GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

 

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Frasi della Vita reale che danno il prurito o vi indignano oltremodo...

Post n°711 pubblicato il 20 Settembre 2012 da sergioemmeuno
 

Giorno a tutti.

   Giorni fa, forse perché mi sono ritrovato la "bocca parlante" di fronte, ho ripensato a una frase che mi era stata detta. Frase perentoria, senza ulteriori approfondimenti. Mi ha dato da pensare... perché io una frase del genere non l'avrei mai detta, o perlomeno, non in questo modo secco.

"Secondo me, c'avrai un'altra delusione."

   Orbene, non è importante specificare l'argomento inerente a questo commento, uscito fuori, tra l'altro, senza guardare negli occhi l'interlocutore. In questi casi, a mio parere, le cose sono due: o la persona ha espresso la sua in modo crudo e realistico, senza alcun malanimo; oppure appartiene a quella schiera di anime sensibili che stanno male quando qualcun altro - peggio ancora se conoscente -, ottiene un qualcosa d'importante, nella fattispecie, un qualcosa che "devia" dalla norma. 

   Ecco, oggigiorno, e mi riferisco essenzialmente alla vita quotidiana - quella fatta dalle persone in carne e ossa -, si è smarrito il peso della parola. Spesso si apre bocca e non si pensa minimamente a chi abbiamo dirimpetto: non si pensa che abbiamo di fronte un cuore sensibile, che magari ha sofferto su quel dato argomento; una persona che custodisce, nell'ambito in oggetto, un sogno nel cassetto; oppure un nostro simile che quel giorno non ha molta voglia di scherzare.

   Curioso poi che, certi personaggi - perché non trovo altri modi per etichettarli -, sono sempre assai premurosi e solerti nel chiederci come vanno certe cose che si stanno sviluppando in senso negativo... Sul fronte opposto, tengono assai le distanze sulle nostre vicende che vanno a gonfie vele. Insomma, qualcosa non mi torna. Mi sembra umano e "normale" parlare sia di cose belle che di cose brutte con chi mi circonda. Del resto, con i "crocerossini nell'apparenza" - così mi piace considerarli -, dobbiamo convicerci tutti i santi giorni.

   Beninteso, di notte un cristiano dormirà comunque... certo è che qualche volta viene da grattarmi con foga! e sì, temo che non mi guarirò mai da questi pruriti...

  

E voi: c'è qualche frase quotidiana che vi irrita o vi fa venire il sangue al cervello?

Buenos dias a todos e... mi raccomando, non mi parlate di vicende bellissime, eh?! ahaha :-))

 
Rispondi al commento:
flora.massetti
flora.massetti il 20/09/12 alle 14:10 via WEB
Due frasi mi fanno salire il sangue al cervello, la prima "stai calma e rifletti" quando sono gia' in piena esplosione di neuroni impazziti una frase del genere potrebbe qualche volta portarmi a sopprimere subito quello/a che me la sta dicendo. L'altra e' "come stai?" quando ti trovano all'ospedale con delle ricette in mano che ti stai per apprestare ad entrare da un determinato medico! Come vuoi che stia??????????????? M A L E!!!!! Ciao Sergio
 
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