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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« La nostra flessibilità s...Quando di nuovo sono sol... »

Democrazia aggredita

Post n°549 pubblicato il 09 Luglio 2014 da a_tiv
Foto di a_tiv

L'Italia civile, quella delle persone che non si piegano alle mode, al "politically correct", ai luoghi comuni, ai giudizi insindacabili di una casta, ai giudizi morali della politica, all'ipocrisia di un'etica elastica, ai media appiattiti sulla voce dei poteri, alle istituzioni asservite, ai servi di ogni specie, al bigottismo di ritorno, ora deve pretendere che sia fatta chiarezza.
Venti anni di aggressioni giudiziarie hanno ridotto l'Italia alle pezze. C'è meno libertà. C'è più abuso. C'è più povertà. C'è meno fiducia.
Persino la corruzione ha alzato il tiro: è presente dappertutto negli appalti, nelle gestioni della sanità (circostanza che la dice lunga sul cinismo politico), nella gestione e prevenzione dell'ambiente (la telefonata Vendola-Archinà ha smascherato le turpi ipocrisie di chi fa il poeta col popolo). Quella corruzione in Italia che ha distrutto una banca tra le più antiche e solide, che ammorba una grande opportunità di rilancio del made in Italy, come Expo 2015, che getta discredito su una grandiosa opera ingegneristica come il Mose a Venezia.
C'è in Italia un sistema delle tangenti che ha una targa politica che è come quella del Corpo Diplomatico: è intoccabile ed insindacabile come uno spazio extraterritoriale.
Si deve fare chiarezza sul colpo di Stato del 2011, gravato anche da "intellgence" con uno stato straniero e possibili complicità con gli speculatori finanziari internazionali. Si devono conoscere i ruoli giocati da Napolitano, da Monti, da Fini, da Prodi e da altri co-protagonisti. Ci sono responsabilità da svelare su una stagione in cui scientemente si è cercato di far precipitare l'Italia in una crisi prfonda. Si deve chiedere che emerga chi ha manovrato dietro la vendita in massa da parte delle banche tedesche dei nostri titoli pubblici, cosa che ha fatto schizzare lo spread fino a quasi 600 punti.
C'è stato persino un sottosegretario al tesoro degli USA che ci ha rivelato che era stato chiesto il sostegno statunitense (al golpe) e che era stato negato.
Cosa aspetta la magistratura, il Parlamento, i media ed il mondo della cultura italiana a reagire e chiederne conto? Quali complicità e connivenze si nascondono dietro? Se ci sono stati cani, vermi e vigliacchi che hanno tramato contro l'Italia gli italiani devono esserne informati. Si devono capire le ramificazioni, le persone coinvolte, i prezzi pagati e quelli promessi. Deve essere un dovere nazionale portare i traditori ed i golpisti in tribunale a risponderne.
Non è vero che gli ipocriti e gli opportunisti sono più forti delle persone oneste e leali. E' vero solo che la gente per bene si arrende facilmente, è vero che è indotta da campagne di stampa mirate a nascondere e a far cambiare idea, è vero che protesta in modo disordinato fino a portare acqua al mulino di chi ci fa del male.
Purtroppo c'è anche chi si assuefà all'abuso di coloro che non solo ci usano, ma poi ci chiedono anche di pagare il conto dei danni.
Silvio Berlusconi nel 1994 deve aver fatto paura ai poteri forti ed alle caste italiane. La sua Rivoluzione Liberale aveva terrorizzato gli sciacalli, i fannulloni, chi viveva alle spalle degli altri, i magnaccia della politica e delle istituzioni, chi godeva di privilegi, chi si arricchiva alle spese del popolo, chi aveva imposto in italia un sistema di taglieggio su ogni cosa, chi si preparava a conquistare il potere dopo aver scardinato dal di dentro lo Stato.
Il primo Governo Berlusconi nato il 10 maggio del 1994, fiducia della Camera il 20 maggio 1994, dura di fatto fino al 22 novembre del 1994, solo 6 mesi e con l'estate di mezzo. Finisce di fatto a Napoli con l'avviso di garanzia a Berlusconi notificato attraverso la prima pagina del Corriere della Sera, mentre il leader di Forza Italia, come Capo del Governo, è lì a presiedere un vertice internazionale sulla criminalità organizzata. L'avviso di garanzia era per una indagine su Mediaset, la prima di una serie infinita, da cui Berlusconi uscì del tutto estraneo. Da allora un susseguirsi di indagini e di chiamate in giudizio in una "saga" che ha visto Berlusconi tra gli uomini più indagati e perseguitati del mondo.
Vito Schepisi

 
 
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

su

http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTÀ

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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