"Sono seduto su un grattacielo, vedo gli aerei passare
poi guardo giù , voglio saltare, voglio imparare a volare
e allora volo via...siamo in viaggio io e la mente mia,
guardami ho già spiccato il volo..."
Sarebbe bello imparare a volare ma per farlo
bisogna avere il coraggio di spiegare le ali e
lasciarsi andare nel vuoto.
Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella...
Se vedi una stella è perchè stai guardando il cielo...
Se stai guardando il cielo è perchè credi ancora in qualcosa...
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: faustina.spagnol
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Sesso: F Età: 63 Prov: TV |
ADUNANZA 25
I regali più belli sono quelli inaspettati,
quelli che
agli occhi delle altre persone
non hanno alcun significato, ma per chi
li riceve ne hanno moltissimo.
E se chi fa questi doni li crea con le
proprie mani, pensando alla persona
che li riceverà, hanno ancora più valore...
e portano fortuna.
Grazie misti
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la storia del papavero bianco
Post n°185 pubblicato il 20 Giugno 2015 da faustina.spagnol
La storia del papavero bianco (dal web) C'era una volta un grande campo di papaveri, in un posto qualunque della terra. In mezzo a queste migliaia di papaveri tutti spavaldamente rossi, ne era nato uno piccolino e completamente bianco. Lui non guardava mai il sole e si nascondeva sempre sotto gli altri fiori per non farsi vedere e per questo motivo era bianco. I raggi non arrivavano mai a toccarlo e a dargli un po' del colore che gli mancava, il colore della vita. Ma un giorno un raggio di sole sfuggito al suo padrone sole, vagando qua e là per il mondo, vide questo meraviglioso campo di papaveri e ne rimase così affascinato che volle avvicinarsi per vederlo meglio. Mentre danzava nell'aria inebriandosi dei riflessi dei rossi fiori, intravide il piccolo papavero bianco che impaurito cercava di nascondersi. Il raggio di sole si avvicinò a lui e volle toccarlo, parlargli e giocarci. Lui aveva visto al di là della sua diversità o meglio aveva intravisto proprio nella sua diversità quello che stava cercando nel suo peregrinare. Si avvicinò e lo accolse con la sua luce e il suo calore per fargli sentire la bellezza della vita. Il piccolo papavero alzò la sua corolla verso di lui per guardarlo e abbagliato dalla tutta quella luce si lasciò cullare. Il raggio, toccando i petali del piccolo papavero li fece diventare di un rosso così splendente che si distinse da tutti gli altri, ma questa volta col colore della vita, non con il colore della paura. Dalla lacrima di gioia del piccolo papavero nacque il sorriso del raggio di sole e insieme illuminarono il campo intorno a loro. Quando per puro caso ho letto questo racconto, nella mia testa sono passate un sacco di immagini e pensieri. Episodi successi nella mia vita o che comunque hanno vissuto persone alle quali sono legata. Quante volte anche noi ci sentiamo papaveri bianchi, diversi da tutti e ci nascondiamo all'ombra delle altre persone. Non ci sentiamo all'altezza, magari solo perchè siamo timidi e riservati. Per sbagli fatti, guai combinati, nessuno è esente. Oppure per una disabilità che abbiamo o che hanno i nostri figli. Ci chiudiamo in noi stessi, ci limitiamo a stare al mondo come spettatori invece che da protagonisti. Per fortuna anche in un mondo come quello di oggi, ci sono dei veri e propri "raggi di sole" che non guardano le apparenze, ma che con amore si dedicano agli altri, non importa se storti e piegati e con una buona parola o un sorriso li aiutano a radrizzarsi e vivere la vita da protagonisti.
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