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Post n°598 pubblicato il 21 Giugno 2021 da Zero.elevato.a.Zero
Il giorno più lungo dell'anno, l'anticiclone africano che spodesta le alte pressioni delle Azzorre portando il caldo torrido dal Sahara, il lavoro e la tensione come ingranaggi inarrestabili. Battiato e Alice - Summer on a solitary beach
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immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Con queste parole il Vate di Recanati conclude il più famoso idillio, composto in endecasillabi sciolti, che si lega al capolavoro di Battiato, artista che spesso ha collaborato, esaltato, e fatto conoscere altri talenti musicali e non solo; a me poi i duetti piacciono in modo particolare, per cui ho immediatamente accostato, nonostante la tentazione marinaresca condita da gesto apotropaico alla scaramanzia, le strofe che parlano di annegamenti e naufragi.
Invece, per la mia esperienza, del tutto personale, affidarsi al mare ed al suo infinito, insegna che un naufragio può oltrepassare i connotati della sciagura e vestire i panni poetici di un magnifico abbandono, con un imprevisto senso di libertà.
:)