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il fato

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Il fato

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Arrestatevi, Argivi, non fuggite,
Disse il profondo del Nelํde senno,
O figli degli Achei: questa ่ la madre,
Ch’esce dall’onda con l’equoree Dive,
E al figliuol morto viene. A tai parole
Ciascun rist่. Ti circondaro allora
Del vecchio Nereo le cerulee figlie,
L๚gubri lai mettendo, e a te divine
Vesti vestiro. Il coro anche plorava
Delle nove sorelle, alternamente
Sciogliendo il canto or l’una, or l’altra; e tale
Il poter fu delle canore Muse,
Che un sol Greco le lagrime non tenne.
Dieci d์ e sette, ed altrettante notti,
Uomini, e Dei ti piangevam del pari:
Ma il giorno, che segu์, ti demmo al foco,
E agnelle di pinguedine fiorite
Sgozzammo, e buoi dalla lunata fronte.
Tu nelle vesti degli Dei, nel dolce
Mele fosti arso, e nel soave unguento;
E, mentre ardevi, degli Acaichi eroi

Molti corsercon l’arme intorno al rogo,
Chi sul cocchio, chi a piedi, ed un rimbombo
Destossi, che sal์ fino alle stelle.
Come consunto la Vulcania fiamma,
Achille, t’ebbe, noi le candide ossa,

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……………………………………………………..” Od.Libro XXIV "

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 VELHAS RAIZES

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