"Sono seduto su un grattacielo, vedo gli aerei passare
poi guardo giù , voglio saltare, voglio imparare a volare
e allora volo via...siamo in viaggio io e la mente mia,
guardami ho già spiccato il volo..."
Sarebbe bello imparare a volare ma per farlo
bisogna avere il coraggio di spiegare le ali e
lasciarsi andare nel vuoto.
Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella...
Se vedi una stella è perchè stai guardando il cielo...
Se stai guardando il cielo è perchè credi ancora in qualcosa...
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Nickname: faustina.spagnol
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Sesso: F Età: 63 Prov: TV |
ADUNANZA 25
I regali più belli sono quelli inaspettati,
quelli che
agli occhi delle altre persone
non hanno alcun significato, ma per chi
li riceve ne hanno moltissimo.
E se chi fa questi doni li crea con le
proprie mani, pensando alla persona
che li riceverà, hanno ancora più valore...
e portano fortuna.
Grazie misti
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la befana
Post n°209 pubblicato il 04 Gennaio 2016 da faustina.spagnol
La Befana è una figura popolare legata al periodo natalizio; si tratta della vecchietta tanto amata dai bambini, che, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio passa di casa in casa spostandosi a cavallo di una scopa portando caramelle, dolciumi e carbone (dolce) a tutti i bambini. La storia originaria della Befana viene fatta risalire ad antichi riti pagani legati all'agricoltura e alla fine del vecchio anno con l'inizio di uno nuovo. I Romani, riprendendo le leggende pagane, pensavano che nelle notti vicine al solstizio d'inverno, figure "magiche" femminili volassero sopra i campi per "benedire" la terra e propiziare buoni raccolti.
condannò i riti e credenze pagane popolari associando le allora benefiche figure femminili con delle streghe: la scopa cavalcata dalla donna "volante" che era un simbolo pagano di purificazione delle abitazioni e delle anime in vista della nuova stagione dopo l'inverno, venne ritenuta dalla chiesa, strumento di stregoneria. Si trovano richiami folkloristici legati alla Befana in molti paesi ed ognuno ha legato ad essa storie e leggende diverse. In Francia nel giorno della befana si fa un doce speciale, all'interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa il re o la regina della festa. In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, perchè da Natale fino a questa data, trascorrono 13 giorni. Questo è l'ultimo giorno festivo nel quale si dice addio al Natale. Si inizia con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il re e la regina degli elfi. A metà strada arriva anche l'ultimo Babbo Natale, il tredicesimo (il primo arriva l'11 dicembre, poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, e dal 25 dicembre in poi, ne va via uno al giorno). La fiaccolata finisce con un falò e con dei fuochi d'artificio. In Romania invece, la festa dell'epifania rappresenta la venuta dei Re Magi ed è un giorno festivo. Ancora oggi in alcuni paesi i bambini vanno lungo le strade e bussano alle porte per chiedere se possono entrare e raccontare delle storie. Di solito come compenso ricevono qualche spicciolo. Anche i parroci vanno di casa in casa per benedire le abitazioni. Da noi i bambini amano questa vecchietta anche se è abbastanza brutta, perchè porta loro un sacco di dolcetti dentro ad una calza. Se sono stati buoni non mancheranno caramelle e cioccolatini, se hanno combinato qualche marachella, nella calza troveranno solo carbone (dolce naturalmente). Ai tempi dei nostri nonni nelle case si attendeva la Befana attaccando al caminetto una calza di lana lavorata a mano dalle madri o dalle nonne. I nostri nonni ci credevano molto alla Befana, le scrivevano una lettera dove esprimevano i loro desideri che per la maggior parte non potevano essere esauditi perchè c'era una grande povertà. Nelle calze i bambini trovavano poche cose: qualche mandarino, alcune caramelle, zucchero d'orzo fatto in casa, castagne, noci, lupini e marmellata d'arance. Bisognava che i bimbi fossero buoni almeno due mesi prima della festa altrimenti ricevevano carbone (vero) cenere, cipolle, aglio e carote. Nella calza non c'erano giocattoli, se non delle bambole di stoffa cucite dalle mamme. Non si preparavano piatti particolari in quel giorno, ma qualche famiglia si ritrovava insieme per mangiare noci e castagne cotte . In occasione di questa festa, in qualche paese si portavano dei doni alle famiglie bisognose perchè potessero comprare cose necessarie come il pane.... Tina |
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