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« CIME DI RAPA ............QUANDO LE FAVE RIMANGONO... »

Primo maggio !!!! ........picnic con FAVE SALAME E PECORINO

Post n°528 pubblicato il 27 Aprile 2012 da mina_1954
 

 

Festa del lavoro o Festa dei lavoratori ???

E’ una festività mondiale celebrata il 1º maggio di ogni anno

con essa si intendono ricordare le battaglie operaie…..

…. nel lontano 1903 Ettore Ciccotti   aveva colto il vero spirito della Festa…

"Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l'interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa dei sensi…. e un'accolta di gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell'avvenire, naturalmente è portata a quell'esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa"

 

 

 

 

E allora…….GITA FUORI PORTA ???….O UN SIMPATICO PICNIC ….???

Buttiamoci così tra la natura…… fuori dalle nostre porte di casa…..

a respirare tutti insieme i primi umori della primavera…..(tempo permettendo)

ricerchiamo trattorie genuine…..

dove il menù ci riporta ad antichi sapori e con essi

anche la voglia di piatti freschi e colorati….

un bel cesto di fave…..salame e pecorino…

ci invita alla Festa senza tante pretese……

infatti quando ho visto nel mio supermercato

le fave……

la mente è volata subito ad una insalatina velocissima da fare

e piacevole a tutti insomma una ricetta e non ricetta…….

nel senso che le dosi variano dalla quantità

di persone e dalla fame che avete……io vado ad occhi….anzi a chili……

una certa quantità di fave…sbucciatele ….tagliate a cubetti….il pecorino

ed il salame.....mettete tutto in una insalatiera…

un po’ di ottimo olio ..un pizzico di sale ed ecco è fatto….

Ma direi che è più piacevole sbucciare le fave… da soli

….una fetta di pane e salame….

….fiore all'occhiello è, appunto, il salame di Sant'Olcese,

prodotto con carni di suino e bovino insaccate in budello naturale,

asciugato al fuoco di legna e stagionato da due a tre mesi…

quindi un pezzo di pecorino addentato……così alla buona…

e la felicità di stare tutti riuniti

sopra ad una bella tovaglia quadrettata…..tra le formiche che fan la fila

per prendere le briciole che cadono dalle mani…..

vedere bicchieri di plastica che s’incrociano nel simpatico cin cin….

mentre le barzellette fan da padrone in questa particolare giornata !!!!

 

 

………ma voglio darvi un’altra piccola ricettina

che si può gustare con verdure crude

(finocchi, cipollotti, ravanelli, coste di sedano, pomodorini,

e foglie di cicoria e rucola)

Allora ora vi chiederete cos’è……..ebbene si

SFOGLIA CON SALAME, PECORINO E FAVE

INGREDIENTI PER 8 PERSONE

2 dischi di pasta sfoglia già stesa, 300 g di salame tipo Milano a fettine, 2 cucchiai di cipolla, 3 cucchiai di olio, 800 g di fave da sgranare, 2 tuorli, 150 g di pecorino non troppo stagionato in un solo pezzo, 2 cucchiai di latte, 3 cucchiai di pecorino grattugiato, 2 cucchiai di pepe nero in grani, una macinata abbondante di pepe nero, 2 cucchiai di sale grosso, sale fino.

Sgranate le fave e versate i legumi nell'acqua bollente

(lasciatene una decina crudi per decorare).

Lessate le fave 5 minuti, scolatele e fatele intiepidire.

Premete ogni legume con due dita, facendolo uscire dalla pellicola che lo ricopre.

Rosolate la cipolla nell'olio ben caldo in un tegame con rivestimento antiaderente.

Aggiungete le fave e insaporitele 30 secondi, mescolando con il cucchiaio di legno.Salatele, abbassate il fuoco al minimo e mettete il coperchio.

Cuocete 5 minuti, mescolando spesso.

Togliete i dischi di pasta dalle loro confezioni e lasciateli riposare a temperatura ambiente 10 minuti.

Foderate la placca con un pezzo di carta da forno.

Aprite un rotolo di sfoglia e stendetelo sulla placca.

Bucherellatelo con i rebbi di una forchetta.

Mescolate i tuorli e il latte in una ciotolina e spennellatevi un cm di pasta intorno al bordo.

Se volete evitare che la sfoglia si attacchi alla carta, durante la cottura, bagnate la carta con acqua fredda, strizzatela con le mani e allargatela sulla placca, prima di stendervi il disco di pasta.

L'umidità conservata dalla carta permetterà, di far gonfiare meglio la sfoglia.

Distribuite sul disco di sfoglia le fettine di salame in un solo strato, ma sovrapponendole leggermente e lasciando libero il bordo spennellato

(tenete da parte alcune fette per decorare).

Distribuite le fave e il loro condimento sul salame e spolverizzate

con il pecorino ridotto a lamelle con un pelapatate

(conservatene circa un cucchiaio per decorare).

Mettete i grani di pepe fra due fogli di carta da forno e schiacciateli grossolanamente con un batticarne e distribuiteli sopra il ripieno.

Chiudete il ripieno con il secondo disco di sfoglia,

facendolo aderire al bordo spennellato.

Spennellate poi il secondo disco con il composto di uova e latte.

Cospargete il tutto con il pepe macinato, un pizzico di sale e con il pecorino grattugiato.

Dividete la preparazione in otto spicchi, con la punta di un coltello, lasciandoli

al loro posto, incidendo sia il disco superiore che il disco inferiore.

Infornate nel forno già caldo a 220°, cuocete 15 minuti a abbassate la temperatura a 200° Proseguite la cottura per altri 10 minuti, finché la sfoglia è gonfia e dorata.

Spegnete il forno, aprite lo sportello e lasciate riposare la sfogliata 5 minuti.

Trasferitela su un piatto da portata, decoratela con le fette di salame rimaste, le fave crude e le scaglie di pecorino tenute da parte.

 

 

Un caro saluto.......e un carissimo ringraziamento

a chi mi ha mandato i saluti...

(attraverso BlueBaby)

da chi non dimentica Le e Gli AMICI

Mina.....kisssss

 
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Commenti al Post:
regina_nera_2010
regina_nera_2010 il 27/04/12 alle 02:03 via WEB
ottimo .direi .buon primo maggio.una carezza.kiss angelika
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 21:38 via WEB
grazieeeeeeeeee Angelika ......che dici inviatiamo tutti sull'erbetta ??? .....io metto l'erba (da buona Genovese ehehehh) chi porta il salame ???.....laura il pecorino e......Saverio le fave ahhahahah.........smuackkkk sereno primo maggio....a Te e ai Tuoi Cari....ciaoooo da Mina
(Rispondi)
 
francy71_12
francy71_12 il 27/04/12 alle 08:19 via WEB
ottimo per un pic nic ciao e buoan giornata
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 21:55 via WEB
Ciao Francyy ......grazie.....spero che sia una bella giornata almeno dal punto meteo...poi l'altro lasciamo stare....la vita ci porta delle sorprese...anche se non è Pasqua !!!..kis da Mina
(Rispondi)
 
xxx_bluebaby_xxx
xxx_bluebaby_xxx il 27/04/12 alle 10:11 via WEB
eccotiiiiiiiii proff un kissone bel post .... sei sempre brava ... sbrigati a tornare weeee.... ciao
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 21:58 via WEB
siiiiii spero di arrivare presto.....anche se sai perfettamente come son messa.....Ti devo tanto tanto.....ringraziare.......per farti tramite dei Saluti che TUTTI i Nostri Amici mi mandano....grazie mia Cara Baby..........kisss ...occhio ! che ogni tanto faccio capolino e te meno se non metti i post..........smuackkkkkk
(Rispondi)
 
DgVoice
DgVoice il 27/04/12 alle 11:06 via WEB
belle idee da picnic!Un sorriso, Susanna redazione di radio DgVoice
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 22:00 via WEB
Grazie del tuo meraviglioso sorriso..mia cara Susanna..mi allieta l'animo......e in questi giorni ne sento proprio la necessità.....di un'abbraccio e di un sorriso....kisss da Mina
(Rispondi)
 
francoroiter
francoroiter il 27/04/12 alle 13:42 via WEB
BUON VENERSI E BUON FINE SETTIMANA KISSSSSSSSSSSSSSSS, PAOLO ROITER
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 22:00 via WEB
Ciaooooooooo Paolettooooooo come va ??? tutto ok ????..........kissoni da Mina
(Rispondi)
 
rosannarosanna
rosannarosanna il 27/04/12 alle 14:30 via WEB
speriamo non piova ........buon 1° Maggio !!!
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 22:02 via WEB
a Rosaaaaaà non portare sfiga...opsss.....pardon.....il malaugurio..ahahhahh e poi comunque si può sempre fare un picnic sul tappeto del salotto ahhahah kissoni da Mina
(Rispondi)
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 27/04/12 alle 15:28 via WEB
Ciao Mina, interessante post ma, la festa di quale lavoro festeggeremo? Un abbraccio, Saverio
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 22:04 via WEB
mmmm......allora una volta c'erano i lavoratori...giusto ???.....oggi son esodati....allora festeggiamo i LAVORATORI..di Ieri e di oggi ( quelli fortunati ad avere ancora uno stipendio.....)...comunque sia...prendiamo questa festa per essere uniti anche in questo frangente........kissssssone immenso da Mina......
(Rispondi)
 
gallovil
gallovil il 27/04/12 alle 17:28 via WEB
bUONA FESTA DEI LAVORATORI UN ABBRACCIO
(Rispondi)
 
gallovil
gallovil il 27/04/12 alle 17:29 via WEB
oTTIME LE RICETTE AL SACCO UN ABBRACCIO
(Rispondi)
 
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 22:05 via WEB
un sacco d'abbracci...graziee......ma meglio un sacco di fave..eheheh.....smuackkk da Mina
(Rispondi)
 
mina_1954
mina_1954 il 27/04/12 alle 22:06 via WEB
scusatemi Tutti.....per il ritardo delle risposte..ma il mio tempo è molto limitato (il Mio Caro Papà mi tiene molto occupata.....) speriamo bene........baciotti da Mina
(Rispondi)
 
rosannarosanna
rosannarosanna il 28/04/12 alle 16:27 via WEB
come sempre ,bellissime ricette ...........buona domenica e buon 1°Maggio **********
(Rispondi)
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 28/04/12 alle 16:48 via WEB
Buon w.e., Saverio
(Rispondi)
 
francoroiter
francoroiter il 28/04/12 alle 18:09 via WEB
IO BENE QUESTA NATTINA SONO ANDATO A VENEZIA A VISITARE LA PRIMA BASILICA DI VENEZIA Basilica di San Pietro di Castello Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Basilica di San Pietro di Castello La facciata Paese Italia Regione Veneto Località Venezia Religione Cattolica Diocesi Patriarcato di Venezia Stile architettonico Rinascimentale Inizio costruzione 1596 La basilica di San Pietro di Castello è posta all'estremità nord-orientale della città di Venezia, nel sestiere di Castello, non lontano dai bacini dell'Arsenale. Indice [nascondi] 1 Storia 2 Descrizione 3 Opere d'arte 4 Bibliografia 5 Voci correlate 6 Collegamenti esterni Storia [modifica] Fondata nel VII secolo sull'Isola di Olivolo, dove sorgeva un antico abitato poi inglobato nella nascente città di Venezia, secondo la tradizione fu consacrata dal vescovo di Eraclea San Magno come chiesa dedicata ai santi bizantini Sergio e Bacco. A cavallo del VIII secolo e IX secolo Venezia si trovò al centro di lotte politiche che vedevano il patriarca di Grado Giovanni I (764-804), contrapporsi al doge di Venezia Maurizio Galbaio (764-787) e al figlio Giovanni, nello scontro tra i favorevoli all'alleanza con l'Impero franco o con l'Impero bizantino. Fu proprio in quest'ottica di scontro che nel 775 Maurizio Galbaio creò una nuova sede vescovile a Olivolo, nominando Obelario quale primo vescovo della futura Diocesi di Castello. Divenuta Venezia la nuova capitale del Ducato (812), nell'841 la cattedrale fu rifondata dal potente vescovo Orso Partecipazio, figlio e nipote di dogi, e ridedicata a san Pietro apostolo. Il campanile Nel 1120 un incendio devastò la chiesa e la nuova struttura, riportata fedelmente sulla pianta di Jacopo de' Barbari del cinquecento, assunse una dimensione più maestosa, con attiguo un battistero intitolato a San Giovanni Battista, ora andato perduto. Rimaneggiata più volte nei secoli, nel 1451, con la soppressione del Patriarcato di Grado e la costituzione della Diocesi di Castello a Patriarcato di Venezia, con la bolla di Papa Niccolò V, la basilica di San Pietro divenne la nuova cattedrale patriarcale. Fu il patriarca Antonio Contarini che decise di effettuare lavori di restauro dal 1508 al 1524 sul soffitto, le volte e il pavimento. Fra il 1512 e il 1526 furono ricostruite le cappelle minori e rifatti gli arredi e le decorazioni. Nel 1556 divenuto patriarca di Venezia Antonio Diedo stipulò un contratto con Andrea Palladio il 7 gennaio 1558, il quale si ritirò nel 1559 alla morte del Diedo, questo sarebbe stato il suo primo intervento a Venezia. Al prestigioso incarico, non portato a termine, Palladio giunse probabilmente grazie a Daniele e Marcantonio Barbaro, che risultano garanti del contratto con i muratori nel gennaio del 1558. I lavori ripresero nel 1596 sotto la direzione di Francesco Smeraldi, incaricato dal patriarca Lorenzo Priuli, a cui si deve la realizzazione della facciata. Dal 1619 Gerolamo Grapiscia cura la realizzazione degli interni sotto il patriarcato di Giovanni Tiepolo. Dal 1630 alla caduta della Repubblica la Serenissima Signoria svolgeva un annuale pellegrinaggio nella basilica l'8 gennaio per celebrare la liberazione della città dalla peste. Con la caduta della Repubblica di Venezia ed il venir meno della funzione della basilica di San Marco come chiesa di Stato, sottoposta all'autorità di un Primicerio ducale, nel 1807, per volere di Napoleone, la sede patriarcale venne trasferita a San Marco. Con la traslazione della sede, il Monastero attiguo alla basilica venne trasformato in polveriera per ordine di Eugenio di Beauharnais, Viceré d'Italia. Descrizione [modifica] L'interno La pianta attuale si può far risalire al 1120 quando un incendio devastò la precedente chiesa del 841. La struttura aveva tre navate, la facciata tripartita e le absidi circolari. Al suo fianco sorgeva il battistero di San Giovanni Battista, ormai perduto. La facciata attuale non riprende esattamente il progetto iniziale di Andrea Palladio del 1568, ma è fedele alle sue linee essenziali. Si nota un impianto tripartitico, con la parte centrale rialzata, poggiata su quattro semicolonne si trovano basamenti che terminano in un timpano. Il tema fondamentale prevede un ordine maggiore corrispondente alla navata centrale, ed uno minore in relazione a quelle laterali. il tutto è ornato da un bassorilievo ottocentesco raffigurante La Carità, dello scultore Marsili. Lo stile può essere definito classico. L'edificio vede uno schema a pianta latina a tre navate suddivise da tre arcate, l'una, con al loro interno un altare, all'incrocio col transetto si trova la cupola. Al profondo presbiterio, che segue la grande navata centrale della chiesa, si affiancano due cappelle laterali. È del 1646 il grande altare maggiore nel quale sono conservate le spoglie di San Lorenzo Giustiniani, primo Patriarca di Venezia. Fu opera di Clemente Moli, a cui fu dato il compito di scolpire anche alcune statue in esso presenti, su disegno di Baldassarre Longhena, che progettò anche la cappella dedicata al cardinale Francesco Vendramin, sulla navata sinistra. L'organo, settecentesco, è stato costruito dal celebre organaro dalmata, ma operante a Venezia, Pietro Nachini. Il campanile iniziato nel 1463, venne danneggiato da un fulmine, e ricostruito nel 1482 ad opera di Mauro Codussi, che lo alzò, ricoprì interamente di pietra d'Istria, ma la cupola da lui apposta alla sua sommità venne poi sostituita da un tamburo poligonale. Durante la prima guerra mondiale la cupola è stata colpita due volte da bombe incendiarie che hanno causato la distruzione della lanterna. Il campo situato davanti alla basilica si differenzia dalla norma dei campi veneziani, di norma completamente pavimentati, avendo un percorso obbligatorio, disegnato su un vero e proprio giardino. Opere d'arte [modifica] La Cattedra di San Pietro La Cattedra di San Pietro, che secondo la tradizione è appartenuta allo stesso Apostolo quando era vescovo di Antiochia, si racconta fosse stata donata al Doge Pietro Tradonico dall'Imperatore d'Oriente Michele III, in realtà è costruita da uno schienale ricavato da un'antica stele funeraria islamica, recanti motivi decorativi arabi e incisioni in cufico di versetti del Corano. Nella navata destra San Pietro in Cattedra e quattro Santi di Marco Baisati, XVI secolo. Nella navata sinistra la cappella Vendramin, dedicata a Nostra Signora del Carmine contiene bassorilievi di Michele Ungaro, 1675 e ospita la pala d'altare di Luca Giordano 1650 della Madonna col Bambino e anime del Purgatorio Sempre nella navata sinistra si trova la cappella Lando, con una pala a mosaico di Arminio Zuccato, su cartone forse di Jacopo Tintoretto, 1570. Tra le due cappelle l'opera del Veronese del 1585 circa, i Santi Giovanni Evangelista, Pietro e Paolo, l'Immacolata di Giovanni Maria Morlaiter, XVIII secolo, e Il Martirio di San Giovanni Evangelista, del Padovanino. Fra dipinti maggiori presenti nella basilica, possiamo identificare la Cena di Emmaus di Pietro Malombra e Antonio Vassilacchi, sulla parete di sinistra del portale. Mentre a destra, di Jacopo Beltrame, XVI secolo, Cena in Casa di Simone, due statue di Orazio Marinali, Fede e Meditazione che attorniano il Crocifisso di Jacopo Stada, XVIII secolo. Fu qui che vennero rapite le dodici spose che sono ricordate nella Festa delle Marie ricordata ogni anno nella Chiesa di Santa Maria Formosa. Bibliografia [modifica] Le chiese di Venezia, Marcello Brusegan; Ed. Newton Giulio Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Trieste, Edizioni Lint, 1963. ISBN 88-86179-24-3 Voci correlate [modifica] Chiesa di San Francesco della Vigna Collegamenti esterni [modifica] (IT, EN) Scheda su Basilica di San Pietro di Castello con bibliografia del CISA - Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio (fonte per la descrizione del progetto palladiano per la facciata) Commons contiene file multimediali su Basilica di San Pietro di Castello Portale Architettura Portale Cattolicesimo Portale Veneto Portale Venezia Categorie: Basiliche di Venezia Architetture rinascimentali di Venezia Chiese di Venezia Chiese dedicate a san Pietro Entra / Registrati Voce Discussione Leggi Modifica Visualizza cronologia Pagina principale Ultime modifiche Una voce a caso Vetrina Aiuto Comunità Portale Comunità Bar Il Wikipediano Fai una donazione Contatti Stampa/esporta Strumenti Altri progetti Altre lingue &#1041;&#1077;&#1083;&#1072;&#1088;&#1091;&#1089;&#1082;&#1072;&#1103; Deutsch English Français Magyar Nederlands Português &#1056;&#1091;&#1089;&#1089;&#1082;&#1080;&#1081; &#1059;&#1082;&#1088;&#1072;&#1111;&#1085;&#1089;&#1100;&#1082;&#1072; Vèneto &#20013;&#25991; Ultima modifica per la pagina: 20:29, 22 apr 2012. Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc. Politica sulla privacy Informazioni su Wikipedia Avvertenze Versione mobile . A SAN PIETRO DI CASTELLO. KISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS, PAOLO ROITER
(Rispondi)
 
ripensoiltuosorriso
ripensoiltuosorriso il 29/04/12 alle 14:40 via WEB
Ottime ricette per un picnic... grazie Mina... buon 1° Maggio... speriamo bene per il tempo.... ti lascio tanti abbracci e tanti bacioni..... smackkk!!!! Gianna
(Rispondi)
 
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