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« il profumo del pane...suoni lontani... »

bellezza d'altri tempi...

Post n°485 pubblicato il 26 Ottobre 2015 da Butturfly66

Pagine di storia, pagine di vita, pagine intrise di lacrime, chi più chi meno le ha scritte sulla propria pelle... Ogni tanto mi capita di aprire uno dei cassetti dei ricordi, ed allora ecco che riaffiorano momenti ed immagini impresse nella memoria, ma che la quotidianità tiene il più delle volte relegate in un angolo... Ancora oggi, nelle zone interne della mia regione, le donne di una certa età vestono con gli abiti tradizionali… Non parlo dei costumi meravigliosi che si vedono sfilare nelle feste, (e che ammaliano tutti, soprattutto i turisti) ma di quella veste che tutte le donne indossavano quotidianamente, e che caratterizzava il lutto con il colore nero… Tale ricordo mi ha riportato alla memoria la mia amatissima nonna, che rimasta vedova giovanissima, l’ha portato fino alla fine dei suoi giorni… I miei ricordi e le foto che ho di lei, la vedono di nero vestita, bella e altera come la maggior parte delle donne della sua generazione, e che testimoniavano il loro dolore prima che con le lacrime con le vesti… Quante volte le ho chiesto che senso avesse, e lei sempre con pazienza e dolcezza mi rispondeva che era giusto così, che per lei era un modo tangibile per dimostrare a tutti che la sua vita s’era fermata con la morte del marito... I miei zii e mia madre per anni le hanno chiesto di toglierlo, tranquillizzandola sul fatto che dopo tanti anni non ce n’era più bisogno, e asserendo che a detta dei medici, portare il nero così per tanto tempo sulla pelle le avrebbe a lungo andare potuto far male, (il tutto senza che mai lei cedesse nemmeno una volta)… Ha saputo reagire alla scomparsa del marito con forza, (malgrado avesse 8 figli piccoli da crescere) ed il suo sorriso allietava la vita di tutta la famiglia, ma in quel modo di presentarsi agli altri, lasciava intendere che il suo cuore non sarebbe mai più stato di nessun altro… L’eleganza innata non aveva bisogno di artefici, ciò che faceva per essere sempre perfetta erano poche, e piccole cose… La crocchia da cui non sfuggiva per tutto il giorno neppure un capello, (di un colore grigio meraviglioso) le vesti sempre in ordine, ed il suo meraviglioso e per me misterioso grembiule, che non si toglieva mai e dal quale come per magia comparivano le cose più buone e qualche soldino per prendermi il gelato… Non era facile farla parlare del suo passato, teneva gelosamente per se ciò che era stata la sua infanzia, ed anche del marito parlava poco, ma quando lo faceva, i tratti del viso già di per se dolcissimo si illuminavano… Le poche volte che usciva non mancava mai d’indossare il fazzoletto, (su mucadore) perche a suo dire, non era dignitoso che la vedessero a testa scoperta… E non era una cosa rara, perche la maggior parte delle donne sarde lo portava, e non soltanto per andare a messa, anzi, ne portavano con se un altro grande, arrotolato che all’occorrenza serviva da base sulla testa quando andavano con le brocche a prendere l’acqua alla fonte, o portavano su cesti fatti a mano il pane carasau da una casa all’altra, permettendo loro così di avere le mani libere… Ricordo che mi chiedevo come facessero a non far cadere niente( e da bambina ho provato ad imitarle con risultati disastrosi) ed oggi l’ho capito, tutto era legato alla fierezza con cui si muovevano… Nessun cedimento, un passo dopo l'altro, le mani mai a ciondoloni ma sui fianchi guardando diritto davanti a se, senza mai perdere un briciolo della loro altera bellezza…  Sembrano cose accadute tanto tempo fa,  eppure,  ancor oggi, in alcuni piccoli paesi dell’interno, può capitare di vederle ancora…

 
 
 
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Un blog di: Butturfly66
Data di creazione: 23/01/2010
 

 

 

 

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