C’è che sto diventando vecchio, e i vecchi per loro inevitabile natura, quando non brontolano dicendo "non ci siamo", almeno scossano (scuotono) la testa osservando il panorama cittadino, facendo sfoggio di conoscenze dimenticate e criticando ferocemente i nuovi tempi moderni, paludi di ignoranza ed incapacità a conservare memoria storica. Sto invecchiando, appunto, ieri sera notavo che tra gli allestimenti natalizi con l’impianto di una giostra a cavalli vecchio stile, gradevole a vedersi in fregio del restaurato teatro Galli, le luminarie si sono arrampicate come un’edera infestante anche sul tronco e la chioma possente di un imponente platano, che prospera da tempo in quella dimora in quanto probabilmente impiantato nel lontano 1880, quando la piazza Malatesta fu ristrutturata a giardino. Scenograficamente notevole e quindi capace di suscitare meraviglia e perché no, spirito natalizio, in quella folla ignava che dimentica le radici più elementari della festa imminente, confondendola con una maratona agli acquisti appena successiva al Black Friday, e mistificando simboli precedenti il cristianesimo che ancora perdurano. L’albero di Natale, di derivazione celtica come albero di Yule, era per tradizione un abete rosso (Picea abies), era venerato come la rappresentazione di un albero cosmico che collega la linea piatta dell’orizzonte, dove vive l’uomo, al punto estremo che arriva al cielo affollato di dei, da cui deriva anche la tradizione del puntale scintillante. Orbene l’albero di Natale è per tradizione un abete, albero sempreverde a forma di cono, essenza parecchio diversa da un Platano orientale (Platanus orientalis L.) dalle foglie caduche e dalla chioma tonda che certo non invita ad ascesi celesti. Trovo personalmente preoccupante che l’ignoranza sulle nostre tradizioni arrivi al punto di confondere un platano secolare con un abete, mischiando in un unico lemma alla voce albero, il senso profondissimo di una cultura che faceva della conoscenza della natura e del contatto intima con questa il motivo più caratteristico dei propri valori. Tra poco si arriverà a sostituire in un pasto importante il Sangiovese con la Coca Cola, in quanto entrambi rubizzi. Allora per addolcire il senso di scandalo personale ho scelto, come tappeto musicale che allieti questi pensieri geriatrici, un brano di assoluta tradizione: un inno all’Abete, che altro non può essere l’albero di Natale. Ovviamente lo preferisco cantato in tedesco nonostante la trasposizione nelle mille lingue del mondo, perché su una musica popolare di origine medievale le parole originali della prima strofa sono state scritte in questa lingua dall'organista Joachim August Zarnack nel 1819, traendole da un brano popolare della Slesia. A tutti voi l’augurio di un Natale sereno e possibilmente secondo tradizione :)
Diciamo che c'è tempo, ancora:-)
Per Natale dico.. qui l'autunno pare tirare fuori i suoi colori più belli! pare tingersi di Verità, finalmente, quella sua degna della stagione che porta a dispetto di noi umani mooolto peggiorati. Migliorati per certi versi peggiorati per altri. Le tradizioni vanno mantenute e possibilmente non stravolte, ma ormai nell'epoca della globalizzazione becera e selvaggia, la coca cola è da un bel pezzo che ha sostituito il sangiovese, e non è il male peggiore, a mio avviso. Peggio invece tutto il resto, questa sorta di minestrone indigesto e cattivo che si vuol far passare per buono, come fuga dalla nostra natura come in una sorta di onnipotenza assoluta e fuga dalla paura con mille luminarie a darci il senso del possesso commerciale della luce a tutti i costi dello stupore, quando lo stupore vero è la connessione tra il cielo e noi stessi, dentro. Mi devo fermare, la stella danzante dentro me è ancora piuttosto ballerina - contraddizione in toto, nel senso che qui si dice ballerina per dire traballante, ed ha anche altri significati non bellissimi :)) insomma, non danzo ancora alla perfezione su questi tasti, ma volevo tanto commentare, sarebbe bastato, un semplice link, ma le parole lo volevano accompagnare. Grazie per il post, benefico e mi permetto (che sono anche un po' crucca) di mandarti un link appunto che avevo sul mio blog, molto bello ed in tema. Hai fatto molto bene benissimo a legare, al post il tema della tradizione perchè hai dato spunto per far riflettere sul fatto che non è così che oriente e occidente, commercio e spiritualità si dovevano coniugare, ammesso poi che ciò sia possibile... ma insomma... eppure mi dico dentro, che c'è una piccola stanzettina dentro ognuno di noi, in fondo al cuore di ognuno, in cui quella notte ci rifugeremo, non in solitaria, ma nel pensiero comune di questa nascita santa, a coniugarla con il mistero del cosmo, - anche quello pagano, purchè buono, da superbamente, ma altrettanto semplicemente descritto e ricordato.
Ti sono grata per accogliere le mie strampalatine (cit. Matteo) parole e ci riaggiorniamo per gli auguri di Natale.
Giuro, il caffè hag bevuto ora non era rinforzato :)
G.R.A.Z.I.E.
Roberta
https://www.youtube.com/watch?v=NsGy-A5SOPU
Direi che non sono 'pensieri geriatrici' poi, i tuoi.. ma spunti riflessivi sul fatto che, Natale resiste proprio come invito alla calma e non alla fretta... non all'andare veloce... ma per tornare davvero a quote più normali (cit. Battiato), e prendere dall'andare del tempo, e da chi ha più esperienza ed occhio critico a guardare le cose, lo spirito dell'unione con la nostra umanità, ed appunto lo splendore della natura che in questo periodo sa regalare a noi, compresi in queste geografie.
(commento lunghissimo!, scusami).
Inizio con un sorriso di gratitudine per il tuo commento. Parafrasando Mozart direi che non c'è una parola in meno né una parola in più del necessario.
Mentre contiamo meno di tre settimane a Natale ti racconto come un romagnolo che ti offre da bere sottintende vino, detto "e bè" (il bere), sta a te superare la vergogna e confessare che vuoi soltanto una bibita o ancora peggio acqua, lasciando che il tuo ospite sia autorizzato a pensare che tu sia ammalata :).
La vita evolve ed avanza sempre, i nostri bei tempi andati sono stati tempi scandalosi per quelli più anziani di noi, e questa è la ruota della vita. Resta il fatto che sono debitore al nonno per avermi trasmesso le radici delle tradizioni, in primo luogo vivendole con sincerità, senza trasgredire alle derive dei tempi moderni, senza mischiare il Sangiovese con l'acqua neppure quella con la bustina di Idrolitina, tantomeno con la Coca Cola; così cerco di fare inutilmente io con i miei figli, che almeno sappiano da dove sono partite quelle radici di cui oggi loro sono rizomi.
Ti ringrazio moltissimo per i Ramstein, Natale senza musica è come il mare senza onde, spero che i giorni di Avvento ti portino goccia a goccia quella pace preziosissima che precede il Natale, quello vero che si nasconde nella parte migliore del cuore nonostante il frastuono delle reclame e della folla concitata.
Ecco perché agli amici che possono capirmi lo auguro così.
Ancora una volta, ancora con maggiore intenzione: Buon Natale :)
Caro Amico provo a risponderti, e ti ringrazio innanzitutto immensamente per aver 'scomodato' Mozart :-)
Sul bere poi non c'è pericolo, sono sana come un pesce! :-))) anche se, sderazzando completamente dalla mia famiglia (sull'acqua mischiata col vino ti dico solo che era proibito a casa mia rigorosamente vietato fare simile cosa e la prima coca cola l'ho bevuta dopo i 16 anni:)))) io purtroppo sderazzando e a causa della mia età - come ho detto ad un altro amico, ci incontreremo tutti al centro anSiani :-)))) pratico talvolta questa abitudine, non volermene! ho incominciato a bere relativamente tardi, il vino, e a volte, proprio il mio corpo mi chiede tale burina procedura :)))
SUI tempi scandalosi impossibile non pensare ad Anime Salve ... e mi unisco in questo, e, ti ringrazio ancora per lo spazio concessomi e l'augurio più bello di Natale dell'altro post.
Chiudo questo mio lungo commento, con l'ultimo concerto di F.d.A. al Brancaccio di Roma, con Anime Salve.
https://www.youtube.com/watch?v=70dvXuxTtFQ
Buon Natale :-))
Il concerto del Brancaccio è un epitaffio perfetto della sua poderosa eredità artistica; lui che aveva messo in musica gli epitaffi di Spoon River. Ci sono capolavori eterni come queste anime sole che ha scritto assieme ad un altro artista formidabile come Fossati e che dimostra come la salvezza degli spiriti solitari deriva loro dal bene prezioso dell'essere diversi. In questo concerto, poi, assieme a lui ci sono i figli: Cristiano che suona e canta assieme anche nel brano che mi proponi e la giovane Luvi che con un altro pezzo dello stesso LP recita cantando una poesia che ho spesso citato nel mio blog, perché ha fatto breccia profonda nel mio cuore.
Ti ringrazio delle tue parole e della musica da ascoltare assieme :)
Si. Credo sapesse di dovere morire e voleva concludere in bellezza. A Roma. Arrangiamenti sublimi scenografia raffinatissima esecuzioni al massimo della pignoleria e bravura artistica. Con la
cornice dei figli, sebbene nel backstage le litigate e rimproveri con Cristiano erano violenti e severissimi. Ho il grande rammarico di non aver potuto assistere a questo concerto, le mie corde si erano spostate altrove senza bilanciamenti che poi torneranno, che poi tutto torna al suo posto. Devo moltissimo a Lui, perché mi è stato terapeutico in ogni dove :passato, presente, futuro e la canzone dacte donata ha un valore per me dei miei segreti e pesi sul cuore, un bilancuamento difficile e una cicatrice vecchia ma ancora visibile alla mia anima.
Ho questo dvd, Geordie è stato il calmante di Matteo per la sua infanzia, così come tutta la sua Opera.
Ti sono grata per darmi lo stesso spazio che ho a "casa mia" dove contobdi tornare presto. A scrivere.
R.
Una tra le poesie più allegoriche di W.B. Yeats racconta come Aengus alla fine delle sue peregrinazioni trovi le mele d'argento della luna e le mele d'oro del sole. Immagino sia un percorso aspro e faticoso quello necessario per arrivarci, ma ti auguro tu possa arrivare a questo luogo d'incanto e di magia.
:)
Farai meglio a prestare attenzione
farai meglio a non piangere
farai meglio a non mettere il broncio e ti dirò il perché: Babbo Natale sta arrivando in città
Nel mio brontolio c’è il dispiacere di veder dimenticate le tradizioni, queste soprattutto dovrebbero essere la base di ogni festa, Natale compreso. Si tende a fare le cose tanto per fare, scordando l’origine preziosa ed umana che ci porta a compiere gesti rituali, serve a non perdere il senso della realtà, opponendosi con vigore a tutte le variazioni che hanno sempre uno scopo commerciale o di profitto: come il buon Babbo Natale che era vestito di verde e che la Coca Cola Company ha colorato di rosso.
Buon Natale sincero e grazie dei tuoi pensieri :)
Mentre contiamo meno di tre settimane a Natale ti racconto come un romagnolo che ti offre da bere sottintende vino, detto "e bè" (il bere), sta a te superare la vergogna e confessare che vuoi soltanto una bibita o ancora peggio acqua, lasciando che il tuo ospite sia autorizzato a pensare che tu sia ammalata :).
La vita evolve ed avanza sempre, i nostri bei tempi andati sono stati tempi scandalosi per quelli più anziani di noi, e questa è la ruota della vita. Resta il fatto che sono debitore al nonno per avermi trasmesso le radici delle tradizioni, in primo luogo vivendole con sincerità, senza trasgredire alle derive dei tempi moderni, senza mischiare il Sangiovese con l'acqua neppure quella con la bustina di Idrolitina, tantomeno con la Coca Cola; così cerco di fare inutilmente io con i miei figli, che almeno sappiano da dove sono partite quelle radici di cui oggi loro sono rizomi.
Ti ringrazio moltissimo per i Ramstein, Natale senza musica è come il mare senza onde, spero che i giorni di Avvento ti portino goccia a goccia quella pace preziosissima che precede il Natale, quello vero che si nasconde nella parte migliore del cuore nonostante il frastuono delle reclame e della folla concitata.
Ecco perché agli amici che possono capirmi lo auguro così.
Ancora una volta, ancora con maggiore intenzione: Buon Natale :)
Ti ringrazio delle tue parole e della musica da ascoltare assieme :)
:)
:)
Auguri belli, Max.. auguri secondo tradizione a te e i tuoi cari :*
Ricambio di cuore gli auguri secondo tradizione... e secondo sentimento: Buon Natale :)
virgola
farai meglio a non piangere
farai meglio a non mettere il broncio e ti dirò il perché:
Babbo Natale sta arrivando in città
Nel mio brontolio c’è il dispiacere di veder dimenticate le tradizioni, queste soprattutto dovrebbero essere la base di ogni festa, Natale compreso. Si tende a fare le cose tanto per fare, scordando l’origine preziosa ed umana che ci porta a compiere gesti rituali, serve a non perdere il senso della realtà, opponendosi con vigore a tutte le variazioni che hanno sempre uno scopo commerciale o di profitto: come il buon Babbo Natale che era vestito di verde e che la Coca Cola Company ha colorato di rosso.
Buon Natale sincero e grazie dei tuoi pensieri :)