Altromondo17

Mimetizzata dietro una facciata che diventa al tempo stessa un'arma e paradossalmente una prigione ,esistenze infelici proiettano all' esterno una immagine di se non veritiera.La loro intima essenza rimane bloccata come l' immagine in secondo piano del post,con tutte le emozioni pietrificate, congelate.Qualcuno dovrà obbligatoriamente spezzare questo stato di cose ifrangendo l' artificioso nascondersi dietro una artefatta visione che percepiscono gli altri.Questa diventa anche una condizione di comodo per confondersi in una società dove chi invece in qualche modo tenta di cambiare le cose ha la vita difficile.Pier

Esattamente, Pier: a volte è difficile essere consapevoli dei rischi che corriamo ad usare "armi" di difesa le quali, paradossalmente, possono contribuire a renderci ostaggi di noi stessi.
Il cambiamento, poi, non è quasi mai perseguibile per mano di un altro, soprattutto se sprovvisto di "armi" utili a disarmare quelle di un altro.

Direi che l'immagine del post non è che la rappresentazione di quanto avviene nei social dove in primo piano c'è una proiezione di una parte di se " quella che paradossalmente diviene una astuta strategia di visibilità, mentre in secondo piano c'è la persona vera e propria ,resa quasi invisibile dalla sua virtuale rappresentazione che pur consentendole di comunicare la rinchiude di fatto in una perfetta solitudine.Si diventa così prigionieri della scrittura credendo che attraverso essa si possa realizzare la propria liberazione .Di pari passo nel reale si verifica l'esatto contrario ,avvenendo un diverso tipo di mimetismo sociale che privilegia l'aspetto di adeguarsi all'ambiente in un conformismo che inaridisce le persone prigioniere in questo caso della paure di voler esprimere le proprie emozioni.Pier

Non ho questa visione settoriale dei rapporti comunicativi tra persone, nel senso che non riesco a scindere i due livelli di comunicabilità virtuale/reale; quello che percepisco è piuttosto, nella sua accezione più generale, l'impedimento comunicativo che quasi urla ragioni più profonde ma alle quali, a volte, devo chiudermi, per non soccombere.
Amo molto lo stile camaleontico di questo artista, Liu Bolin, il quale incarna alla perfezione l'idea di conformismo a me più cara: ovvero quella che permette un avvicinamento all'altro, quasi entrando nel suo mondo.
Ma quando l'esperienza, inizialmente intrapresa per comprendere appieno le altrui sensazioni rischia di omologarci, allora è meglio arrendersi e, come si dice in termini militaristici, battere in ritirata evitando inutili "perdite", trattandosi di una battaglia persa.

Ma chi siamo veramente ?!!!? Forse dovremo fermarci, cercare di vibrare all'unisono con la natura, con l'armonia del divenire, e del fuggir via dei giorni, di immergerci nel flusso della corrente temporale che ci attraversa senza opporre resistenza, per essere finalmente parte di un tutto di quel miracoloso flusso di della vita che si esplica in una svariata molteplicità di forme .Ed ecco allora il mimetismo perfetto l'esserci veramente pur essndo indistinguibile parte di un tutto.Pier

Vedi com'è facile giungere alla stessa conclusione?:)
Tra noi è, ed è sempre stato facile, mio caro Pier.
Però io non sono ancora del tutto convinta che ogni cosa debba scorrere senza il nostro benché minimo intervento. O meglio, non ci riesco...
Un abbraccio colmo di quella serenità che trasmetti: anche nell'invisibilità di una fitta rete popolata da altrettanti invisibili. Grazie:)

Bella,come nella pietra fresca della sorgente, l'acqua apre un ampio lampo di spuma,così è il sorriso del tuo volto Bella. (Pablo Neruda).una deliziosa Serata Cara Gabriella ..ed una splendida. Settimana che sia piena di tenerezze e d'amore Nel cuore Un Caro saluto con affetto..Nunzio....Clicca

Grazie Nunzio per questa doppia immagine in versi e riflessi...Auguro anche a te una piacevole serata.
Con affetto, Gabriella...

Archie ... è sempre un tuffo al cuore

L'ho scelta apposta per tuffarmi con lui nel tuo:)
Buona serata Andrew...

wow

:)(:

Vecchio Archie,quanto scaldano il cuore le sue note sempre vive...Già:"Armi silenziose",quelle che,in dinamiche di coppia si agitano l'un contro l'altro armati:alla fine non si saprà chi sarà fuggito da cosa e chi si ritroverà disarmato da chi.Però forse un soffio di serenità riuscirà a percorrere le armature quando si ritroveranno dismesse..........Un bacio sull'onda delle melodie di questo brano fantastico.........W.......

E' possibile, certo. Anzi, è sicuramente come dici tu: certe dinamiche trovano ragione solo nel caso in cui vengano assecondate da una controparte speculare.
Per questo ritengo pericolosa l'eventualità di un identico armamento:) Grazie di cuore, anche da parte di Archie. Un caro saluto Signor W...

Sono le armi quotidiane. Le usiamo avverso le persone che dovrebbero esserci più care. Calano i silenzi, risposte pensate non vengono liberate. Si va verso l'indifferenza, fra tutte le armi la più distruttiva. E' un arma a doppio taglio, per chi non lo sapesse ancora conduce alla solitudine, e da soli si è poca cosa (salvo scelte ascetiche ponderate :) )

Sono d'accordo su tutto tranne che sulle scelte ascetiche che ancora non riesco a considerare opportune, proprio per quella pochezza che la solitudine, anche esistenziale, comporta.
Però non escludo un ravvedimento:)
Grazie Es...Io

Ci sono sentimenti così profondi e nascosti, che nessuno potrà mai capire sino in fondo.(Romano Battaglia).una felice giornata e Un dolce Settembre Cara Gabriella .. che sia pieno di tenerezze e d'amore nel cuore Un Caro Saluto con affetto.Nunzio..Clicca

Sarebbe addirittura noioso conoscerli tutti! Meglio mantenere vivo il desiderio di comprenderli, pur nell'illusorietà dell'intento...
Grazie di cuore Nunzio, e buona serata...

Uso sprofondarmi in "silenzi" che cerco, però, di non renderli "omissivi" o addirittura strumenti di fuga.
Il "silenzio" ha il suo linguaggio che ciascuno può plasmare a suo piacimento ed è in questa fase che sorge la "difficoltà" di comunicazione soprattutto quando i "silenzi" si incrociano senza riconoscersi.
E così anche i loro "portatori". Un forte abbraccio, M@.

Ognuno ha le sue "strategie" e i suoi personali motivi per esercitare il silenzio.
Un tempo avrei dedicato molto più tempo a decifrarli, sottintendendo quelli praticati da persone mature e quindi presumibilmente consapevoli dei rischi che tale pratica comporta; ora mi accontento di "subirli" limitatamente al tempo necessario per non ferire o ferirmi.
Del resto, i miei silenzi, credo di averli detti tutti:)
Ben tornato M@!!