L'ANTICUOCA

SMETTO QUANDO VOGLIO

Creato da virginiagrey il 02/12/2008

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BUONA DOMENICA A TUTTE NOI

Post n°1739 pubblicato il 06 Marzo 2011 da virginiagrey
 

 

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Buona domenica a tutte noi donne, cui dedico il post di oggi e quelli che pubblicherò nei prossimi giorni.

Mancano due giorni alla nostra festa, da un lato la celebrazione di un tragico fatto di cronaca, dall'altro la triste farsa, che ci fa assomigliare sempre più a quell'uomo che vogliamo disperatamente combattere ed altrettanto disperatamente imitare. 

Non riusciamo a vivere senza la sua presenza, non perché parte di una coppia, ma per il vecchio concetto che senza di lui non siamo niente.
Questo l'uomo  lo sa, lo percepisce già dal primo incontro.
Siamo nate per l'unione, per la famiglia, e cerchiamo il tipo giusto per crere un nucleo d'amore.

Per quanto siamo emancipate, per quanto il ruolo che possiamo ricoprire nel lavoro sia rilevante, senza un uomo non riusciamo a stare. E' in noi, ce lo hanno martelato sin dai tempi di Eva.

E per un uomo compiamo gesti assurdi, che vanno dalla guerra acida e meschina verso le nostre sorelle, alla consultazione del mondo dell'occulto.

Siamo fragili, dobbiamo ammetterlo, fragili perché ci hanno insegnato che siamo fragili.

In realtà, negli ultimi decenni, abbiamo iniziato a vivere una nuova consapevolezza: siamo creature in continuo rinnovamento, ricche di un'energia che nemmeno ci saremmo mai immaginate.

Ma l'uomo lo ha sempre saputo, e per questo ci ha sempre schiacciate, spesso avendo come complice la sua stessa madre.

Lo fa ora più che mai, atterirto da una nuova donna, che si mostra a lui aggressiva, volitiva, arrogante... insomma, si trìova davanti a lui un altro se stesso.

Ecco, è questo il nostro errore: per affrancarci da un'etichetta appiccicata dall'uomo, non avendo un modello personale, abbiamo assunto quello maschile.

Ma non si possono ripetere i suoi stessi errori!

Cosa fare, allora? Come essere?

Inizierei dal non essere.

Non essere merce di scambio: tu hai un cervello e una sensibilità che ti contraddistinguono.

Non cadere nella tentazione di usarlo nei rapporti con i subalterni: è triste: tu sei invece la gioia.

Non essere rigida come lui: la tua intelligenza è ampia ed intuitiva.

Non rinunciare alla tua femminilità, che non significa tacco 12 su tailleur a taglio maschile, sguardo malizioso, ma semplicemente essere consapevole della tua ricchezza.

Non vergognarti della tua sensibilità, ma nemmeno non esasperala.

Non combattere la suocera, se poi con il tuo figlio maschio farai lo stesso. Insegnali a rispettare la donna. Impara tu per prima a rispettare e non giudicare né criticare le altre donne, soprattutto quella che ti porta via il 'tuo bambino'.

Fa' conto sulle tue forza, ma chiedi anche aiuto, senza sentirti giudicata.

Rafforza la tua stima con i piccoli traguardi quotidiani e con le sconfitte: accetta quello che ti da la vita con serenità e con la consapevolezza che tu sei come un salice, che si piega al vento senza spezzarsi.

Sei donna, creatura meravigliosa, che sa amare se stessa e gli altri, e che merita il giusto compagno, perché esistono compagni giusti.

Spesso la nostra ansia di avere un uomo accanto li fa decollare, oppure ci accontentiamo di quello che consideriamo l'ultimo treno. Nascono le incomprensioni, e poi, la coppia si sfacia, le unioni vanno a farsi benedire, e ci rimettono i figli. Ma penso anche a quei mariti e quei papà obbligati a separarsi, perché la donna ora non regge più un legame che fino a poco meno di quarant'anni fa era a vita , un vero  capestro! Molti di questi uomini, colpevoli a volte non di tradimenti ma di sonnolenza,e superficialità,  si trovano a volte senza un tetto, senza figli, senza punti di riferimento.

Vendetta femminile? Riscatto femminile? No, non è così che ci si riscatta. Così tiriamo fuori il peggio di noi.

Conosco amiche che, separate, hanno  fatto e stanno facendo del male ai propri ex, solo per il gusto di fargliela pagare. Ma quante vittime miete questo atteggiamento?

Liberati, donna, liberati soprattutto dalla gabbia che ti hanno cucita addosso e che non ti accorgi di avere.

Solo allora, potrai parlare dei tuoi diritti con convinzione, delle pari opportunità. Le quote rosa sono un insulto: in una democrazia non si dovrebbe parlare di quote rosa, perché la presenza della donna in politica dovrebbe essere scontata. Con  le quote rosa, si riserva alla donna un posticino 'tanto per farla stare buona'.

Donna, svegliati!

Auguri!

 

 
 
 
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