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Carlo Verdone attraverso i vari personaggi : Oscar Pettinari

Post n°809 pubblicato il 06 Agosto 2010 da unagoccia1972

 

troppo forte

TROPPO FORTE:

OSCAR PETTINARI

 « Come ve 'a spiegate 'sta resistenza ai sieri, daje, come te 'a spieghi? È che c'ho l'anticorpi coi controcojoni c'ho! »
troppo forte verdone



Troppo forte è un film del 1986 diretto ed interpretato da Carlo Verdone.
Il protagonista è Oscar Pettinari chiamato affettuosamente dagli amici Troppo forte, è un giovane della periferia che frequenta Cinecittà e sogna di diventare attore cinematografico nei film d'azione, o almeno di avere dei ruoli da stuntman. Una mattina viene scartato ad un provino da un importante produttore cinematografico americano per il suo aspetto troppo bonario, ma conosce un avvocato decisamente estroso, il conte Giangiacomo Pigna Corelli Inselci. Con l'aiuto di questo strano personaggio, Oscar inscena un incidente in moto per incastrare il produttore che lo aveva scartato al provino, ma destino vuole che alla guida dell'auto che lo "avrebbe" investito non ci sia il produttore, ma Nancy, una giovane e bellissima attrice americana, nonché amante dell'uomo, la quale per questo perderà la parte. Oscar, dall'animo buono, ospita la ragazza a casa sua, in attesa che giunga a Roma suo marito per riportarla in America. Col tempo tra i due nascerà un'amicizia, mentre il rapporto con l'avvocato porterà a situazioni al limite, tra operazioni chirurgiche superflue ed arringhe inverosimili in tribunale per cercare di vincere la causa. Alla fine Nancy torna negli Stati Uniti, consapevole che quest'esperienza le ha fatto capire che la carriera non è tutto, mentre l'avvocato avrà una (delle tante) crisi di personalità: infatti il sedicente legale non è altro che un mitomane, già calatosi in altri ruoli (docente, ecclesiasta...) e si risveglierà credendosi un insegnante di danza classica. Oscar perde la causa, ma non si da per vinto e presto affronta l'ennesimo provino, stavolta con la consapevolezza di essere il migliore...



troppo forte verdone


Curiosità
  • Il ruolo dell'avvocato era stato inizialmente pensato da Carlo Verdone per Leopoldo Trieste, ma Alberto Sordi dopo aver letto la sceneggiatura volle a tutti i costi farne parte, "obbligando" Verdone a dare a lui la parte.

troppo forte sordi

 

  • Sergio, l'uomo delle scommesse, interpretato da Mario Brega, non era previsto inizialmente nel film. Fu l'insistenza di Brega, che riteneva non potesse non esserci in un film del genere, a "obbligare" Verdone ad inventare un ruolo per lui nel film.

 

  • Carlo Verdone, Sergio Leone e Rodolfo Sonego andarono a scrivere il film in Costa d'Avorio perchè Leone riteneva che li si sarebbe lavorato meglio che in Italia.
  • La scena iniziale del flipper è stata quasi del tutto improvvisata da Verdone.
  • Il film nella sua prima settimana al botteghino incassò più di Rambo II: la vendetta. Curiosamente, in Troppo forte John Rambo è uno dei miti di Oscar Pettinari.
  • Verdone ebbe difficoltà a convincere Stella Hall a girare la scena di nudo alla spiaggia.
  • Il personaggio di Oscar Pettinari fu considerato il "Nando Moriconi degli anni ottanta", imitazione del famoso personaggio del film Un americano a Roma.

FRASI CELEBRI DEL FILM

Verdone e l'americana osservano il poster di Rambo col viso di Verdone:


"Sei tu?". "Eh? ssssee il manifesto è originale, io comunque c'ho voluto appiccicà un primo piano mio molto duro, molto hard, per vedere se la faccia regge, me pare che regge no? Comunque va presa come proposta, una proposta che c'ha delle basi perchè io, per esempio già 3 anni fa in rodesia interpretavo un personaggio molto ma molto simile a quello...te lo dice infatti il fatto che il look dello straccio intorno alla testa modestamente prima de Stallone ce l'ho avuto io...io perchè sò bono, ma se me girano potrei veramente citare Stallone per danni, lo rimando veramente a fa' il gelataro a New York, ma che me frega a me!".

Al bar osservando uno pseudo giocatore di flipper:

"Lavori troppo di polso e usi male l'avambraccio... permetti? Quello che io mi sforzo a dì da un sacco d'anni è sempre la stessa cosa: cioè... il rapporto col flipper è come un rapporto sessuale, come un amplesso... non è il polso che deve dà la spinta alla pallina, ma è il ventre... mi hai capito moro? Eh? Questo è il movimento, il colpo deve essere secco, deciso, preciso! Con sto sistema il tilt te lo magni..."

 


flipper scena troppo forte

 

 

 

 

 
 
 
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