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Di rabbia, d'amore e di numeri

Post n°559 pubblicato il 15 Maggio 2019 da Zero.elevato.a.Zero
 

Torbole Sun

41 Diminuzioni.
Inizio, o meglio ricomincio, dal tratto saliente per il quale non ho prodotto nuovi post da 328 giorni: numero composto da 2³ x 41: la sottrazione della musica.
Inspiegabili e soprattutto inspiegati mutamenti nel codice dei Blog sulle pagine di Libero, han fatto sì che fosse necessario per i vecchi post cancellare e reinserire i brani presi da Youtube, mentre per lo scorrere automatico delle foto provenienti da album di Flickr non sono riuscito (tantomeno mi è stato suggerito dallo staff tecnico di Libero) nel trovare rimedio.
Ripeto ancora una volta che il contorno musicale è per me di importanza strutturale, costituendo il maschio murario sul quale appoggiare le mie parole ben più leggere e fragili.
La mancanza improvvisa della musica ha suscitato in me un primo sentimento di rabbia, come se mi fosse sottratta una cosa che consideravo mia. Di mio in effetti non c’era assolutamente nulla, non certo il testo o la musica delle canzoni, questa considerazione è stata l’origine delle mie riflessioni.
Parto quindi argomentando sulla scelta del brano di sottofondo, canzone che appartiene di diritto all’album dei capolavori della musica cantautorale italiana, un testo che lo stesso autore ha definito in numerose interviste un compendio di rabbia e di amore, cosa che ha ispirato il titolo della presente pubblicazione, luogo dove trascrivo quello che succede nel mio mondo, attraverso di me, anche se lo faccio usando esperienze e pensieri altrui rielaborandoli. Lo propongo nella versione del concertone di Elisa all’Arena di Verona, perché mi piace la musica dal vivo con le sue generose estemporaneità che rendono diverso il brano da quello originale perfetto, ma ingessato, che appartiene al ricordo comune, privandolo però della meraviglia nell’ascolto di una cosa rinnovata in forma diversa. Trovo emozionante e bellissimo il duetto, l’incrocio di voci che artisti come Elisa sanno esaltare contemperando capacità espressive ed interpretative. La scoperta di Elisa, poi, è un regalo di un’amica che la stima e la porta nel cuore, è un piccolo modo per ringraziare entrambe delle emozioni che mi sanno suscitare. Un’amica che ha un peso importante anche qui, grazie alla sua presenza continua nei commenti di questo blog fin dal suo apparire, spero possa sentire almeno per una volta anche sue queste pagine, queste immagini, questa musica.
Il fatto che la rabbia della canzone possa sublimare in amore mi ha portato a comprendere che allo stesso modo la mia rabbia effimera ed ingiustificata non poteva essere motivo di abbandono delle cose che mi fanno bene, dell’amore che mi deriva anche dal fatto di essere blogger, dal bisogno di capirmi cercando di scrivere su quella cosa astrusa ed ineffabile che sono i sentimenti, e perfino di trovare riscontri, confronti e conforti di altre anime amiche sulla parte meno numerabile della mia vita.
Oggi gli auspici numerali e materiali sono i migliori perché lasci di nuovo una traccia personale; guardando come al solito, ed ancora una volta in modo errato all’indietro, rivedo quante cose, quante mutilazioni, ha subito la mia vita nel volgere di poco meno di un anno, persone care sono scomparse dalla mia quotidianità, altre che, per la necessità che ha la vita di crescere, distanziano il loro cerchio che si intersecava con il mio diventando a malapena tangente ed io… che con disperata ostinazione vorrei sempre tutto fisso e possibilmente sempre tutto uguale, faccio i conti con le mutazioni del mondo e col senso della diminuzione che è indispensabilmente l’altra colonna portante del mio scrivere oggi.
Un anno pieno anche di cose nuove di Primavera che si oppone con la propria energia all’Autunno desiderato, spronandomi a vincere un sentimento di vecchiaia che deve attendere ancora.
Se del caso farò scrittura anche degli eventi trascorsi, ma con il senso agognato di una serenità lontana dalla cronaca e dall’ingordigia dell’immediato, mediando l’amaro del perdere con il dolce del ritrovare, la sottrazione con nuove addizioni, su quel cammino impossibile da capire nel suo sviluppo futuro, ma spero comunque illuminato da un notturno di luna e stelle, ancora con una spada in mano e la voglia di oltrepassare il mare.
697 parole, è proprio un buon numero per concludere questo post con il solito immancabile, ma del tutto sincero, sorriso :)

Elisa - Renato Zero: Il Cielo

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Commenti al Post:
lightdew
lightdew il 15/05/19 alle 08:54 via WEB
Ti lascio un pensiero di getto, dopo aver letto questo post che, da giusta osservazione, presenta moltecipli e muliebri livelli di indirizzo e comprensione, a iniziare dal simbolo Ching al terminare col desiderio del nuovo che sta nascendo.
Anelli della vita che avanza e che va assecondata, con lo stupore che il nostro bambino interiore può abbracciare e che, fortunatamente, hai deciso di ricondurre in superficie.
Ora un pensiero personale, che parla di me, soltanto. Elisa e Renato, in questa esibizione, mi hanno commosso nel profondo, con malinconia. Come quando saiche non c’eri e che non ci sarai. Il tempo scorre e di tempo, non ne abbiamo poi così tanto.
Ti lascio un caro saluto condito con un caloroso bentornato al tuo mondo blogger, un sorriso e uno sguardo rivolto al Cielo
Laura
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 15/05/19 alle 10:06 via WEB
Ti lascio una risposta altrettanto poco meditata, considera che questo post abbia quantomeno 41 livelli: i primi servono a me per imparare a comunicare meglio e più sinceramente, i successivi per coloro che vogliono scavare più a fondo e capire le mie zone meno illuminate, gli ultimi probabilmente accessibili solo a me, ma questo è il potere della scrittura quando si unisce al bisogno della memoria.
Avrei potuto limitare questo post alla tessera del I ching, ma poi sarebbe diventato un indovinello e io invece ho bisogno di sviluppare di più la capacità di trasmettere con le parole le mie emozioni, altrimenti rimangono dentro come un conglomerato invece di disgregarsi in pezzi riconoscibili e nominabili. C’è senza dubbio il rischio di smarrire qualcosa per strada, la somma dei frammenti di una sintesi non è mai pari al totale originario ma, come ho capito in questo periodo, è fondamentale, almeno per me, accettare le cose che diminuiscono e che viceversa pensavo fossero certezze.
La malinconia (che puoi vuol dire umore oscuro) è a suo modo altrettanto una forma di rabbia, la quale ha un effetto sulla bile; penso derivi dalla constatazione di “aver perso” qualcosa, come se quel qualcosa ci dovesse appartenere di diritto, per questo ti invito affettuosamente, anche se è difficile, a cercare di sostituire ogni volta la malinconia con un senso di quell'Amore che non ti manca: in fondo le cose smarrite non sono perdute per sempre, tutto ritorna al centro; rimane perlomeno il ricordo del loro desiderio che ha alimentato gioia ed energia, questo desiderio è possibile sostituirlo con altro, soprattutto con la speranza che non deve mancare mai.
Anche gli Stadio, mentre ballano al buio dicono: “Questo tempo per noi è poco e prezioso . Passerà prima, o poi e non tornerà”. È questo il dono più splendente della vita, la preziosità di qualcosa di limitato e per questo da sfruttare al meglio, consapevoli che la costruzione di lunghi momenti di “tempo perso” sfoceranno in pochi attimi degni di essere vissuti, meritevoli di descrivere il senso della nostra esistenza e, per me, da ricordare per quanto possibile, anche lasciandone una traccia elettronica.
Io non credo di avere mai abbandonato in questi mesi il mio mondo da blogger, non credo che sia nel numero dei post prodotti il beneficio che io ne traggo, all'inizio di questa esperienza ho scritto un post al giorno, ho resistito però solo 10.000.000 di secondi. Anche nei lunghi trimestri tra un equinozio ed un solstizio nei quali non ho scritto verbo non ho smesso di sentirmi parte di questo universo. Oltre alla parola, comunque importante, è altrettanto indispensabile per me curare l’ascolto, non quello frettoloso, ma quello che cerca possibilmente in profondità, come dicevo più sopra. È vero spesso lascio commenti con parole e musiche altrui, nella mia intenzione contengono il messaggio che vorrei trasmettere, ma in una forma migliore di quella che potrei dargli io, non nascono dalla fretta di dare al più presto qualcosa pur di mostrare il passaggio e la lettura, spesso la ricerca di una poesia o di una canzone mi richiede più tempo di qualche semplice parola, resta per me il desiderio di condividere di aggiungere un pensiero, parallelo o sghembo che sia.
Questo mondo attuale va molto di fretta, troppo per il mio carattere, da sempre ho descritto il mondo dei blog come quello di un rifugio in un giardino di salici in riva al fiume, dove trascorrere le ore è senza peso, per cui ancora una volta ti sono grato di esserti fermata con me a guardare la corrente (sperando che non tracimi come accade ai fiumi romagnoli in queste ore) e bere una tazza di The del tutto virtuale, ma altrettanto fragrante. Credo che nel Cielo viva una folta schiera di Angeli che approvi silenziosamente coloro che cercano, nel senso della vita, la privazione delle cose impellenti, per trovare un senso d’armonia, di comunione di pensiero, quello che possa essere definito: pace.
Vedi com'è buffo il mondo dei numeri? Ancora 697 parole di risposta, la stessa quantità di quella impiegata nella scrittura del post:) Bentornata allora in questo blog, che è anche tuo e dove c’è davvero molto di te :)
 
lunetta_08
lunetta_08 il 15/05/19 alle 09:43 via WEB
Bello questo duetto, sono entrambi bravissimi cantanti, che sanno emozionare. Di Elisa adoro "Luce", mentre di Renato "Cercami". Così, tu riapri il blog e l'io ho appena chiuso! Troppi disservizi, funzionava sempre peggio e ho desistito. Vedremo se avrò il desiderio di riaprirlo in futuro. Un sorriso e una felice giornata :-)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 15/05/19 alle 10:08 via WEB
Il fatto è che torno semplicemente a scrivere, che proprio chiuso il blog non è stato mai, almeno per la possibilità, che a me piace tanto, di rileggere vecchie pagine e di lasciare commenti. Non posso condividere l'effetto di questo ritorno con lo staff di Libero che non è stato in grado di supportarmi con consigli efficaci, se non quello oneroso di cancellare e postare nuovamente tutti i video Youtube che non si vedevano più, cosa che ho fatto con rabbia iniziale e quindi ritrovando pazienza. Per colpa di questa sottrazione ho dovuto impiegare energie e tempo che mi sono serviti a capire con coscienza quanto tenevo a queste pagine. È per le cose migliori che il tempo si trova e la fatica si spende.
Mi piace pensare che possiedo ancora una riserva di indignazione per andare contro corrente e superare le difficoltà, dà un senso di piacevole euforia la capacità di fare manutenzione.
Spero possa capitare anche a te, o quantomeno, che se il bisogno di scrivere supera la soglia della fatica possa condurti a trovare la piattaforma migliore e il posto dove sei più comoda per lasciare la tua luce.
Auguri splendenti :)
 
   
lunetta_08
lunetta_08 il 21/05/19 alle 09:11 via WEB
Grazie, chissà...in futuro potrei valutare nuove piattaforme. Adesso, nonostante di disservizi, sono ancora affezionata a questo spazio e agli amici che scrivono qui, perciò rimango (in silenzio!) e vi leggo con piacere. Un abbraccio :-)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 21/05/19 alle 11:30 via WEB
È un affetto che comprendo benissimo, per lo stesso motivo ho preferito interrompere prima la rabbia, poi la pigrizia ed infine il silenzio. Valuterai, secondo il bisogno che provi, di tornare a lasciare un segno di te, è un potere che dona libertà; del resto insisto ancora una volta ad affermare che si può partecipare al mondo del blog anche senza scrivere cose nuove, dedicando attenzione ed aggiungendo pensieri a quelli degli amici come hai appena fatto.
Ti lascio un sorriso nell’attesa che ritorni :)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/05/19 alle 18:11 via WEB
Un ritorno alla 'grande' permettimi di dire senza enfasi. Ti ho letto (prima) ti rileggo ora, apparendo. Condivido la possibilità di tornare a scrivere il tuo personale libro della vita. Tra le variabili di essa, c'è per l'appunto quella di fare di questo post-o :-) il proprio libro personale, - sperando chissà un giorno anche di stamparlo.! Oddio per la musica la vedo difficile:) ed a tal proposito, ti dico che anche io (come tutti cmq qui) ho difficoltà ad inserire le cose. Prima fra tutti non mi piglia più il link sullo scritto. Mi avevi anche aiutato in tale senso ossia la possibilità che su una parola apparisse il link musicale. Poco importa alla fine. Alla fine conta, la nostra sostanza/essenza, e quel che di buono ne traiamo per noi, e poi per gli altri che ci leggono. :) post gradevole ed amo anche il brano, sebbene, - essendo un brano che ascoltavo proprio da ragazzetta, e riascoltandolo oggi, come ieri, come l'altro ieri ha un altro significato. E oserei direi, che va pure al di là di renatino, che stimo, ma che non seguo più da illo tempore. Ma posso dirti che ha scritto pezzi bellissimi, che mi fanno piangere. Il cielo, è superiore, addirittura anche alle lacrime. Si è superato. Un caro abbraccio! Roberta
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/05/19 alle 07:02 via WEB
Cara Roberta,
Considero con attenzione il tuo suggerimento di scrivere un libro su carta che parli della mia vita. Per quanto esistano a catalogo delle pubblicazioni che portano il mio nome, queste sono pagine dedicate a linguaggi di programmazione per computer oppure il frutto della mia passione per i simulatori di volo, è molto più semplice scrivere di argomenti tecnici perché l’unico lato da curare è la sintassi, non è necessario un viaggio dentro a sé stessi, come invece succede scrutandosi all’interno. In questo secondo caso ho trovato come vettore ideale il blog, è stato il modo, come già sai, di onorare un dono ricevuto dai miei studenti, possiede in più quella multimedialità che mi aiuta con le canzoni e con le immagini a descrivere, oltre le mie capacità, il senso delle cose che vado a raccontare.
Ho pubblicato anche, per il vero, alcuni post composti solo di una foto e di un brano, sono l’invito a sedersi accanto in cerchio e stimolare una meditazione comune, possibilmente a indagare il motivo che mi ha destato un attimo di illuminazione, come mi ha insegnato la tradizione Zen che pure è un lato di me.
Credo, o forse è soltanto una speranza, che ci siano differenze nella forma espressiva dai primi post fino a giungere agli ultimi, mi piacerebbe dire che cerco come risultato di parlare di più delle mie emozioni piuttosto che della cronaca della mia vita. Un libro che vuole dieci anni per essere pubblicato credo sia fuori dagli schemi di qualunque editore, che come il resto del mondo commerciale vuole tutto subito e adesso, il mio mestiere non sfugge alla regola che appena inizi qualcosa di nuovo sei già in ritardo, il blog invece vive con un tempo suo che non è quello del mondo. Gioca un ruolo importante la fatica di tradurre in qualcosa di compiuto l’idea di un post fino alla sua pubblicazione, soprattutto quando le energie non vengono spese soltanto per modellare come creta le idee in parole, ma è necessario anche superare difficoltà tecniche, che in questa piattaforma si acuiscono con il tempo invece di rendere più agevole l’inserimento di elementi multimediali e l’interattività. Quest ultima è cosa preziosa se ci pensi, in un libro di carta le tue parole e queste mie non avrebbero trovato spazio.
È quella fatica e l’impegno che ne consegue il misuratore che ho ancora della voglia di scrivere, se fosse tutto troppo facile non darebbe la stessa soddisfazione: un po’ come andare controvento che a me piace tanto. Ti lascio una spiegazione dove cerco di illustrare come inserire un link che contenga un video di youtube o altro, spero sia comprensibile.
Da ultimo questa canzone, ha una melodia straordinaria, armoniosa e dolcissima, ma nasconde nel testo parole di rabbia potenti, un'emozione che mi risulta familiare al pari di Geremia ed altri profeti biblici che hanno alzato la testa in alto domandando un perché che non ha ricevuto risposta, eppure ha ragione Renato quando dice che non si può essere uomini (e donne) senza il Cielo.
Ti ringrazio oltremodo delle tue parole, ancor di più della loro manifestazione di vicinanza che esprimono, ti saluto così con un sorriso grande come il Cielo.
:)
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/05/19 alle 20:44 via WEB
caro Amico, sono io che ringrazio te. Ti ho letto in questi giorni, contavo di rispondere, ma non ce la facevo causa impegni, - ma sappi che il tuo scrivere, e la tua vicinanza come quella degli altri amici e amiche qui, è stata sempre con me, carezza e fiducia per la mia anima che fa passi da gigante insieme a me, nonostante gli acciacchetti di questa primavera dispettosa (diciamo così). Rileggendoti, in risposta al nostro scrivere, io dico che abbiamo fatto camminare questi binari paralleli per poi unirli, era questo l'intento lo è E ci siamo riusciti ci stiamo riuscendo:-) riguardo il 'cielo' credo che nel mentre lo guardiamo e ci entriamo in connessione è quella la risposta, senza cercarci altro.. la risposta è là nel guardare lui guardiamo noi , è che forse non sempre le risposte ci piacciono,o ci aspettiamo qualcosa di misterioso, - mentre invece dobbiamo affidarci. Lo so che è facile da scriverlo, ma questo sento . Grazie per il consiglio 'tecnico', io lo sapevo fare!, - ora è diventato tutto più difficile, e poi ho il pc che mi da un fracco di problemi. Ma prometto che appena avrò il tempo certamente provvedo a seguire il consiglio che ho letto e riletto, purtroppo non potendomici applicare. Questa primavera porta con se, un grande cambiamento interiore... profondo e di sistemazione, che non mi consente, di poter assolvere a tutto ! ma ci tenevo a dirtelo. Ricambio anche io il sorriso, sorridendoti a dispetto di tutte le previsioni di cataclismi.. metereologici (e non), noi siamo più forti e abbiamo il cielo, ed anche la connessione con noi, - terra - cielo - stagioni, che vengono e continuano a dispetto dei tempi 'bui'. e delle primavere che non sembrano più primavera, ma non è così :-) grazie di tutto. Buona serata. Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 21/05/19 alle 11:29 via WEB
Cara Roberta,
incomincio chiedendoti un favore, quello di non usare mai fretta nel rispondermi, ricevo ogni tua parola come un regalo e la cosa più particolare del regalo è che si basa sulla sorpresa, per cui anteponimi le cose importanti. Sappi che io sono qui, in questo giardino di salici a guardare il fiume che scorre e che, nella mia fantasia, ti immagino spendere il tuo prezioso tempo libero mentre ti concedi ad un abbraccio della tua città attraversandone il cuore.
C’è una affermazione perfettamente matematica e perfino dimostrabile che afferma come le rette parallele si incontrano all’infinito; forse è lontano dal buonsenso comune, ma possiede un’estetica che io apprezzo più di un’opera d’arte, oltretutto ha uno splendido significato metaforico.
Siccome, anche questo contrariamente al senso comune, ci è dato un tempo infinito, anche se breve, non starò a contare gli attimi che ci separano dalla prossima conversazione, ma troverò le tue parole leggere ed i tuoi racconti come imprevisti fiori di ciliegio cittadini del vento.
Un saluto fiorito :)
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 09/06/19 alle 09:58 via WEB
Volevo anche dirti, che purtroppo non sono riuscita nonostante la tua dettagliata spiegazione. Purtroppo credo dipenda dai sistemi di ricerca usati. In passato io lo facevo, ma chrome forse non me lo fa fare, non saprei. Stiamo andando verso un processo che pare semplificarci la vita ed invece ce la complica ancora di più! :-) e muoversi in tutto questo per una ordinata maniaca come me, è deleterio, ho poi bisogno di fare piazza pulita :) ti ringrazio comunque, e ci riproverò di tanto in tanto. :) A PRESTO rileggerci. Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 09/06/19 alle 12:27 via WEB
Anche Chrome ci mette del suo, da un po' di tempo infatti gli ultimi aggiornamenti prevedono un blocco automatico per i video come quelli di Youtube con il comando che li fa partire in automatico, ad esempio la musica che generalmente metto sul blog. Ovviamente è possibile personalizzare il browser con un paio di comandi semplici semplici e riportare tutto a com'era prima. Ecco come.
Un saluto e un sorriso :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/06/19 alle 11:04 via WEB
vorrei anche sapere come mai chrome non fa copiare incollare i link... ma insisto, secondo me con tutti questi motori di ricerca, come dire? sono entrati in conflitto tra di loro!, un po' come i gestori del telefono.. vabè, mo' finisce col 'signora mia stavamo meglio quando stavamo peggio'... però è vero :) ti lascio un sorriso e un augurio di buona giornata. Roberta (e grazie per la pazienza), con edge per esempio la musica va in automatico:-)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 10/06/19 alle 11:52 via WEB
Cara Amica,
intanto vorrei dire che semmai tutto si sta restringendo a pochi soggetti ciclopici, Google per esempio non solo è proprietaria del celebre motore di ricerca, ma è anche la ditta che ha sviluppato Chrome e da tempo ha comprato altri nomi molto utilizzati sul blog come Youtube: adesso sono tutti pezzi suoi. Aggiungo perfino il mio navigatore per auto preferito che è Waze, questo nonostante Google Maps faccia praticamente la stessa cosa, oppure ancora ITA Software per la pianificazione dei viaggi poi diventato Google Flight.
Se al contrario mi dici che sei preoccupata per questo oligipolio, allora sì che sono d’accordo con te :).
Hanno deciso che Panoramio, dove attingevo molte immagini anche per il blog, dovesse sparire e niente ha potuto fermare il dito distruttore sul pulsante.
Non mi risulta che Chrome abbia i link incopiabili per default, è viceversa possibile che tu abbia visitato pagine Html che bloccano la copia dei contenuti, per ovviare il problema ci sono molti diversi Plugin e perfino tutorial per installarli e usarli al meglio. Se il link precedente non ti piace, prova il più classico Allow Copy da Chrome con questo link.
Condividere non richiede pazienza, è un atto di socialità e qui siamo sui social :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/06/19 alle 20:29 via WEB
forse il fatto che si stia restringendo vuole dire pure però che hanno troppe cose da gestire, o è un modo per complicare la vita, per farci impiegare il triplo del tempo a fare una cosa!- Allora, io prima riuscivo ad inserire (con explorer classico), sia la parola sul link, sia un link normale, col copiaincolla. Poi, era diventato lento ed allora, ho usato chrome, ma non mi fa fare più nulla di tutto questo. non mi fa fare copia incolla con nulla chrome, - magari però ho io dei problemi col il mio pc, che non riesco a risolvere.Allora facevo una mia operazione 'manuale' per evitare di mettere i video, che risultano caotici sul mio blog, essendo che già ne ho di laterali diciamo fissi. Ma è complicato e ci vuol più tempo, - magari e certamente sono anche io che sbaglio qualcosa. Mi rendo conto di non essere molto tecnologica.. non ho lo smartphone, non ho il navigatore, - quando lo dico, mi guardano come una bestia rara!
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 11/06/19 alle 10:58 via WEB
C’è sempre la possibilità di disinstallare Chrome e reinstallarlo nuovo. Resta comunque fondamentale il fatto che la tecnologia deve servire a semplificare la vita, per cui deleghiamo alle macchine azioni ripetitive in modo che siano al nostro servizio e non viceversa.
Io possiedo un telefono cellulare, una macchina fotografica, una torcia che lampeggia anche in morse, un lettore di libri con vasta biblioteca, un navigatore stradale, un’agenda elettronica, un blocco per appunti che trasforma la voce in parole, un riproduttore mp3 e video, un telecomando per la TV con l’elenco dei programmi, un lettore per la posta elettronica, un browser per navigare in internet, un plotter per la navigazione marittima, un astrolabio, un elaboratore dei dati di regata, un accordatore per chitarra, una calcolatrice notazionale, un ricettario per cocktail e altre cose ancora meno importanti: stanno tutte nello stesso smartphone e la cosa mi piace un sacco. Alcune di queste prestazioni mi sono indispensabili per lavorare, altre per vivere sereno, ce ne sono di facoltative ma molto comode e per ultima anche qualche futilità rinunciabilissima. Avere tutte queste necessità soddisfatte da un unico strumento mi permette di non dovermi preoccupare di affollare le tasche con troppi aggeggi, oltre ovviamente ad una batteria di riserva, non si sa mai :)
Poi resta scolpito su marmo un teorema di Murphy che dice: il’80% del risultato si ottiene con il 20% della fatica.
Daje :))
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/06/19 alle 22:02 via WEB
hm mi sà che so' una frana:)) vedremo? chi può dirlo? lo scopriremo solo vivendo: grazie di tutto.
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 13/06/19 alle 00:14 via WEB
Volevo dirti ancora, che forse acquisterò un cellulare diciamo moderno, per poter mandare in tempo reale, le fotografie di Roma, ai miei amici lontani. Sebbene io abbia anche una macchinetta fotografica. I numeri li ho sul mio cellulare basico che mi consente anche di sentire la radio. il lettore mp3 ce l'ho avuto, me l'aveva regalato anzi due il mio ex marito, così come anche un cellulare di ultima generazione.Ma io proprio non mi ci ritrovo. Ho provato col tablet di mio nipote, nada de nada. Non so' dirti, forse sarò giurassica? tipo donna con la clava? sto subendo un involuzione? tu sei un professionista, un ingegnere, hai una vita sociale ampia. A differenza di mè, che conduco una vita eremitica a livello sociale, anche se sono una persona molto aperta socialmente e parlo con tutti:) Per il mio tipo di vita, per ora, va ancora bene così. Sebbene, resta confermato quando ho scritto su, lo scopriremo vivendo:) grazie per lo spazio a casa tua. Dovevo specificarlo :) Serena notte! e grazie come sempre anche per la fiducia. Roberta
 
     
ditantestelle
ditantestelle il 14/06/19 alle 19:15 via WEB
(e sarebbe ora!.. del cellulare 'moderno', intendo) ;-)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/06/19 alle 15:55 via WEB
vedremo... :)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/06/19 alle 12:47 via WEB
:)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/06/19 alle 12:48 via WEB
:)
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 16/05/19 alle 10:09 via WEB
tornare a rileggerti...nei tuoi pensieri, nella "tua" musica
tornare a sorridere... a raccogliere il tuo sorriso...
ma sei sicuro che ciò che è smarrito non è perso?
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/05/19 alle 10:47 via WEB
Cara Amica,
Accolgo per prima cosa il senso della parola “tua musica” secondo il medesimo pensiero del M.o Ezio Bosso per cui essendo la musica di tutti, nel momento in cui se ne fruisce diventa mia, e quindi anche tua. La scienza ci insegna che niente va perduto in questo lato dell’Universo e probabilmente anche negli altri lati; casomai si trasforma, come una luce che cambia di frequenza e sfugge alla capacità limitata degli occhi per cui siamo tentati di dire: “non c’è più”; magari è sfumata nell’infrarosso ed è ancora presente, ma ci vuole la pelle per sentirne il calore.
Da un testo antico Branduardi ha scritto negli esordi della sua carriera questo Rifluisce il Fiume che contiene una frase alla quale mi appoggio: non solo nulla va mai perduto ma torna al Centro, questo Centro, che quindi risulta essere un punto adimensionale da cui tutto è nato, è anche il punto di ritorno. Il tutto apre a speculazioni metafisiche e religiose, ma curiosamente si sposa con la visione cosmologica di menti speciali come Fridman, Penrose, Hawking che hanno teorizzato un universo oscillante.
Perdere qualcosa è semplicemente la paura di non averne il possesso esclusivo, da questo nasce una forma di dolore, che scompare appena comprendiamo quanto realmente di tutto quello che passa attraversa i nostri sensi possa essere di nostra assoluta proprietà. Non è soltanto mia la musica, come i pensieri che scrivo e che derivano da altri, poi in altri confluiscono, quindi cosa posso aver paura di perdere?
Grazie delle tue parole e delle tue emozioni, un saluto senza timori. :)
 
several1
several1 il 16/05/19 alle 12:10 via WEB
Torbole? ho letto bene?
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 17/05/19 alle 06:20 via WEB
Negli anni verdi della giovinezza praticavo vela sportiva (un poco anche oggi a dire il vero), allora la piccola barca sulla quale correvo era di una classe chiamata Flying Dutchman, scafo armonioso molto invelato che richiedeva equipaggio (2) massiccio. Tra i campi di regata più classici e anche tra i miei preferiti: Torbole, dove i monti si specchiano sulle acque del lago. Un universo tutto suo dove anche i venti sono differenti da quelli marini a partire dal nome, con il Peler mattutino intenso e fresco o l'Ora pomeridiano che crea onde complesse per la sua direzione incostante. Ho lasciato molti cari ricordi e anche qualche accessorio perso in gara nelle acque di Torbole
:)
 
   
several1
several1 il 17/05/19 alle 10:23 via WEB
stesso universo, stessa "Ora", ricordi e pezzi di vita persi nelle stesse acque
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 18/05/19 alle 19:06 via WEB
Forse anche i pezzi di vita, come elementi dotati di fisicità, a contatto con quella molecola fortemente polare che è l’acqua paiono scomparire ed invece più semplicemente si sciolgono, quindi esistono ancora.
Chi oggi affonda le mani o beve quell’acqua azzurra a sua volta entra in contatto con questo vissuto, anche se in dosi minime: è il senso della vita che si perpetua e che diventa storia della quale anche noi facciamo parte.
Buona Domenica :)
 
ditantestelle
ditantestelle il 19/05/19 alle 08:08 via WEB
A me commuove tanto questa intervista di Renato. Commuove come spiega.. e mi commuovi tu, Max. Ogni volta, per me, i tuoi pensieri trasparenti sono proprio un respiro, un pezzetto d'azzurro dove i miei occhi sostano e sanno riprendere fiducia tra questi tempi di selvagge furie.
Anni e anni di intense pagine, dove appunto questi diari scritti e colorati di suoni e immagini, (mi) ti consegnano quel qualcosa da condividere in questa umana pazienza, in questo coraggioso riflettere e resistere, in questo palcoscenico che è la stessa vita fatta di corpo e mondo.
Grazie, grazie per tutti i numeri che hai e saprai brillare di luce in questo cielo :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 19/05/19 alle 12:09 via WEB
Carissima Amica,
se ancora oggi la musica di Renato Fiacchini è una compagna ideale della mia vita lo devo proprio a questa canzone, il personaggio Zero degli anni 70, pieno di trucco e paillettes era difficile da accettare per me, perché al suo primo apparirmi gli avevo applicato il bollo denigratorio di un giudizio frettoloso. Eppure dietro quella maschera c’era una persona capace di scrivere parole così; mi ripeto, la melodia è ammaliante, ma l’idea di chiedere conto al Cielo dell’imperfezione del mondo è così tanto anche mia che non ho potuto non amarlo subito, l’amore porta tra le conseguenze anche il desiderio di conoscere meglio per apprezzare l’artista e possibilmente la persona.
Ti ringrazio a cuore aperto per le tue parole, non credo proprio di meritarle per intero, ritengo però che alla barbarie dei tempi secolari non si possa assistere supini; rispondere alla violenza con la medesima violenza non fa per me, nemmeno invocando il terzo principio della dinamica, mi ha aperto una visione importante la pratica dell’Aikido dove all’attacco diretto e pieno di energia si risponde con una spirale voluttuosa, ma del tutto efficace, si risponde, soprattutto, e non si scappa. Se per un attimo potessi davvero disegnare un pezzetto di azzurro a contrasto con il nero fumo che inquina, avrei davvero trovato un senso nobile e non egoistico al mio continuare qui, alla fatica spesa nel rammendo delle vecchie e nella pronuncia di nuove parole e note musicali. Ancora grazie della tua voce che mi fa molto bene e che custodirò come un tesoro prezioso.
Io non ho grandi esperienze di teatro praticato, insegnavo informatica in un liceo sperimentale che aveva recitazione come materia fondante, naturale che la mia curiosità mi abbia portato a sbirciare l’insegnamento di quest'arte, che è una porzione emblematica del grande palcosecnico della vita, è stato congruente scoprire che l’attore migliore non è quello che si finge in una parte, ma che costringe la parte ad essere una rappresentazione di sé. Con il potere di una maschera si possono schernire i potenti e perfino i violenti, ricordando loro la propria radice umana.
È opportuno resistere, con il sorriso possibilmente e con l’incrollabile speranza di essere dalla parte delle cose giuste.
Un abbraccio di stelle :)
 
virgola_df
virgola_df il 19/05/19 alle 09:38 via WEB
Spettacolare.
Ciao e buona domenica.
virgola
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 19/05/19 alle 12:10 via WEB
A me piace, come da piccolo facevo con la vecchia sveglia di casa, smontare, anche le parole per scoprire quali sono gli elementi che la fanno funzionare.
Spettacolo: dal tema di Spectare, intensivo di Specere, da guardare e contemplare, aggiungerei spero anche di ragionarci sopra e confrontarsi, fino a questo risultato insperato che è la condivisione.
Grazie del tuo passaggio, altrettanto ti auguro una Domenica serena :)
 
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