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Se le mie parole fossero cosė...

Post n°3462 pubblicato il 05 Settembre 2012 da lidermax.mv

Tag: Samuele Bersani

Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose indimenticate
a lungo spasimate e poi centellinate,
sono frecce infuocate che il vento
o la fortuna sanno indirizzare

Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato
sono foglie cadute
promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate
sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto
strette tra i denti
passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate...

Le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare
Sono notti interminate, scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose

Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire
le parole che ho detto
e chissà quante ancora devono venire...
strette tra i denti
risparmiano i presenti
immaginate, sentite o sognate
spade, fendenti
al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate

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Commenti al Post:

Se le mie parole fossero cosė...

onlyvirtuale il 05/09/12 alle 19:57 via WEB

bella...:-)

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lidermax.mv il 05/09/12 alle 20:09 via WEB

Si :)

Rispondi

diaspro69 il 06/09/12 alle 08:20 via WEB

Questo testo mi piace. Tra l'altro, sempre come piace a me, comincia con una feroce autocritica "Le mie parole... su facce vulnerabili e indifese", per poi proseguire con un'analisi pių ampia, passando, come si dice, dal caso particolare al fenomeno generale degli effetti che possono produrre, in positivo come in negativo. Non sarā un caso che, da sempre direi, esistono anche reati contro la persona, che non prevedono come prova alcun contatto fisico, ma anche solo quello verbale, della parola appunto che crea il contatto tra due o pių persone, in particolare poi se scritta, visto che "scripta manent", si diceva un tempo. Una cosa su cui riflettere, specie in questi ambiti "virtuali" in cui ci muoviamo maneggiando metaforicamente parlando un coltello con, mi permetto di correggerti, ben pių di due lame. Saluti!

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lidermax.mv il 06/09/12 alle 08:40 via WEB

Questo testo č di Samuele Bersani, mgari fosse mio, come ho scritto nel titolo! Ma concordo con te sulla bella analisi dell'uso della parola. Cosė bistrattata ma allo stesso tempo ancora cosė efficace...

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kawari il 06/09/12 alle 13:22 via WEB

Non seguo quasi per nulla la musica italiana, ma apprezzo Bersani e questa č sicuramente una delle sue canzoni pių belle. Per il resto, capisco il desiderio di riuscire a dire parole "efficaci" e "potenti", che in qualche modo toccano chi ci legge, ambizione che ho archiviato da tempo e che si č evoluta nel semplice piacere per gli sporadici complimenti che ricevo.

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