Pare.
Si dice.
Voci bene informate lasciano intendere che.
Sembrerebbe.
Alcuni sostengono che.
allo stato attuale, in base ad un presunto anelito di severità introdotto dalla Legge Gelmini, il 30% degli studenti delle scuole torinesi detiene almeno un'insufficienza e se finisse la scuola domani sarebbe bocciato.
Mi sorgono spontanei almeno 3 commenti.
- E chi se ne frega? Se meritano di essere bocciati che lo siano. Anni di traslazione dell'ignoranza agli anni successivi attraverso i debiti non sono certo serviti a migliorare il livello di cultura dei giovani studenti. Sempre ammesso che tale livello possa essere misurato attraverso le bocciature o le promozioni.
- Ma che notizia è? E' come dire che se il campionato finisse domani, l'avrebbe vinto l'Inter e il Torino sarebbe in serie B. La seconda affermazione potrebbe essere veritiera indipendentemente ma non è comunque un dato di fatto.
- Cosa serve parlarne? Serve a generare un clima generale di attenuazione della severità? Non credo. Serve come monito per gli studenti ad impegnarsi? Non credo. Serve come sprone ai genitori perchè si diano da fare a seguire meglio i propri pargoli discoli? Non credo.
Credo piuttosto che la società civile, dopo essersi sottratta al compito di vigilare affinchè la seconda istituzione più importante, dopo la famiglia, per il futuro delle nuove generazioni, venisse preservata dallo scempio, cominci a rendersi conto di cosa significa non avere la minima capacità di previsione e di gestione.
La scuola non è solo una fonte di costo. E' la base di una società moderna.
E' da terzo mondo non capirlo.
Inviato da: Delhi Escorts
il 25/04/2024 alle 08:24
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il 22/02/2024 alle 09:41
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il 22/02/2024 alle 07:59
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il 22/02/2024 alle 07:13
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il 22/02/2024 alle 05:03