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« Ricordando PessoaAd un grande amico »

INCUBI

Post n°634 pubblicato il 14 Giugno 2019 da lorifu
 

INCUBI

Dove troverò il coraggio per non cedere
a forze sconosciute
che vorrebbero trascinarmi
al di là del comprensibile
in orridi inesplorati.
Negli incubi notturni sghignazzano,
hanno facile presa sulla mia inermità
e docile natura.
Di giorno vagano nascoste
sirene impazzite
perfide attentatrici
in attesa di aggredirmi.
Irrompono gravi
tra la mente e il cuore
fratturando il respiro,
aggrovigliando i pensieri,
iniettando il veleno
che le divora,
entità interrotte
che mai hanno visto il sole.
@lorettafusco

 

Quando penso a un incubo, il quadro di Johann Heinrich Füssli è quello che riesce ad esprimere meglio l'inquietudine e l'angoscia che derivano dall'abbandono della nostra mente a forze sconosciute e misteriose.
L'incubo è il contrario del sogno e il risveglio è spesso accompagnato da un sospiro di sollievo davanti alla scoperta di non essere in balia di forze distruttrici.
Il quadro è conservato al Detroit Institute of Arts, a Detroit, e mi ha sempre affascinato per la potenza degli elementi simbolici capaci di creare forti turbamenti.
La simbologia é chiara. Füssli rappresenta la donna, in atteggiamento scomposto, abbandonata in posizione precaria sul letto, consegnandola ai due esseri che compaiono nel quadro; il cavallo affonda nella tradizione popolare del popolo germanico e attiene alla sfera sessuale e come il demone rispecchia perfettamente la definizione dell'incubo. Füssli ha creato più versioni del quadro, la seconda si trova a Francoforte e mantiene la stessa forza espressiva della prima.


1° L'incubo (The Nightmare) dipinto a olio su tela di Johann Heinrich Füssli (1781) -Detroit Institute of Arts (Detroit-USA) 2° Francoforte - Goethe Museum (1790)

 

 

 

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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 14/06/19 alle 17:19 via WEB
E che turbamenti!
Nel leggere questo tuo post m'è tornato in mente, nella serie di certi horror, Freddy Krueger interprete di una serie di film intitolata proprio Nightmare..
Ho avuto tanti anni fa un incubo che mi ha tolto il sonno per mesi e mesi: appena addormentato si ripeteva sempre la stessa scena in cui cadevo nel vuoto, nel buio e non conoscevo la fine se non nel preciso momento in cui, poco prima di "sfracellarmi", una lunga mano sottile, affusolata prendeva la mia per riportarmi nel mondo dei vivi, dell'amore..
 
 
lorifu
lorifu il 15/06/19 alle 12:09 via WEB
Caro Vince, anche io ricordo degli incubi ricorrenti dai quali mi svegliavo terrorizzata. Erano legati a momenti tristi dovuti a perdite affettive che mi avevano scosso nel profondo. Ma gli incubi peggiori sono quelli che vivi da sveglio, quando ti senti intaccato nella tua persona che non corrisponde a quella che gli altri vorrebbero appiccicarti addosso. A me è successo diverse volte e ti posso assicurare che non è una bella esperienza soprattutto quando scopri una realtà diversa da quella che credevi.
 
acquasalata111
acquasalata111 il 15/06/19 alle 08:00 via WEB
Credo che tutti noi abbiamo sperimentato degli incubi notturni, ma onestamente credo che nella loro "malvagitá" e nella loro più totale perversione siano per l'essere umano un modo di gestire la nostra aggressivitá quando siamo costretti a reprimerla di giorno. Ricordo un racconto di Freud in cui il ragazzo in analisi aveva un pessimo rapporto con la madre ma di notte uccideva sempre la zia nei suoi incubi. Il suo pensiero razionale anche nell'incubo non gli permetteva di uccidere la madre, cosi trasferiva la sua aggressivitá sulla zia. Un sorriso e grazie per avermi fatto conoscere questo pittore!
 
 
lorifu
lorifu il 15/06/19 alle 23:53 via WEB
Spesso gli incubi nascono proprio dall’incapacità di gestire le nostre emozioni e c’è una bellissima poesia di Emily Dickinson che ho postato tempo fa che parla proprio del dualismo tra il razionale e l’irrazionale che convivono nella nostra psiche inducendoci a uno strenuo combattimento in cui l’inconscio e gli spettri che ci abitano hanno sempre la meglio. Interessante il riferimento al racconto di Freud.
 
   
acquasalata111
acquasalata111 il 16/06/19 alle 08:05 via WEB
Cerchetò questa poesia nel tuo blog mi farebbe piacere leggerla. Un sorriso.
 
woodenship
woodenship il 15/06/19 alle 15:25 via WEB
Cosa vuoi che sia il sonno, se non"l'ora d'aria"in cui parti noi escono dalla prigione dell'oscurità della rimozione, per manifestarsi incubi ad occhi aperti con le loro bramosie, orrori, pulsioni bestiali e paure?.........Un bacio scintillante ri stelle........W......
 
 
lorifu
lorifu il 15/06/19 alle 23:23 via WEB
Sei sempre molto arguto e cogli sempre l'essenza delle cose. Un bacio a te caro Wooden.
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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