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una sera senza luce...
Post n°422 pubblicato il 16 Novembre 2014 da Butturfly66
La domenica pomeriggio si avvia al suo finire, mentre in casa il silenzio è rotto dal sottofondo della tv che rimanda le immagini di canale 5, con le ennesime immagini sul mistero della fine della povera Elena Ceste... Non sto seguendo quanto si dice, ma è piacevole sentirne il chiacchiericcio... In casa ci siamo tutti, ma ognuno di noi è preso dal suo mondo… I miei figli sono in cameretta, con in mano il cellulare e fb che rimanda immagini e whatapp che li coinvolge in messaggi... Mio marito è col tablet che scorre video ed immagini, mentre io ho lasciato la lettura per scrivere. Nessuno di noi disturba l'altro e da fuori giunge il ticchettio della pioggia che batte sui vetri… Stamattina il sole illuminava la città, ed un cielo azzurro si specchiava sul mare calmo che mostrava di se la parte migliore, mentre ora pare che l’autunno abbia preso il sopravvento… Non si ha voglia d’uscire è piacevole il tepore delle 4 mura, ma nello stesso tempo è la tecnologia a dettare il ritmo della giornata... L'altro giorno a causa di un momentaneo guasto in città, è mancata la luce per circa un quarto d’ora che a ben vedere potrebbero sembrare pochi ma vedendo la reazione di tutti, mi sono resa conto di quanto siamo diventati dipendenti da tutto quello che ci rende facile la vita… Io stavo asciugando i capelli e mi sono ritrovata senza poter utilizzare il fon, miei figli erano momentaneamente senza connessione e non capivano più nulla… Io ne ho approfittato per accendere delle candele e godermi la casa nel buio della sera, ricordando e raccontando loro che prima per tutti era normale vivere così... Mio figlio mi ha chiesto come si potesse stare senza luce, ed ogni qualvolta gli racconto che noi non avevamo p.c. telefonini ed affini, mi guarda basito come se non riuscisse a comprendere come potessimo fare. Ho provato a spiegargli che prima si viveva la giornata con i tempi dettati dalla natura, per cui ci si alzava presto si facevano tutte le cose fintanto che la luce rischiarava, poi soprattutto in inverno, quando arrivava la sera c’era ben poco da fare se non leggere con la luce di una lanterna, andando a letto con le galline come amava dire mio padre... Non so se abbiano compreso realmente ciò che volevo dirgli, perché pure per me alcune cose sono oramai lontane. Però, ancora 30 anni fa nella casa che avevamo in campagna l’elettricità non c’era, per cui ricordo bene quanto mio padre avesse ragione…Ci svegliavamo presto perché la sera si andava a letto dopo cena, visto che col buio della luna si poteva al massimo sedersi fuori nel cortile a parlare e figuriamoci, con i discorsi dei grandi ci annoiavamo, e di allontanarci non se ne parlava perche avevamo paura... Proviamoci oggi a potare i nostri figli in un luogo in cui non c’è la corrente elettrica, o che non ha nessun tipo di connessione… Quando poi è tornata, a me un po di dispiacere l’ha dato perche mi stavo facendo prendere dall atmosfera mentre i miei figli immediatamente si sono connessi per chiedere agli amici come avevano vissuto quei pochi minuti senza interagire… È la vita di oggi, è l'essere sempre più dipendenti a ciò che il mondo ci rimanda… A me piace per carità, pure io ne usufruisco anche ora che muovo le dita sulla tastiera, però com’era bello anche allora, forse perche la natura ci dettava i ritmi e noi assecondavamo essi… Magari mancava la possibilità di sentire il mondo ad un passo da te, ma di certo lo stress era pressoché uno sconosciuto...
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