Benvenuti!

C. Chaplin

«Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca».

(Charlie Spencer Chaplin, da “La mia autobiografia”)

...

Come dar torto a questo pensiero del grande attore americano di Beverly Hills?

Farsi inutili corbezzoli, a che serve? Meglio vivere la vita senza patemi, senza mettere troppi puntini sulle “i”, senza troppo pretendere, senza imporre ma saper accettare quello che a volte non è molto piacevole, senza assumere comportamenti egoistici etc., è segno di tolleranza, capacità di sapersi mettere in gioco non tanto e solo per se stessi quanto per donare il meglio di se stessi senza troppe pretese, meglio ancora senza nulla volere in cambio.
Sorridere anche quando non se ne ha voglia, aiutare chi ne ha bisogno, chi è in difficoltà, donare e donarsi senza bilancini.

Nel tema dell’amore, sempre descritto come passione irrazionale, fin dall’antichità è noto che lo stesso nella sua esternazione non lo si può distinguere dall’inconscio. Certo non si può arrivare dappertutto, va da sé, però la gioia che si prova nel vedere una persona sorridere alla vita, accarezzare un volto corrucciato (ricordandogli anche queste parole di Chaplin), emanar bene, dare amore senza bilancini, è qualcosa che gratifica l’anima oltre ogni limite conosciuto.

L’anima, non la mente o il cuore, come affermò il filosofo afghano Rumi. L’anima non muore mai, l’anima non è corruttibile, vive del proprio essere e nella propria luce, ancor più felice se in simbiosi con un’altra anima.