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« Primo maggio !!!! .........LASCIATEVI TENTARE ...... »

QUANDO LE FAVE RIMANGONO NEL FRIGO DOPO IL 1 MAGGIO...

Post n°529 pubblicato il 02 Maggio 2012 da KeyLeague
 

 

Aristofane nella sua commedia Le Rane ci racconta di Ercole, il figlio di Giove, che dopo aver fatto un adeguato pasto col suo piatto preferito, i pugliesi sostengono addirittura che si trattava ‘Ncapriata (nome pugliese di fave e foglie poi italianizzato in Capriata), fece cambiare di stato più di diecimila vergini....

Una leggenda arcade riferisce che le fave –kúamoi in greco- furono gli unici legumi che Demetra non donò ai Fenati quando giunse nella loro città. (Pausania, Guida della Grecia, VIII, 15)
La dea ne aveva proibito l’uso ai sacerdoti di Eleusi, come a tutti coloro che partecipavano ai suoi riti.
Il motivo di questo divieto, che ritroviamo anche fra orfici e pitagorici, era un “sacro segreto” come riferito dallo stesso Pausania....
La fava è il frutto di una pianta erbacea (Vicia faba) che appartiene alla famiglia delle Leguminose, e si pensa sia di origini asiatiche; predilige le temperature fresche e cresce in regioni temperate, come quelle mediterranee.
La fava cresce in baccelli di circa 15-25 cm che si presentano con l’estremità appuntita: all’interno del baccello, rivestito da uno strato spugnoso, si trovano i semi grossi e piatti, avvolti da un tegumento (pelle), che a seconda della numerose varietà, può essere di colore verde, rossastro o violaceo.
Una curiostà:
sembra che presso i greci, le fave, non godessero di ottima fama: infatti, ad esse erano legate superstizioni, avvalorate niente meno che da Pitagora, che facevano pensare che dentro le fave si nascondessero le anime dei defunti.

 

Proprietà:
tra i legumi risultano essere le meno caloriche.
Sono ricche di proteine, fibra, vitamine e sali minerali
Fate attenzione!:
in alcuni casi, in soggetti predisposti (perchè privi di un determinato enzima), possono far insorgere una malattia rara, chiamata favismo, che provoca gravi anemie.

ORA GUSTIAMOLE ...
Oltre alle ricette della cara Mina che ha proposto al post per il pic nic del 1 maggio possiamo gustarle in vari modi ...

 

 

Una ricetta gustosa con le fave fresche

Ingredienti:
fave fresche
1 noce di burro
1 cucchiaino colmo di pesto alla genovese
panna da cucina
sale e pepe
formaggio gratuggiato (facoltativo)


Preparazione:
In una padella fate sciogliere il burro con un cucchiaino abbondante di pesto.
Versate le fave e fate cuocere x 6-7 minuti

(se necessario aggiungere poca acqua).
Salate e pepate.
Verso fine cottura unite la panna e mescolate bene il tutto.
Aggiungete una spolverata di formaggio gratuggiato e servire in un vassoio da portata

FAVE, PATATE, CARCIOFI
fave fresche
- patate
- carciofi
- cipolla- sale, pepe, olio, limone
Sgusciate le fave e sciacquarle, pulire i carciofi e immergerli in acqua acidula, pelate le patate. In una padella soffriggere della cipolla nell’olio, aggiungere le fave, le patate tagliate a tocchetti e i carciofi a spicchi… far cuocere aggiungendo un po’ d’acqua per 30 minuti circa, salando e pepando verso fine cottura

SPAGHETTI CON GAMBERONI E FAVE

Pasta: 160 gr
Fave fresche: 400 gr
Gamberoni: 50 gr
Vino bianco: 30 ml
Cipollotti: 1
Aglio: 1
Olio: 2 cucchiai
Sale: qb
Pepe rosa: qb


Sgusciate le fave e pulite i gamberi. Sbucciate l’aglio e fatelo a fettine. Pulite e tritate il cipollotto. In una pentola mettete 1 litro di acqua con il sale, portate a ebollizione e poi lessate le fave per 10 minuti, scolatele con un mestolo forato e nella stessa acqua lessate i gamberoni per 5 minuti, poi prelevateli e nella stessa acqua cuocetevi la pasta

Mettete le fave nel mixer, tenendone qualcuna intera, mettete nel mixer anche 2 cucchiaiate di acqua, l’olio e l’aglio, frullate per 3 minuti. Rosolate il cipollotto in una padella antiaderente con un pò di olio per 5 minuti, poi mettete i gamberoni e insaporite con il sale, spruzzatevi il vino bianco e fatelo evaporare.

Scolate la pasta e versatela in padella, mescolate e poi aggiungete la crema di fave, fate saltare a fuoco vivace per 1 minuto e servite.

DUE PAROLE SULLE FAVE SECCHE ...

Le fave secche private del tegumento possono essere bollite senza ammollo preventivo e rammolliscono fino a diventare un purè; si consumano solitamente con verdure amarognole come la cicoria (ricetta tipica pugliese). Le fave secche con il guscio vanno invece cotte dopo un ammollo di parecchie ore, come per i fagioli e i ceci.

UNA RICETTA CON LE FAVE SECCHE

PASSATA DI FAVE

Ingredienti per quattro persone

300 g di fave secche
tre spicchi di aglio
un paio di peperoncini
olio extra vergine d’oliva
pepe nero
sale

Lasciate in ammollo per una notte le fave secche

Introducetele in una pentola insieme a due litri di acqua, circa e all’aglio.
Coprite la pentola e lasciate cuocere a fuoco moderato per circa cinquanta minuti.
A cottura ultimata private le fave del loro liquido di cottura [che filtrerete e terrete da parte], e passatele dal passaverdure.
Riponete il passato di fave in pentola insieme ad una parte di liquido, decidete voi la consistenza, potete metterne più o meno.
Aggiustate di sale e rimettete sul fuoco.
Servite il passato di fave con un filo di olio extra vergine d’oliva, e pepe nero, magari accompagnato da fette di pane tostato

 

UN MIO CONSIGLIO
se vi viene voglia di mangiare le fave anche se non è il periodo
potete usare anche quelle surgelate o quelle in barattolo...
ugualmente saranno ottime ...

VI LASCIO QUESTA CURIOSITA'

Ovidio nel V° libro dei " Fasti " ci riporta :

«....mangiavano fave sulle tombe dei loro morti ed i padri di famiglia, a piedi nudi, verso la mezzanotte si lavavano tre volte nell'acqua di una fontana e per nove volte si cospargevano il capo di fave nere.

Chiedevano ai loro morti il riscatto per sé e per i congiunti, certi che questi, seguendoli, avrebbero raccolto le fave e li avrebbero esauditi...."

dal web

 

 
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