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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Colpo di scena: come in ...Ci mancava l'orgoglio pedofilo »

Bush vuole incontrare Berlusconi, a dispetto di Prodi

Post n°64 pubblicato il 07 Giugno 2007 da a_tiv
 

Se esponenti del Centrosinistra, leader e ministri,  vanno negli Stati Uniti ed incontrano autorevoli esponenti del Partito Democratico, la circostanza a tutti sembra normale. Rientra nel giusto rapporto tra i soggetti della politica in una visione globale. Appare persino un segno di sviluppo e crescita del confronto politico: è sintomo di tolleranza al pluralismo ed anche necessità diplomatica nel segno del principio dell’alternanza, se non la testimonianza di un percorso politico comune e di convergenza di obiettivi.

Se invece il Presidente degli USA viene invitato in Italia ed alterna, ad incontri ufficiali con il Capo dello Stato, con il Presidente del Consiglio e con il capo della Chiesa Cattolica, la visita presso la Comunità di Sant’Egidio per la diplomazia italiana è già una “iniziativa disturbante”. Se poi si aggiunge la richiesta di Bush di un incontro con l’ex Presidente del Consiglio e Capo dell’opposizione Silvio Berlusconi , diventa un’iniziativa “inopportuna e sgradita”.

L’irritazione di Prodi è talmente evidente da aver spinto lo staff diplomatico italiano, impegnato ad organizzare la visita, ad esercitare pressioni perché l’incontro non ci sia. I tentativi di impedire l’incontro si sono spinti persino a minacciare di non garantire la sicurezza della visita del Presidente Usa in Italia.

Secondo la diplomazia italiana l’iniziativa di Bush sarebbe “inappropriata e sgradita”.

Solo dinanzi alla fermezza dei funzionari della casa Bianca ed al pericolo di veder annullata la visita di Bush in Italia, o limitata alla sola visita in Vaticano, gli emissari di Prodi hanno dovuto cedere e rassegnarsi all’idea. E’ stata necessaria, persino, una nota ufficiale dello staff  diplomatico del Presidente Bush in cui si sosteneva che “Non c’è niente di inappropriato per il Presidente Bush nell’incontrare in un Paese il leader dell’opposizione, è una cosa che il Presidente Bush fa più volte nel corso dei suoi viaggi”.

Si è stati davvero sul punto di veder annullare la visita e di ricevere dalla diplomazia di George W. Bush una nota di ben altro tenore. Una nota che non avrebbe potuto evitare di far riferimento alla crisi della politica di questo Governo. Una vera emergenza democratica che riviene dalle difficoltà della maggioranza in Italia di sostenere con amicizia e disponibilità diplomatica i rapporti tra paesi alleati. Una nota che sarebbe suonata come severo monito contro il venir meno, nel nostro Paese, nell’era Prodi, della tolleranza e dell’effettivo pluralismo politico.

Il braccio di ferro tra la diplomazia italiana e lo staff della Casa Bianca è stata una vera battaglia. L’ha avuta vinta la ragione del Capo di Stato americano nel rifiutare di farsi strumentalizzare dalla sinistra italiana. L’ha spuntata il Presidente degli Usa che non si mostra infatti disposto a venire in Italia per farsi beccare da un flaccido Presidente del Consiglio e dal suo supponente Ministro degli Esteri.

La visita alla Comunità di Sant’Egidio a Trastevere sarà anche l’occasione per Bush per far sapere ai cittadini italiani quanto sia falsa l’immagine spesso data dalla maggioranza e da alcuni ministri che lo vorrebbero cinico e con la pistola fumante in mano. Il Presidente degli USA non vuol dar motivo alla sinistra alternativa, scomoda alleata di Prodi, e rappresentata nel suo Governo, per giustificare la prevista contrapposizione esasperata con chiassate di piazza contro Bush, l’America e la politica americana.  

La Comunità religiosa, infatti, di fronte all’inerzia delle Nazioni Unite e dei pacifisti “pelosi” del mondo è in prima linea nella lotta all’Aids e contro lo sfruttamento minorile  ed espande la sua attività nel mondo contro le guerre sconosciute sui media, i genocidi e gli squallori della fame e delle malattie.

L’azione degli Usa su questo fronte è di grande attenzione e di concretezza finanziaria. Questo messaggio che il Presidente americano intende lanciare, evidentemente, disturba le coscienze di coloro che vanno invece per Strada dove si annidano personaggi accusati dai legittimi governi locali di organizzare trappole, quasi sempre mortali, per incassare denari ed ottenere scambi con pericolosi terroristi.

Dopo l’incontro ufficiale con il Governo seguirà una conferenza stampa e non sarebbe davvero fuori luogo se il Presidente degli Stati Uniti chiedesse a Prodi ed al Governo Italiano il motivo dell’invito in Italia, visto che una parte della maggioranza ha rilasciato dichiarazioni molto critiche per la sua visita e scende persino in piazza per contestarla.

Se proprio volevano incontrare qualcuno Prodi ed i suoi  potevano provare con Chavez. Avrebbero scambiato tra loro una serie di indicazioni utili, su informazione e libertà ad esempio, ma soprattutto sulla “destituzione” di persone sgradite.

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Commenti al Post:
alpha2007
alpha2007 il 07/06/07 alle 23:24 via WEB
La vicenda si commenta da sola; basta guardare le varie prove politiche del governo Prodi...poi Berlusconi non è un semplice leader di opposizione, ma l'ex Pres. del Consiglio, con cui Bush aveva istaurato un rapporto ben diverso. Prodi ha validissimi ragioni a non volere l'incontro annunciato, quindi ufficiale tra Bush e Berlusconi. E' un chiaro segno di fiducia verso Berlusconi, e dunque l'opposizione, che Bush manda non solo agli italiani ma anche agli altri paesi europei... Saluti :)
 
 
a_tiv
a_tiv il 08/06/07 alle 13:41 via WEB
Ciao cara alpha mi rendo conto che l'incontro di Bush con Berlusconi possa essere indigesto a Prodi ma penso anche che se avesse adottato un po' di fair play ci avrebbe fatto miglior figura. Se io fossi stato consigliere di Prodi( absit iniuria verbis ... ahahahah!!!) avrei proposto di invitare Bush ad una cena di lavoro assieme alle figure più rappresentative del Paese. Avrei proposto di invitare Berlusconi e Montezemolo, Padoa Schioppa e Tremonti, Fini e D'Alema, Bertinotti e Marini. In questo modo avrei dato l'impressione di un Paese unito e leale, alleato degli USA pur nell'autonomia delle proprie collocazioni e nella diversità delle scelte. Prodi però non può farlo perchè è vittima selle contraddizioni della sua maggioranza. Un abbraccio. Ciao! Vito
 
   
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 11/06/07 alle 20:41 via WEB
"Avrei proposto di invitare Berlusconi e Montezemolo, Padoa Schioppa e Tremonti, Fini e D'Alema, Bertinotti e Marini. In questo modo avrei dato l'impressione di un Paese unito e leale, alleato degli USA pur nell'autonomia delle proprie collocazioni e nella diversità delle scelte." Ma sta proprio qui il punto, caro Vito! Sarebbe troppo ipocrita (forse anche per Prodi) dare la dimostrazione di un Paese unito e leale, alleato degli USA. Sotto questo governo, l'alleanza con gli Usa è andata a quel Paese (e l'incontro Bush-Berlusconi ufficiale è solo un dispetto del primo al nostro premier). E il Paese non è nè unito nè leale. Tanti saluti. Don Camillo
 
     
a_tiv
a_tiv il 12/06/07 alle 22:44 via WEB
Caro amico...infatti. La mia era un'ipotesi di un paese normale dove maggioranza ed opposizione hanno rispetto reciproco e garantiscono la sicurezza delle istituzioni da fanatismi e salti nel buio. La mia è l'ipotesi di un presidente del consiglio che abbia nel suo bagaglio culturale e nella responsabilità della sua funzione l'idea che la politica estera di un paese è un patrimonio condiviso che emerge da anni di rapporti diplomatici. Nessuno può infatti tollerare che qualche scellerato possa compromettere l'intero ruolo del Paese, le sue amicizie e le sue certezze. Grazie per la gradita visita e scusami per il ritardo nella risposta ma oggi ho avuto appena il tempo di scrivere il post che ho pubblicato. Buona serata. Vito
 
demy_moore37
demy_moore37 il 08/06/07 alle 14:09 via WEB
e poi mi dicono che vivo in una " democrazia" ..... un bacio demy^_*
 
 
a_tiv
a_tiv il 08/06/07 alle 15:28 via WEB
Cara Demy...dopo gli ultimi episodi in Italia parlare di democrazia è quasi un azzardo. C'è una vera deriva autoritaria. Il voto contrario degli elettori alle ultime ammnistrative invece che favorire un ripensamente e la ricerca di percorsi condivisi, ha irrigidito Prodi e la sua maggioranza. Avevano l'illusione d'esser diventati democratici solo perchè hanno adottato le primarie? Il sistema delle primarie in Italia, però, è molto azzardto perchè al contrario degli USA dove la macchina elettorale si muove e si organizza solo in occasione delle competizioni, in Italia le primarie le organizzano i partiti. Alla fine non sono vere e proprie primarie ma un braccio di ferro tra i più prepotenti ed i più "intrallazzati". Anche i 4 milioni di elettori alle primarie di Prodi si è rilevato sia stata una farsa. Si è saputo che hanno votato morti e fantasmi e persino ignari cittadini, presi dagli elenchi telefonici, come per la Margherita in occasione dell'ultimo Congresso(come si è saputo da Striscia la notizia). Questo Governo ho l'impressione che non faccia solo danni per la crescita del Paese ma ci conduce verso una pericolosa deriva autoritaria. Ciao demy, un bacio anche a te. Vito
 
gennie17
gennie17 il 09/06/07 alle 02:13 via WEB
Ciao Vito.... trova uno spazio nel tuo blog per inserire questo....http://blog.libero.it/sissunchi/view.php?nocache=1181347864....io l'ho fatto. E una bella iniziativa.... difficile non aderire.. almeno per le persone sensibili quali siamo.. Ti abbraccio
 
 
a_tiv
a_tiv il 09/06/07 alle 13:22 via WEB
Ciao gennie...sono appena rientrato. Ho visto che anche Dike ha scritto qualcosa sulla giornata dell'orgoglio pedofilo. E' una sconcezza intollerabile. Ho idea che queste cose nascano perchè c'è qualcosa che non funziona. S'è lasciato troppo spazio aperto dal lato delle diversità. In questo varco si stanno inserendo anche le devianze e le patologie maniacali nonchè lo squallore di un vizio che travalica il diritto dei minori ed il buon senso. Se avrò tempo nel primo pomeriggio scriverò qualcosa. Un abbraccio. Vito
 
Nish81
Nish81 il 09/06/07 alle 14:40 via WEB
Ciao!!! Scusa l'assenza, ho avuto problemi di connessione, inoltre sto preparando tre esami e sono un pò occupata.. comunque mi rimetto in carreggiata... A presto. Nives
 
 
a_tiv
a_tiv il 09/06/07 alle 16:30 via WEB
Ciao Nives bentornata. Hai fatto bene a trascurare il mio blog per gli esami. In bocca al lupo. A presto e vorrei avere tue buone notizie. Un abbraccio. Vito
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

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LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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