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Da zer0 a me

Pensieri calcoli poesia e musica

 

 

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Ciao Babbo

Post n°569 pubblicato il 12 Settembre 2019 da Zero.elevato.a.Zero
 

E ti rialzerà,
ti solleverà,
su ali d'aquila ti reggerà
sulla brezza dell'alba
ti farà brillar
come il sole,
così nelle sue mani vivrai.

(Salmo 90)

(La Morte non è niente di Henry Scott Holland)

Non vorrei che queste righe possano considerarsi l’effetto di un momento triste, anzi sono di gioia profonda per il regalo della vita che mi hai dato e di tutti quelli innumerevoli  nei giorni successivi, che capisco sempre meglio e apprezzo sempre di più.
Il fatto è che qui non avevo ancora scritto di te ed è importante per me lasciarti questo posticino.
È passato un anno da quando ci siamo stretti la mano per l’ultima volta, ma tra noi non è cambiato niente. Mi siedo qualche volta nella tua poltrona, quella nel tuo ufficio, che è ugualmente ricco della tua presenza.
La mamma mi ha chiesto come mai vado poco al cimitero a trovarti e io, bhe, tu mi conosci bene, io non ho bisogno di vedere una foto sulla lapide, perché ogni giorno rivedo i luoghi che tu hai vissuto lungo i tuoi novant’anni di vita e ti trovo qui nelle tante cose che hai fatto, senza bisogno dell’ombra di un angelo di pietra per parlare con te.
Stamattina il ricordo è tornato a quel giorno di un anno fa quando te ne sei partito verso l’alba dicendomi che avresti preparato il nostro incontro futuro, lasciandomi mille raccomandazioni come sempre. Me le ricordo ancora tutte, nonostante la memoria non sia il mio forte: le cose importanti non si dimenticano.
L’alba di oggi è stata uguale a quella di allora, come il tuo sguardo e la tua anima di fronte al grande passo: luminosa e serena.
Ciao Babbo, ti saluto ancora una volta con un sorriso radioso e le mani che si stringono forte :)

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Commenti al Post:
sorboledgl
sorboledgl il 12/09/19 alle 18:56 via WEB
... e bhe ... difficile non commuoversi ... molto bello il post , di quell " fatti " con amore ... grazie per il tuo pensiero
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 13/09/19 alle 12:19 via WEB
Sono io che ti ringrazio di esserti fermato per lasciarmi un pensiero, l’argomento era tale che non poteva che essere fatto col cuore, sono felice di aver saputo tradurre in parole un sentimento interiore e un’emozione che tu hai colto.
Benvenuto, un saluto ed un sorriso :)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/09/19 alle 23:34 via WEB
ora è un po' più chiaro il perchè della tua lunga assenza dal blog (forse sbaglio), e forse dovrei tacere, ma è tanto bello questo omaggio. E consentimi, sei stato fortunato. Lo so' che non c'è mai rassegnazione alla morte di un genitore nemmeno se è molto anziano, ma mentre ti leggevo ed ascoltavo il video non potevo fare a meno di pensare a mio padre. Il ricordo di lui si affievolisce. Eppure, sai, penso che ha lasciato traccia in Matteo! lui piccino era così diverso, chiaro capelli lisci, lentiggini. Ora è somigliante moltissimo a mio padre. E quante volte non l'ho perdonato per essersene andato senza abbracciarmi, senza spiegarmi. Solo un giuramento mi costrinse a fare, ero troppo piccola e l'ho tanto odiato. Il giuramento non l'ho mantenuto per intero.. mi diceva che avrei dovuto usare sempre la mia intelligenza sempre, sopra a tutto, e che qualora non avessi potuto andare all'università dovevo fare ragioneria. Poi mi disse : hai capito? e pensa a tua sorella che è più piccola. Dai il buon esempio. Non sono riuscita a fare nulla di tutto questo. Ma quando lavoravo e raggiunsi le vette del più lussuoso ed importante degli uffici come segretaria, l'ho sentito accanto a me, ed anche quando è nato Matteo che credevo fosse arrivata l'ora mia, ed invece con mia nonna (la mamma di mia madre, lei che lo ha aiutato a morire), - mi disse che c'era ancora tempo. Caro amico, perdonami ti chiedo scusa, se scrivo di getto, con le parole che mai sono sgorgate così.. non voglio sciupare il tuo post.it ma se hai deciso di scriverne, è perchè vuoi condividere con tutti noi, ed io mi sento di farlo. Te ne sono grata. Tantissimo. Io non riesco più a ricordarlo, e molte volte invece ho avuto bisogno ed ho bisogno ancora di ritrovarlo su una lapide di pietra, col suo sorriso bellissimo. nulla più mi parla di lui, anche se, mi porto dentro i suoi geni, ed i passi che ha camminato anche lui. Sono sicura che un giorno lo rivedrò e lo abbraccerò. Grazie con tutto il mio cuore, e perdonami. Se ho sciupato il tuo post. BELLISSIMO. Un ricordo semplice ed onesto, sincero e senza impalcature, vero, leggero, importante. GRAZIE.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 13/09/19 alle 12:19 via WEB
La mia assenza dal blog è dipesa dal furto della musica e dall’esercizio di pazienza nel rattoppare tutti i vecchi post. Nel frattempo la mia cronaca quotidiana è andata avanti con i suoi eventi, che fanno parte della ruota della vita, niente di straordinario visti da lontano, eppure così importanti per le mie emozioni. In questo tempo è successo anche che mio babbo arrivasse alla fine del suo cammino terreno: una cosa perfettamente naturale.
La ragione di queste righe esposte pubblicamente, motivo per il quale non hai niente di cui scusarti e, sempre per il quale, ti ringrazio sinceramente di questa partecipazione accorata, è quello di capire a distanza di un anno, che non sono pochi giorni e nemmeno un periodo enorme da perderne la memoria, cosa passa nel mio cuore. Spesso si usa la frase di circostanza “è venuto a mancare” ma questo vuoto non lo sento, non è stata una morte improvvisa in giovane età, com’è invece è capitato a suo padre, un nonno che non ho mai conosciuto; ho qui tra le mani il patrimonio della sua esperienza che mi ha trasmesso un giorno alla volta, in trent’anni abbondanti di lavoro assieme, ho ancora tangibili perfino gli oggetti della sua quotidianità, alcuni dei quali sono diventati pezzi da museo come il regolo calcolatore. Mi resta soprattutto degli ultimi mesi della sua malattia il tempo che Dio ci ha regalato assieme, la possibilità di chiarire e migliorare le cose non dette, i pensieri che per timidezza o pudore non erano diventati dialogo. Il senso più prezioso della vita sta proprio nel fatto che ha dei limiti ed ogni momento è sabbia dorata che scivola nella clessidra, regalando scintillii che raccontano di un mistero da cogliere: attimo per attimo, granello per granello.
Oggi sono qui e mi accorgo che non è venuto a mancare niente, era soltanto questo il senso delle mie parole, quei giorni di un anno fa erano semplicemente il giusto compiersi di una vita e di altre che proseguono, più forti e più ricche per aver raccolto il suo testimone. Così immagino sarà anche per noi quando il tempo sarà maturo, forti di un sorriso sereno e di un stretta di mano, dicendosi addio, che vale, come ho scritto mille volte, un arrivederci.
Ti ringrazio con un sorriso splendente come il cielo terso di questa mattina di sole :)
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/09/19 alle 23:48 via WEB
Grazie a te, per aver condiviso, e per aver caricato di ottimismo questo nostro vivere, che non ci prepara alla morte (non ci prepara mai) perchè essa avviene molte volte in circostanze, più che drammatiche, o in giovane o giovanissima età. L'esperienza che richiami, personale tua, è abbastanza fortunata scusa il termine e naturale, come dovrebbero essere le vite. Ma nella sua variabile di questi arrivederci non sempre arriva così, ed appunto bisognerebbe esserne educati fino da bambini, ma è un discorso lungo, e dalla mia ho solo che tu comprendi anche se male scrivo ciò che voglio dire. Lo so' che lo capirai. Una volta da qualche parte ho letto, che ognuno di noi, ha il suo tempo di restare QUI, e anche a ciò che ci sembra tanto drammatico, c'è una spiegazione, nel senso che ogni vita ha la sua durata. E il suo passaggio splendente, a prescindere da quanto. Domani dovrò affrontare una giornata pesante, che si è resa ancora di più (pesante) da variabili di consapevolezza estrema, che forse questa età della maturità mi chiama a far conto (e contro) :-) quindi mi auguro davvero che tu abbia compreso nonostante la mia esposizione zoppicante. PS: il post richiamato dal tuo commento al mio blog, è bello, lo ricordavo. Grazie. Notte buona. Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/09/19 alle 18:29 via WEB
Hai davvero ragione, la nostro cultura ci propone solo la morte spettacolo dei telefilm, che così resta una favola appartenente ad un mondo diverso dal nostro. Anche quella semplice e necessaria della natura, che possa essere l’uccisione di animali che poi mangiamo o, anche per rispetto ai vegetariani, lo strappare alla vita un caspo di insalata, è un momento al quale non si assiste più, per cui spesso ci si arriva impreparati. Allo stesso modo la ritualità sociale che dovrebbe servire a prendere atto dell’evento, i funerali le ricorrenze, riscaldati dall'affetto dei parenti ed amici chiede un tempo che questo nostro vivere spesso non è più in grado di concedere per intero. Così la morte fa ancora più paura invece di essere il mistero più naturale che la vita porterà a scoprire.
Io penso di avere capito bene le tue parole, che sono del tutto comprensibili e condivisibili, spero che la tua giornata impegnativa si sia consumata senza troppa sofferenza e magari con qualche momento nel quale sorridere. Il sorriso è il primo istinto dall'inizio della vita vera fino alla collina dei giochi. :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 21/09/19 alle 09:00 via WEB
caro Amico, le tue parole, mi hanno accompagnata anche senza 'leggerti', perchè sono sincere e prevalgono su km e fili elettrici. Grazie quindi e ti sorrido mentre i muscoli facciali mi fanno risponderti come uno specchio anzichè il monitor. :-) con segnetti letterali che indicano il sorriso. Anche se non rendono, ma sanno dimostrare, perchè con le parole, tanto si può fare,si può dire, dimostrare, - magia umana loro (e divina) del volare anche fuori dalle righe stesse... nel mistero di noi . appunto. Sul tuo commento per tornarci senza andare fuori tema.. Sorella Morte la chiamava San Francesco. E si torna sempre a lui...a Lui. Grazie infinite. Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 23/09/19 alle 06:37 via WEB

Laudato si' mi' signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare.
Guai acquelli ke morrano ne le peccata mortali,
beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda nol farrà male

(Francesco d'Assisi)

Sono molto belle queste tue parole, vorrei cogliere soprattutto il richiamo francescano a me sempre caro. Nel suo testamento poetico lasciatoci poco prima di completare il suo viaggio terreno, la prima poesia cantata in italiano di cui si conosca l'autore, il Poverello ci invita a considerare la morte come una sorella, qualcosa di familiare nella vita, da amare con il vincolo del sangue, perché a noi connaturato.
A me piace ancora di più l'elevata puntualizzazione teologica che ci sarà una seconda morte al momento del giudizio universale, un trapasso che per coloro che hanno vissuto degnamente non comporterà dolore alcuno. Forse è questo punto della vita che ci spaventa di più, la sensazione che si possa provare sofferenza invece che sollievo, è un messaggio di grande rassicurazione per me, e di dolcezza senza fine.
Con la stessa levità delle foglie che cadono ti auguro un Autunno pieno di colori.
:)
 
Lutero_Pagano
Lutero_Pagano il 13/09/19 alle 08:39 via WEB
Più che andar via si fanno posto dentro di noi modulando il nostro agire. <bq>In effetti non c'è niente e nessuno che scompaia davvero.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 13/09/19 alle 12:20 via WEB
Totalmente d’accordo con te, nei confronti di un genitore non c’è solo una eredità genetica, ma soprattutto quella del loro insegnamento fatto più di esempio che di parole.
Ti ringrazio per la tua presenza e per il tuo pensiero che ho apprezzato molto. :)
 
solosorriso
solosorriso il 14/09/19 alle 22:22 via WEB
Ti capisco...e leggere di tuo padre non ha potuto far altro che riportarmi indietro a qualche anno fa...quando a distanza di otto mesi l'uno dall'altra ho perso i miei anziani genitori. Uno strappo grandissimo a qualunque età ma finchè vivono nei nostri ricordi non moriranno mai...Bellissimo il tuo saluto che vi unirà per sempre...Pensa che questa poesia con cui tu accompagni le tue parole io l'ho scelta per il ricordino di mia madre...ogni tanto la guardo e la leggo e mi manca un pò meno :-) Un abbraccio solidale e Buona domenica :-)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/09/19 alle 18:28 via WEB
L’avventura della vita, anche quella del rapporto con i genitori, tocca corde sensibili e fondamentali delle nostre emozioni. Tra queste non è del tutto imprevedibile la necessità di lasciarsi a distanze maggiori. Mi dispiace che il tuo saluto ad entrambi sia avvenuto in tempi così ravvicinati. Quando però si eredita un patrimonio di esperienze e di tempo vissuto assieme, il tesoro è così ricco che è più facile comprendere questa ineluttabile necessità della vita.
Grazie di cuore delle tue parole e della tua condivisione :)
 
ditantestelle
ditantestelle il 16/09/19 alle 08:13 via WEB
Bel ricordo, Max. Io, un po' l'ho patito il fatto di avere avuto un padre che non era padre. Un po' sì, l'ho patito quell'affetto che non ho avuto. Quel stare sulle sue, quell'obbligo di ricoprire solo un ruolo. Crescevo e via via mi sono sempre sentita non capita del tutto, non amata. Non gli andavo a genio.. non gli ero simpatica forse. Forse, avrà avuto anche lui questo atteggiamento da piccolo, avrà patito anche lui, quell'aver avuto un non-sentimento come lo è stato, conseguentemente poi, il mio. Cose della vita, non ci si può più far nulla, solo fermarsi un attimo e raccontarlo ad un vecchio amico.. :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/09/19 alle 18:31 via WEB
Mi dispiace, sinceramente mi dispiace, la condizione di essere padre, non voglio usare la parola mestiere che non ritengo appropriata, chiede di affinare un istinto molto più sottopelle e molto meno potente di quello materno. Le tue parole mi fanno riflettere ed interrogare, perché se da un lato si è allontanato da me il contatto come figlio, sono invece ancora chiamato a quello della paternità. Hai ragione, nel mio caso spesso l’affetto fatica a trovare le parole migliori, soprattutto con mio figlio che ha un carattere chiuso simile al mio, eppure dentro al cuore l’energia è fortissima e questa scaturisce in empatia. Qualche giorno fa, tornato dalla sua Odissea, si è fermato per pochi giorni a casa, ho avuto modo così stare un po’ con lui e di vedere assieme lo spettacolo delle Frecce Tricolori nella nostra città. È stato un momento intimo (in mezzo a migliaia di persone) e molto bello, poche parole forse, ma quella luce negli occhi e il suo comprendere una passione mia ed una scoperta sua. Solo in apparenza è più facile la conversazione con mia figlia, perché per lei le parole sono più naturali, è di carattere ostinato però e questo comporta visioni diverse. La sua visione al femminile comunque è un qualcosa da imparare, a volte con momenti dolci a volte con contrasti da comprendere e superare.
È stato un regalo prezioso questo tuo sederti accanto a me sulla panchina e raccontarmi dei tuoi ricordi e delle tue emozioni: grazie davvero molto, grazie sì :)
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 16/09/19 alle 19:26 via WEB
uno scritto che commuove per la delicatezza delle immagini raccontate per ricordare e per la leggerezza composta ed affettuosa delle parole scelte. davvero grazie per la condivisione di un fatto tanto intimo
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 17/09/19 alle 09:04 via WEB
Davanti al rigoglioso vilucchio
Consumiamo il nostro pasto
Noi che siamo solo uomini.

(Basho)

Nel dare il benvenuto ai tuoi pensieri, rifletto assieme a te sull'attributo "intimo" che tu dai ad un lutto. È certamente così. Eppure, essendo uno di quei momenti umani che toccano tutti, credo sia da tutti comprensibile e, possibilmente, empatico.
Lo scopo principale di questo blog è quello di imparare a comunicare le mie emozioni, che altrimenti terrei dentro senza possibilità di comprenderle a fondo, questo succede anche e soprattutto grazie al confronto con altri pensieri. Semplicemente, trascorso un anno, ho provato a parlare allo specchio di quello che è una tappa comune dell’età adulta, sul concetto del trapasso avevo scritto altre volte, per esempio in occasione della morte di un mio amico e coetaneo. Messo a confronto con un Addio ancora più vicino al cuore devo dire che ancora sono vere per me le parole che, con la consueta fatica, ho fatto emergere allora.
Ti ringrazio sinceramente per il tuo commento e per il regalo prezioso delle tue emozioni,
Max :)
 
several1
several1 il 17/09/19 alle 09:17 via WEB
tuo padre ascolta da qualunque posto gli parli ... e dovrebbe pure sorriderti
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 17/09/19 alle 12:49 via WEB
Io credo di sì, lo credo con la massima sincerità, che un filo tenace come quello che ci ha legati non si possa mai sciogliere del tutto, e che lui riesca ad ascoltare ancora rispondendomi come era suo costume con un sorriso aperto.
Grazie della tua vicinanza e della tua visione :)
 
Nous_Spirito
Nous_Spirito il 17/09/19 alle 11:49 via WEB
Inevitabilmente una lacrima è scesa, ma era di gioia, un momento di attenzione estremo e splendido verso tuo padre, il tuo babbo. La tua chiara, tenera e profonda trasparenza , il tuo bene che non ha fine, ma continua, mi commuove e si confonde in un melodioso silenzio..
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 17/09/19 alle 12:51 via WEB
Raccolgo con delicatezza le tue parole bellissime. Su alcune di queste, le ultime, vorrei porre l’accento: al ricordo di quella mattina si associa, una volta consumato l’ultimo saluto, il vociare mattutino degli uccellini che salutavano il nuovo sorgere del sole. La morte è una parte della vita, e la vita, se la si ascolta con un minimo di attenzione non può che essere musica.
:)
 
surfinia60
surfinia60 il 18/09/19 alle 18:09 via WEB
Da quel che leggo tuo padre ha avuto una vita lunga e un bel rapporto tra voi. Questo ti permette di sederti su quella poltrona e coccolare i bei ricordi di ciò che avete condiviso. E' una grade fortuna che io purtroppo non ho avuto. Un caro saluto
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 19/09/19 alle 07:44 via WEB
Il mio desiderio principe su queste pagine è di sperimentare armonia. Esporre alla conoscenza altrui sentimenti personali, vuol essere niente più di un momento di condivisione. Certamente il mio rapporto con mio padre è stato un regalo della vita, comprendo perfettamente che non tutti i rapporti con i genitori sono così, nel mio caso lo è stato, è semplicemente un momento di cronaca dei miei giorni che passano e che mi aiutano a capire il sentiero percorso per trovare energie su quello ancora da calpestare.
Mi dispiace sapere che tu non hai avuto la stessa avventura, eppure questo non ti ha impedito di arrivare fin qui nei tuoi giorni, perfino di leggere questo blog e trovare il coraggio e la maturità di dire che non sempre è facile il rapporto con chi ci ha regalato la vita.
Ti ringrazio per questa sincerità e per la tua presenza.
:)
 
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