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UNA FAMIGLIA NUMEROSA SU TRE E' POVERA
Sono 15 milioni gli italiani a rischio povertà. Il 13% della
popolazione del nostro Paese, circa 7,5 milioni di persone, è povero,
ovvero vive con un reddito mensile di circa 500-600 euro,
pari alla metà della media nazionale. Altrettanti, tuttavia, sono gli
italiani «quasi poveri», cioè persone che superano di una somma esigua,
tra 10 e 50 euro al mese, la soglia di povertà. Le cifre allarmanti
emergono dal rapporto 2008 Caritas-Zancan sulla povertà e l’esclusione
sociale. Le fasce di popolazione maggiormente in difficoltà sono le
persone non autosufficienti, spesso anziani soli, e le famiglie con
figli.
Negli ultimi anni, nelle regioni del Nord, è stato osservato un
fenomeno in controtendenza con il resto del territorio: dal 2005 al
2006 l’incidenza di povertà relativa (la percentuale di poveri sul
totale dei residenti) in persone sole con 65 anni e più è salita da un
valore dal 5,8% all’8,2 per cento. Nel Sud, invece, è l’equazione tra
figli e povertà a preoccupare. In Italia risulta infatti povero il
30,2% delle famiglie con tre o più figli, e il 48,9% di queste vive nel Mezzogiorno. All’interno
della zona euro, questi dati pongono il nostro Paese tra quelli con la
più alta percentuale di popolazione a rischio povertà. Allo stesso
tempo, rileva ancora il rapporto, l’Italia, dopo la Grecia, è il Paese in cui i trasferimenti sociali hanno il minor impatto per ridurre il numero di poveri: non solo si spende meno
rispetto al Prodotto interno lordo, ma lo si fa anche nel modo
sbagliato.
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