"Sono seduto su un grattacielo, vedo gli aerei passare
poi guardo giù , voglio saltare, voglio imparare a volare
e allora volo via...siamo in viaggio io e la mente mia,
guardami ho già spiccato il volo..."
Sarebbe bello imparare a volare ma per farlo
bisogna avere il coraggio di spiegare le ali e
lasciarsi andare nel vuoto.
Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella...
Se vedi una stella è perchè stai guardando il cielo...
Se stai guardando il cielo è perchè credi ancora in qualcosa...
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: faustina.spagnol
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Sesso: F Età: 63 Prov: TV |
ADUNANZA 25
I regali più belli sono quelli inaspettati,
quelli che
agli occhi delle altre persone
non hanno alcun significato, ma per chi
li riceve ne hanno moltissimo.
E se chi fa questi doni li crea con le
proprie mani, pensando alla persona
che li riceverà, hanno ancora più valore...
e portano fortuna.
Grazie misti
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Ricordi di Natale di bimba
Post n°206 pubblicato il 17 Dicembre 2015 da faustina.spagnol
Quando ero bambina mio padre lavorava in una grande azienda della zona che produce elettrodomestici. Ora si chiama Electrolux, è passata di mano a varie proprietà, ma allora si chiamava Zoppas. Abitavamo in una grande casa colonica insieme a nonni e zii. Loro erano mezzadri mentre lui ogni mattina prendeva la sua moto (non avevamo una macchina) e andava al lavoro. Insieme a mia mamma (lei aiutava nei campi), stava costruendo quella che poi sarebbe divenuta la nostra nuova casa. Non c'erano soldi da sperperare, quindi per me e mia sorella i giocattoli erano davvero pochi. San Nicolò ci portava arance, mandarini e un paio di calze nuove. La Befana, qualche dolcetto nelle calze che la nonna appendeva al camino. Aspettavamo con ansia il Natale perchè proprio a Natale sarebbero arrivati i giochi a sorpresa. Certo, perchè non scrivavamo la letterina a Babbo Natale con i nostri desideri. I giochi non li portava mica lui: arrivavano da "Babbo Zoppas". Ora vi spiego. Insieme alla tredicesima, i dipendenti dell'azienda ricevevano un buono col quale i genitori potevano ritirare un giocattolo per i loro figli: da 0 a 13 anni. Quanta emozione quando andavamo a ricevere i nostri doni. La sala mensa veniva trasformata in un grande parco giocattoli. Montagne di pacchi regalo, divisi per età e diversi per maschi e femmine. Certo non potevamo scegliere, gli addetti ci davano il nostro pacco a caso ma non aveva nessuna importanza. I più bei giochi che ho avuto da bambina sono stati quelli che mi ha portato "Babbo Zoppas". Una volta ho persino ricevuto una coppia di telefoni con la quale io e mia sorella ci potevamo parlare da stanze diverse. Non dimenticherò mai quei momenti gioiosi. Avevamo solo un gioco ma lo aprezzavamo tanto al contario dei bimbi di oggi che ne hanno tantissimi e non ne aprezzano nessuno. Altri tempi, lo so, tutto ero diverso. Non avevamo niente ma eravamo felici di quel poco che ci veniva donato. Tina |
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