Creato da: francesco_v2 il 05/02/2010
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Occorre agire ADESSO!!!

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non vergognarti di denunciare

domani potrebbe essere tardi!!!

 

diversamente abile, e se toccasse a te?

LA SINDROME DI DOWN NON E' UNA MALATTIA.
LE PERSONE CON LA SINDROME DI DOWN NON CERCANO UNA MEDICINA, VOGLIONO SOLO ESSERE TRATTATE COME GLI ALTRI !!!
IL 93% DEI CONTATTI NON COPIERA' QUESTO MESSAGGIO....
SPERO CHE TU CHE STAI LEGGENDO ORA VOGLIA FAR PARTE DEL RESTANTE 7% CHE METTERA' QUESTO MESSAGGIO NELLA SUA BACHECA !!

 

Due mie vecchie amiche di blog

precedente, della mia vita di prima

insomma... evviva cè l'hanno fatta

hanno pubblicato, io corro a leggerli

sono uno spasso nel loro blog.

questo libro è certamente all'altezza del

loro acume.

Erba e Sara sono felice per voi.

Vi auguro di cuore uno splendido

successo.

 

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donna con te

 

 
 
 
 

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« Forse qualcuno si è inca...l'inaccettabile »

Social confusi.

Post n°60 pubblicato il 18 Aprile 2012 da francesco_v2

Social confuso, così si definisce un mio caro amico. Io no, non ci sono ancora arrivato, certo è che da anni ormai è praticamente impossibile riconoscersi in uno qualunque dei partiti. Ho visto la sinistra praticare il liberismo più selvaggio, ho visto il centro destra attuare debolissime quando non inique prove di politica sociale.

Considero l'attuale momento storico caratterizzato da questa grave crisi che non è solo economica ma è anche politica ed istituzionale.

Economica - non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.

Politica  - perchè da anni ormai la Politica non è più praticata,essendo stata sostituita dalla partitocrazia ed i partiti ignorando le loro rispettive basi si sono personificate ciascuno nel proprio leader che decide per tutti.

Istituzionale - perchè le Istituzioni,con la sola eccezione di parte della Magistratura e di alcuni settori delle FF. AA hanno mostrato la loro impotenza rispetto al dilagare del delirio di onnipotenza di quanti hanno raggiunto il potere concedendosi ogni tipo di saccheggio in primo luogo il saccheggio delle finanze pubbliche.

In questa realtà in cui versa il Paese, che nuova non è, risiede l'humus che potrebbe far sorgere nuovi modelli politici, sociali ed economici, vie ancora inesplorate e da sperimentare.

I germi della crisi del sistema occidentale si sono determinati con la caduta del muro di Berlino, salutato come liberazione il dissolversi della cortina di ferrò scoperchiò il vaso di pandora dell'iniquità e della impraticabilità dell'economia pianificata su un versante, sul versante occidentale invece scoprì i nervi e le debolezze del sistema liberista che ha avuto ragione di esistere così come lo conosciamo, perchè funzione contrapposta al blocco.

Il dissolversi del primo ha determinato il crollo del sistema a sè speculare.

La crisi italiana si colloca in questo ben più vasto contesto, cui avrebbe dovuto porre rimedio l' UE la quale si è rivelata cura ben peggiore del male.

Esiste una terza via? sono convinto di si, cè sempre una terza, una quarta, una quinta via. Nuovi equilibri politici, economici e sociali non possono essere cercati nei massimi sistemi e poi calati dall'alto, sono convinto debbano partire dal basso, dalle singole Comunità Nazionali affinchè si valorizzino le specificità all'interno dei quali l'individuo possa vivere riconoscendosi in esse.

A queste dinamiche però si accede solo per il tramite del confronto dialettico tra le comunità portatrici di istanze diverse e se in illo tempore il luogo del dialogo furono appunto i partiti ed i sindacati, oggi questi strumenti, nei quali nessuno più si riconosce e si fida, vengono meno.

Parlare oggi di una Nuova Costituente composta solo da elementi non professionisti della politica, potrebbe apparire in prima istanza una idea sovversiva eppure l'inevitabile esigenza di nuovi modelli di gestione della Res Pubblica impone scelte che conducano al dialogo e soluzioni, mi si lasci passare il termine, re-invenzione della Politica ridandogli il ruolo preminente che gli spetta; ridare speranza è l'unica via per moderare l'esasperazione che invece potrebbe sfociare verso poco auspicabili forme di ribellione.

 
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Commenti al Post:
manuelazen
manuelazen il 21/04/12 alle 01:47 via WEB
Ciao Francesco, ho letto il tuo post... L'idea che esponi nell'ultimo paragrafo più che sovversiva mi sembra di difficile realizzazione senza passare attraverso forme piuttosto aspre di ribellione ad aprire spazi che attualmente non sembrano esserci. Questa mia perplessità nulla toglie al fatto che io sia d'accordo con te nel ritenere questo possibile se non indispensabile. Manuela
(Rispondi)
 
 
francesco_v2
francesco_v2 il 21/04/12 alle 09:25 via WEB
Ciao Manuela, si è vero hai centrato un aspetto importante, non si può prescindere dall'asprezza della ribellione che però non significa violenta. Con tutte le debite eccezioni dovute alle differenze sociali e culturali, con le debite analisi delle varie correnti religiose ed aspetti che ci differenziano dal mondo musulmano, voglio citare ad esempio la primavera araba e quanto accadde in Egitto, non privo di rischi ma sostanzialmente in Egitto si attuò una rivoluzione con un debolissimo grado di violenza, non è ancora finita bene, la primavera araba reca con sè rischi di deriva estremistica, tutto quello che si vuole ma riafferma una dinamica che vi è sempre stata. Si cambia il modello di governo di una Nazione quando si saldano e coincidono gli interessi del Popolo con gli interessi delle FF.AA. Io credo fermamente nella possibilità in Italia di una ribellione pacifica ed incruenta, black block a parte. L'asprezza della ribellione è ormai inevitabile se realamente il Popolo vuole mettere fine ad un modello di gestione della Cosa Pubblica che si è rivelato disastroso, disfunzionale alla vita della nostra società. Trovare il coraggio non sarà facile nè scontato perchè come a livello individuale anche a livello collettivo, sostituire i rischi del permanere in una condizione nota fa meno paura di accettare i rischi ignoti che comporta il cambiamento. Pensare di salvare l'attuale forma di organizzazione dello Stato e eliminare gli aspetti negativi, semplicemente sostituendo politici con altri io credo sia pia illusione, proprio perchè le regole adottate non sono gli effetti della corruzione ma frutto di un circolo vizioso adesso ne sono la causa prima. Sono altresì convinto che ripensare e ricostrire l'Italia passa attraverso il ripensamento del sistema capitalistico, pur sentendomi tendenzialmete liberista, il modello dei mercati liberi è risultato inefficace ai fini di una equa redistribuzione della ricchezza. Bisogna puntare a separare ciò che può essere gestito dal mercato da ciò che strategicamente deve essere gestito dallo Stato e mi riferisco a banche, assicurazioni, energia, nel pieno rispetto però della proprietà privata. Mi sento ancora sconvolto a distanza di anni dall'affermazione di Bertinotti che propose l'abolizione della proprietà della casa, ben dopo molti anni che Eltsin come ultimo atto del suo governo invece aveva restituito ai russi questo bene primario. Non penso nemmeno che vivremo anni semplici e privi di sofferenza, ma se i corsi ed i ricorsi della storia si rivelano veri i ragazzini riprenderanno e vivranno un ciclo di crescita, ma la condizione è che noi ci oggi ci si scolli da questo strano torpore influenzato certamente dalla paura legittima ma anche dalla sistematica disinformazione cui siamo soggetti. Fare aggregazione; dovrebbe essere questa la parola d'ordine ma non priva della forza di volontà e della disponibilità al sacrificio, abbiamo osservato le proteste di "forza d'urto" ed il "movimento dei forconi", manifestazioni piuttosto importanti finiti nel nulla dopo l'incontro dei leader con i politici e diventa legittimo il sospetto che il vecchio metodo del "contentino" ha colpito ancora, ciò comporta la considerazione che finchè ciascuno di noi si pone vendibile per così bassi prezzi non cè speranza, occorre quindi anche prendere coscienza, ancor prima di qualunque azione, che la preziosità del futuro dei nostri giovani che rappresenta il continuum della nostra stessa vita semplicente non ha prezzo e non è materia da assoggettarsi a compromessi. Si hai ragione è di difficile realizzazione, ma rientra nell'insieme degli eventi possibili. Abbi una felice giornata e grazie per l'opportunità che mi dai per l'approfondimento. Cordialmente. Francesco.
(Rispondi)
 
manuelazen
manuelazen il 21/04/12 alle 13:05 via WEB
Grazie per l'inserimento del mio blog nella tua lista dei blog amici; ma grazie soprattutto della tua risposta articolata e densa di speranza, per me che in parte mi riconosco, più che tra i social-confusi, tra i mancanti di fiducia nella capacità di chiarezza e progettualità. Ciao. Manuela
(Rispondi)
 
 
francesco_v2
francesco_v2 il 21/04/12 alle 15:05 via WEB
Sai manuela, immagino la mancanza di fiducia che è spalmata su tutto il territorio Nazionale e comprendo ma mancanza di chiarezza e progettualità riconducendone le ragioni alla sistematica e gigantesca opera di disinformazione messa in atto negli ultimi anni, per me che non guardo la tv da oltre 5 anni ma mi informo per altre vie, forse mi rende meno influenzabile, perciò invito tutti ad esprimere e confrontare con altri il proprio punto di vista senza timore e remore, facendo appello ciascuno ai propri saperi alle proprie esperienze Umane ed al proprio sentire escludendo qualunque elemento proveniente dai grandi dottori della economia e della politica per il semplice fatto che sono proprio questi dottori che stanno uccidendo il malato. cordialmente. Francesco.
(Rispondi)
 
manuelazen
manuelazen il 21/04/12 alle 15:53 via WEB
Neppure io guardo la tv da sei anni, però non riesco ad essere bene informata quanto te; mi riconosco, un po' troppo per la verità, nell'immaginario della donna poetica e astratta dalla realtà. E' comodo purtroppo deresponsabilizzarsi... (Non voglio abusare del blog di sagredo58 per dire che, non essendo mai stata sposata e non avendo mai frequentato avvocati e muratori, non saprei confutare con argomenti validi nè concordare con la tua affermazione che le donne sposino gli avvocati e poi frequentino in privato i muratori. Tu in quale di queste due caste ti riconosci?)
(Rispondi)
 
 
francesco_v2
francesco_v2 il 21/04/12 alle 16:08 via WEB
Io sono un uomo Manuela :-)) e purtroppo per me non sono nè avvocato e nemmeno muratore, quindi prendo la fame ^___^. nel commento lasciato da sagredo, mi riferivo scherzosamente ad una statistica letta anni fa non so quanto attendibile, per quanto ricordo nebulosamente, questi affermavano che il soggetto "maggiormente sognato" dalle donne era il muratore, in quanto questo rappresentava il simbolo della virilità, chiaramente muscoloso eternamente abbronzato... robe così che ovviamente destituisco di ogni fondamento e sono solo argomenti scherzosi per deviare l'eccessiva seriosità che spesso mi accompagna :-)))
(Rispondi)
 
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