Advertising On Line

Curiosità, novità, tendenze, irriverenze....del mondo internet!

Creato da papife il 18/11/2008

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

MyBlogLog

 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Advertising _n Line

 

ShinyStat

 
 

 

« Ricercando i bisogni con...Il futuro dell’advertisi... »

Aeroporto: luogo o non luogo… questo è il dilemma…

Post n°64 pubblicato il 04 Agosto 2009 da LadyB_82
 

 

È possibile viaggiare ancor prima di prendere l’aereo?

Certo. E l’aeroporto rende questo possibile.

Marc Augé, etnologo ed antropologo francese, ha definito l’aeroporto un non-luogo poiché visto come un posto di passaggio, non identitario e destinato esclusivamente alla circolazione accelerata delle persone. Oggi le cose sono però cambiate e non è più possibile definire gli aeroporti come dei non-luoghi o dei semplici spazi di transito che stimolano l’azione e non l’interazione.

In un’epoca di viaggiatori perpetui, di lavoratori pendolari, di massima mobilità e stressata velocità, la vita trasla lì dove queste tendenze si concentrano: nelle zone di transito degli aeroporti che quindi non devono più essere viste come un mero luogo di passaggio.

Luogo ormai impregnato dalla cultura del consumo, l’aeroporto ha assunto grande rilevanza negli ultimi anni, tanto da essere a questo punto vagliato come uno spazio a sè stante, che compete con i City Center dai quali ha ereditato un gran numero di attività e modi di vivere la socialità.

L’aeroporto rappresenta inoltre la porta d’ingresso verso un’esperienza nuova e singolare: ha la capacità di farci sprofondare in uno spettacolo formato dall’architettura scenografica dei luoghi e dall’esposizione degli sfarzosi oggetti in vendita che seducono i nostri sensi. È la soglia per il diverso e il nuovo. È un ambiente che ci fa volare ancor prima di prendere l’aereo, che ci consente di distaccarci dalla quotidianità e di vivere un’ inedita consapevolezza, straordinaria e spettacolare. L’aeroporto è uno spazio che assume in maniera sempre più rilevante una centralità sociale e comunicativa, tanto che persino Spielberg ne ha tratto ispirazione per il film The Terminal dove il protagonista interpretato da Tom Hanks si ritrova bloccato al JFK di New York in attesa dell'autorizzazione per entrare negli Stati Uniti. Particolarissima è una scena del film nella quale lo spaesato e confuso protagonista domanda ad un agente di polizia che lo accompagna nell’area passeggeri, dove passerà molti mesi, che cosa potrà fare per tutto quel tempo. “L’unica cosa che può fare in un aeroporto: shopping!.

L’aeroporto è quindi anche la rappresentazione di una realtà transitoria e non definibile; se a questa indeterminatezza si unisce la combinazione di emozioni e pensieri che si scatenano nella mente umana in riferimento al viaggio e ancor di più all’aereo, appare chiaro quanto le dinamiche comportamentali e di acquisto siano in questo spazio del tutto sconvolte.

In aeroporto aumenta inoltre il livello di attenzione verso l’ambiente circostante e l’effetto di questo meccanismo è da una parte il bisogno crescente di essere coccolati da una pluralità di servizi e dall’altro un più intenso interesse verso qualsiasi forma di comunicazione.

L’aeroporto si rivela quindi come il posto ideale per i brand per dar vita ad un’inedita forma di relazione con gli individui, per creare quel trend di fidelizzazione con vantaggi non prettamente legati ai prodotti di competenza, ma a servizi aggiuntivi che siano in grado di accostarsi in maniera empatica alle persone e dar vita alla giusta relazione umana.

Vi è venuta voglia di partire? Se vi capiterà l’occasione, andate a provare i massaggi express da 25 minuti al Barajas di Madrid o i trattamenti anti-jetlag ad Heathrow. Se invece avete voglia di qualcosa di decisamente innovativo, provate il corso di meditazione dell’aeroporto di Vienna per poi decollare alla volta di Amsterdam per sposarvi subito nel terminal e partire per un viaggio di nozze all’aeroporto di Abu Dhabi dove potrete giocare nel campo da golf da 18 buche direttamente allo scalo!

Buone vacanze!

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963