TorineggiandO

Papa in / Papa out

Si era soliti dire "morto un papa, se ne fa un altro"...

Ci hanno tolto anche questa certezza.

Il 28 febbraio 2013 il papa si dimette. Esoda. Si autoprepensiona. Si licenzia.
Insomma molla il colpo. Stacca la spina. Se ne va.

Una cosa quasi mai vista...era dall'inizio del Quattrocento che non succedeva.
Ed allora c'era gran confusione e di papi ce n'eran anche due alla volta.
Ma in tempi moderni non era mai successo.

L'unico che avrebbe avuto seri motivi per farlo fu Pio XII, perchè un papa in mano ai nazisti non sarebbe stata una bella cosa. Ma alla fine tenne duro, facendo finta di niente sui campi di sterminio e sulle leggi razziali e nessuno gli torse un capello.

Lo stesso Wojtyla, che di motivi per mollare ne avrebbe avuti, si fece invece portatore dell'immagine del dolore umano, contribuendo non poco alla tenuta dell'Azienda Chiesa in un periodo di vacche magrissime per il prodotto "Fede".

Ratzy molla non per motivi di salute, a parte i normali acciacchi dell'età, molla perchè non è più performante, non si sente più all'altezza fisicamente e psicologicamente di mandare avanti il barcone.

Vi ricordo che secondo la dottrina cattolica il magistero ordinario della Chiesa, esercitato esclusivamente dal papa, possiede il carisma dell'infallibilità di cui Cristo ha dotato la Chiesa perché sia sacramento universale di salvezza.

Questo per noi mortali significa che se il papa dice che non se la sente, nessuno può dirgli che sbaglia. Ed in realtà le prime reazioni del consiglio d'amministrazione al Vaticano sembrano tutt'altro che di sorpresa. Per loro davvero "morto, dimesso un papa se ne fa un altro".

Sono già li che calcolano se è meglio nero per prendere il mercato dell'Africa o è meglio giallo, per fare quote di mercato in Asia. Chissà se è la volta buona per un papa latino-americano, sempre che la Nostra Signora di Guadalupe ci metta una parola buona.

Di certo non faranno papa quel ficaccione di Padre Georg, che con la prima pagina su Vanity Fair si è un pochino tagliato le gambe.

L'unica cosa buona con le dimissioni del papa è che sei sicuro che non andrà a lavorare per la Concorrenza.

E a proposito di concorrenza, io, nel segreto del conclave, zitto zitto, voterei per sua Santità ed Oceano di Saggezza Tenzin Gyatso, attuale Dalai Lama. Basta leggersi i suoi ultimi 20 tweet per capire che è più cristiano lui di tanti altri...

In ultima c'e sempre da tener conto che se non riesce nella rimonta delle Politiche, Silvio, l'Unto del Signore, potrebbe cercare di accaparrarsi quella Santa Sedia...