di bello e di unico. Non erano mai storie nate già finite. Mentirei però se dicessi di non essermi mai sentita inadeguata, diversa. Sarei bugiarda a non ammettere di aver rosicato nel sentir raccontare di notti al chiaro di luna davanti ad occhi di brace conosciuti 2 ore prima. Ma ho sempre dovuto fare i conti con me stessa e non puoi chiedere ad un gatto di diventare un leone. Oggi all’aperitivo ho rivisto Monica. Un divorzio alle spalle, una separazione recente e un nuovo figlio in arrivo. Che crescerà senza padre, perché lui, a 40 anni, non si sente ancora pronto per le responsabilità. Mi sono tornate in mente le sue parole di quand’eravamo ragazze, la sua spensieratezza di allora così diversa dalla rassegnazione di oggi. E al di là del dispiacere per lei, ho capito con chiarezza una cosa: se metti l’asticella delle aspettative troppo in basso, anche i vermi potranno passare. E poi tocca anche disinfestare. Resta sempre da chiedersi se ne sia valsa la pena.
|
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: pantouffle2011
|
|
Sesso: F Età: 111 Prov: EE |
ULTIMO FILM VISTO
ULTIMO LIBRO LETTO
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Gentile omaggio di Alberto9 :-)
I MIEI BLOG AMICI
- Scrivo mascherato
- Pensieri di Diogene
- maurizio mattioni
- achab1.0
- Lilli
- ExperiMenti
- Dr.U
- NoRiKo
- Johnny Kraus
- OcchiCheSorridono
- Maurizio Camagna
- AlessioForever1
- Sweetness752002
- ciaolaura
- meninasallospecchio
- CippoQuattro
- Lariza
- SoloElisa1968
- GianFrusaglia
- Scrittore Innamorato
- Dark Side Of Mars
- Aldabra72
- Njara
- scorciodiluna
- IoSonoEmma
- Uovadipettirosso
- Paoletta
- fuoco.e.cenere
CERCA IN QUESTO BLOG
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
"Giochiamo a nascondino?"
"Okay, ma se ti trovo ti bacio."
"Va bene. Se non mi trovi sono dietro la porta."
Inviato da: cassetta2
il 13/05/2020 alle 18:04
Inviato da: sweetness752002
il 12/01/2020 alle 10:19
Inviato da: alberto9
il 14/04/2019 alle 10:33
Inviato da: sweetness752002
il 12/01/2019 alle 13:04
Inviato da: camnisi1943
il 19/06/2016 alle 22:14