"Sono seduto su un grattacielo, vedo gli aerei passare
poi guardo giù , voglio saltare, voglio imparare a volare
e allora volo via...siamo in viaggio io e la mente mia,
guardami ho già spiccato il volo..."
Sarebbe bello imparare a volare ma per farlo
bisogna avere il coraggio di spiegare le ali e
lasciarsi andare nel vuoto.
Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella...
Se vedi una stella è perchè stai guardando il cielo...
Se stai guardando il cielo è perchè credi ancora in qualcosa...
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Nickname: faustina.spagnol
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Sesso: F Età: 63 Prov: TV |
ADUNANZA 25
I regali più belli sono quelli inaspettati,
quelli che
agli occhi delle altre persone
non hanno alcun significato, ma per chi
li riceve ne hanno moltissimo.
E se chi fa questi doni li crea con le
proprie mani, pensando alla persona
che li riceverà, hanno ancora più valore...
e portano fortuna.
Grazie misti
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tempo di ciliegie
Post n°224 pubblicato il 09 Giugno 2016 da faustina.spagnol
Si dice che l'erba del vicino sembra sempre più verde e questo calza bene anche con le ciliegie. Lo so che sembra che non ci sia il nesso ma vi ricrederete. Quando ero ragazzina le cose non erano come adesso. Non so se era meglio o peggio, era solo diverso. Non c'erano nè pc nè telefonini e gli unici soldi erano quelli del monopoli. Per divertirsi con gli amici, ci si arrangiava con quello che passava il convento. Di sicuro le idee non mancavano visto che il cervello lo usavamo in maniera diversa da oggi.
Io sono sempre vissuta in campagna e giugno è il mese delle ciliegie. In ogni casa c'erano alberi che producevano di questi frutti rossi, ed anche noi ne avevamo di diverse qualità. Tutto semplice no? Bastava appoggiare alla pianta una lunga scala, salire fra i rami e gustarsi le ciliegie.
Invece no! Dove sarebbe stato il divertimento? Così ci si dava appuntamento in piazza e poi si decideva dove andare a "rubare" le ciliegie. In paese c'era una famiglia che aveva il più grande albero della zona, con frutti grossi e di colore quasi nero: una vera bontà.
Peccato che i propietari fossero talmente tirchi che anche se gliele chiedevamo, non ce ne davano nemmeno una. Cosa ne facessero di tutte quelle ciliegie, visto che non le vendevano, noi non riuscivamo a capirlo. Quello è sempre stato l'albero preferito per le nostre spedizioni "punitive".
Aspettavamo il tardo pomeriggio, quando il padrone era nella stalla a mungere le mucche e non poteva stare attento a quello che facevamo noi. A turno uno di noi ragazzi faceva il "palo" e gli altri salivano la scala che era sempre appoggiata all'albero; ci si riempiva la pancia e poi via di corsa. Tanto se non le mangiavamo noi, dopo qualche giorno sarebbero arrivati i merli ed altri uccelli e se le sarebbero pappate tutte loro.
Qualche volta il proprietario ci ha beccato ma per fortuna non ci ha mai sparato addosso. Si diceva che avesse un fucile che sparava cartucce cariche di sale ma secondo me era una chiacchiera che aveva messo in giro lui per spaventarci. Cosa che per altro con noi non ha mai funzionato. Chissà se i ragazzi di oggi vanno ancora a rubare ciliege: forse esiste il videogioco adatto. Tina |
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